Vincenzo Donatiello
Fegato grasso all’italiana con gelato all’acciuga di Luigi Taglienti
Dall'Italia Chef news: Perbellini al Trussardi di Milano, Griffa trasloca ad Aosta, Abbruzzino a Lamezia Terme
Alessandro Mecca alle scale che portano al suo Spazio 7 torinese
«…e proprio oggi inauguriamo il nuovo menu», spiegava il maître Marco Masera qualche giorno fa allo Spazio 7 di Torino, chi scrive si era appena accomodato a tavola. Son quelle circostanze nelle quali non sai mai se sia una fortuna o una iattura: essere contenti perché si provano piatti nuovi o diffidenti perché, insomma, aumenta la percentuale di rischio che non siano tutti sufficientemente testati, rodati?
Il bravo maître Marco Masera
La brigata: da sinistra Fabrizio Cavassa (classe 1993), Federico Caldara (1993), Michele Tomatis (1994), Andrea Coletta (1994) e lo chef Mecca. Completano la squadra il nuovo bartender Antonio Masi
In più, vi affianca una anche maggiore finezza, soprattutto estetica, in una pulsione continua a un minimalismo non di maniera, ma che fa parte del suo dna: «Tolgo elementi, faccio pulizia. Esageravo coi fiori eduli, oggi per comprarli spendo 800 euro al mese in meno, mi concentro piuttosto sulla materia. Da cosa mi arriva l’ispirazione? Mi guardo attorno, osservo le opere della Fondazione, parlo con i loro autori. E poi mi basta sfogliare qualche numero storico di Grand Gourmet, ripassare i piatti di Gualtiero Marchesi. Penso poi a Bottura, a Romito: mi piace l’idea di creare una preparazione che possa andare oltre al tempo, alle mode».
Alcuni piatti del nostro pasto (vedere la fotogallery di Tanio Liotta) sono stati davvero squisiti: Cioccolatino di cacao amaro, fassona e salsa acida, Raviolo di coda alla vaccinara con crema di melanzane e la sua salsa, Zucchine matita, barracuda marinato e tenerume, Lattughino, olive, semi di zucca, insalata liquida e fettunta, Risotto all’acqua, uovo e uova, ma anche il classico piccione e i dolci, che rileggono la tradizione piemontese con grazia e grande intelligenza.
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera