rua Lineu de Paula Machado, 916 Jardim Botanico Rio de Janeiro +55.21.38740139
Sorprendentemente, la chef più amata dai carioca è nata lontana da Rio de Janeiro, nel sud del Brasile: Porto Alegre. Nella cidade maravilhosa Roberta Sudbrack ci arriva passando per Brasilia, tappa che segna in modo significativo la sua carriera. Corre l'anno 1995 quando Fernando Henrique Cardoso, FHC per gli amici, viene eletto presidente del Brasile e deve trasferirsi nella futuristica capitale federale del paese.
Al contrario dei predecessori, FHC è un grande amante della buona tavola e vede in Roberta la giovane e promettente cuoca cui affidare l’enorme responsabilità di essere il primo executive chef della storia del Brasile a dirigere le cucine presidenziali. Simpatico l'aneddoto di quando, durante un pranzo ufficiale di Stato, l'ex presidente argentino Menem ordina del formaggio da aggiungere a un risotto con gli scampi e lei, giovanissima, si rifiuta di mandarlo in tavola, rischiando seriamente di compromettere gli esiti dell'incontro. Terminata l’era Cardoso, in un Brasile che al tempo annovera poche tavole di cucina d’autore situate - tutte nella sola città di San Paolo - Roberta decide con coraggio di puntare su Rio de Janeiro. Come luogo d’ispirazione sceglie una casetta arancione a due piani nell’elegante quartiere del Jardim Botanico, di lì in avanti tappa irrinunciabile per tutti i golosi del paese.
La sua è una cucina che viaggia chiaramente su due binari ben precisi. Grande tecnica di scuola classica, affiancata da una continua esplorazione intorno ai prodotti autoctoni brasiliani. Classicità evidente nelle preparazioni delle portate principali, dove carni e pesci vengono esaltati da tagli da artigiano e cotture tradizionali e rigorose. La ricerca e l’approfondimento sulle materie prime nazionali si focalizza ogni anno su un prodotto differente, arrivando così col tempo a formare un patrimonio inestimabile di conoscenza e sapori. Un esempio è il quiabo, che in uno dei piatti simbolo della cuoca viene letteralmente smontato per avvolgere un gambero semicrudo. E la banana, essiccata in forno fino a diventare farina, accompagnamento di molte creazioni. O lo stesso cacao brasiliano, spesso servito nudo e crudo o lavorato al minimo per non rovinarne tutte le grandi doti.
di
italiano, vive tra Brasile e Stati Uniti, comunicando le eccellenze del vino italiano. Non può fare a meno di raccontare il nuovo corso della cucina verdeoro
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Janaina Rueda, cuoca paulista, titolare con Jefferson Rueda di A Casa do Porco, Bar da Dona Onça, Hot Pork, Sorveteria do Centro, tutti a San Paolo
I Rigatoni cacio e pepe cotti in vescica di Riccardo Camanini, chef del Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia). E' il piatto più citato (3 menzioni) nel sondaggio di fine anno condotto tra 101 food writer d'Italia e del mondo. Una lista di bontà tutta da leggere (foto Brambilla/Serrani)
Mitch Lienhard, chef del ristorante Manresa a Los Gatos, California, in rappresentanza degli Stati Uniti è stato incoronato S.Pellegrino Young Chef 2016. Con il suo signature dish, Roasted duck with spiced orange and yam (Anatra arrosto con arancia speziata e papata dolce), grazie anche ai consigli della chef mentore Dominique Crenn, l'americano è emerso tra i venti finalisti in gara da tutto il pianeta come il migliore Young Chef al mondo