Y nasce nel 1959, quando il Marchese de Lur Saluces decise di vinificare in bianco secco gli ultimi grappoli non destinati al celebre vino botritizzato di Yquem. Un'intuizione che diede vita a un vino unico nel panorama di Sauternes, ottenuto da Sémillon e Sauvignon Blanc -- con una predominanza di quest'ultimo -- prodotto solo in annate eccezionali fino al 2003.
Dal 2004 ad oggi Y è un appuntamento fisso, vendemmiato sempre per primo: un grappolo selezionato per ciascuna delle migliori viti dello Château. Il Sauvignon porta freschezza e note agrumate, il Sémillon arricchisce con aromi complessi e accenti appena botritizzati. Risulta così un bianco dal carattere inconfondibile, vibrante di mineralità salina e dotato di una profondità gustativa sorprendente.
«Con
Y cerchiamo di unire la luce di un bianco secco con l'ombra di un Sauternes», spiega
Lorenzo Pasquini, nuovo CEO di
Yquem. «Vogliamo la freschezza e l'acidità di un grande bianco, ma anche la sensualità e la complessità che contraddistinguono
Yquem. Il 2023 rappresenta un'annata da antologia: il frutto di condizioni favorevoli ma anche di un team preparato e coeso».
Il 2023 chiude una trilogia memorabile, insieme ai millesimi 2021 e 2022. Se i tre anni hanno regalato sfide climatiche estreme -- piogge torrenziali, umidità tropicale, attacchi di peronospora alternati a periodi di siccità e caldo record -- hanno anche stimolato creatività e capacità di adattamento. «Abbiamo imparato ad anticipare i fenomeni e a costruire un approccio più resiliente», racconta l'enologo Toni El Khawand.
La nuova annata di
Y porta una novità assoluta: per la prima volta l'assemblaggio è diviso equamente, 50% Sémillon e 50% Sauvignon Blanc. Un equilibrio raro, che si riflette in un naso complesso dove emergono note floreali di mughetto, salvia e pesca bianca, con richiami di agrumi maturi come kumquat e pompelmo. Al palato, freschezza e cremosità si intrecciano a un finale lungo e leggermente amaro, di grande eleganza.
Tuttavia, condividendo un ricordo con l'enologo Toni El Khawand, affiorano alla memoria elementi su cui riflettere: «Abbiamo avuto acqua e calore quando serviva: tutto ciò che si poteva desiderare. Queste tre annate, 2021, 2022 e 2023, ci hanno messo alla prova, ci hanno incoraggiato a essere creativi, a imparare ad anticipare e ad affrontare meglio i diversi fenomeni naturali che potremmo dover affrontare negli anni a venire». Analizza Toni: «Ci hanno aiutato a gettare le basi per un approccio più adatto a questa nuova era che stiamo entrando».
Lorenzo Pasquini ritiene che «il 2023 sia stato uno di quei rari millesimi in cui tutto è avvenuto al momento giusto. Le condizioni climatiche favorevoli, un millesimo precedente che ha fornito le chiavi per affrontare nuove sfide e un team unito nei suoi obiettivi e nella sua determinazione». Ed è forse questo che renderà
Y 2023 il migliore di questa trilogia: un'annata che unisce la freschezza del 2021, la potenza del 2022 e qualcosa di completamente diverso. Un
umami del vino singolare che arricchisce fin da ora questo nettare.
Parallelamente, lo Château si rinnova anche nell'accoglienza: nuovi spazi sono stati progettati per offrire agli ospiti un'esperienza sensoriale immersiva. Per celebrare la fine della vendemmia e accogliere gli ospiti al Castello in una maniera mai accaduta prima nella storia.
Dal 9 novembre, il leggendario Château d'Yquem aprirà le porte a Metamorfosi, un percorso enogastronomico creato con Mauro Colagreco, chef tristellato del Mirazur di Mentone. Un viaggio esperienziale che intreccia terra e piatto, uva e vino, gesto culinario ed emozione, guidato da un tema chiave: il tempo.
Tre pranzi (9, 10 e 11 novembre) e una cena esclusiva (10 novembre) scandiranno i due percorsi
Métamorphoses:
- 5 tempi: menu con 4 vini in abbinamento, a partire da un millesimo giovane fino a una degustazione inedita di cinque annate. Prezzo: 700 € a persona.
- 7 tempi: percorso con piatti inediti di Colagreco e 6 annate eccezionali di Yquem, culminante con un millesimo raro del periodo tra le due guerre, servito nei saloni privati del castello, mai aperti al pubblico. Prezzo: 1200 € a persona.
Prenotazioni: metamorphoses.yquem.fr