22-12-2023
Lo chef Salvatore Iazzetta
Grande cucina a vista sulla sala, nessun filtro, bensì un rapporto visivo costante e diretto, grazie all’immensa vetrata che fa diventare il lavoro degli chef come un’opera teatrale. Si nota, sedendosi al tavolo, un cambio di scena, il protagonista ora è Salvatore Iazzetta, e non più Francesco Franzese. Iazzetta è subentrato a quest'ultimo alla guida del ristorante Rear, stella Michelin arrivata praticamente subito, nel 2022, dopo un anno dall’inaugurazione. Periodo storico di grandissime difficoltà, come ben sappiamo tutti, superato brillantemente, con un seguito andato oltre le aspettative.
La sala
Grazie alla visione dell’imprenditore Giuseppe Tufano che ha voluto questo luogo come la conclusione migliore di un’esperienza completa, quella del suo Ro Word, progetto a più anime. Un intero edificio concepito per l’accoglienza dei viaggiatori del mondo, già dall’architettura che richiama l’idea di un albergo internazionale e contemporaneo. Quindi, atmosfera internazionale e spirito napoletano, solare nel modo di porsi agli ospiti, illuminato nel mettere insieme i sapori del territorio con uno stile contemporaneo, interagendo con altre culture, come del resto la gente del luogo è abituata a fare da sempre.
Risotto ai ricci di mare
Tutto torna, ce lo diciamo spesso, e in questa realtà è proprio così. Ro Word mette insieme lo spazio caffetteria, alta pasticceria, cocktail bar e bistrot, molto dinamico e vivacissimo grazie anche al continuo passaggio di gente arrivata da ogni dove. Poi c’è l’albergo, ricordiamo che Nola è una città di imprenditori che richiama moltissimo questa tipologia di clientela. Sul roof top il Vero Omakase, il ristorante giapponese che vede protagonista il bravissimo sushi man Gilberto Silva, un altro grande successo ottenuto sull’altissima qualità della proposta.
Bianco e nero di baccalà
Torniamo al Rear e a Salvatore Iazzetta che veste comodamente il progetto voluto da Giuseppe Tufano, dove tutto torna, l’anima partenopea, solida golosa e infallibile, insieme alle tante esperienze condotte nelle cucine del mondo, con una mano che riesce perfettamente nell’intento, tecnica precisa e di leggerezza assoluta. La proposta menu del Rear è molto ampia, spazia dai menu degustazione dello chef Iazzetta, a quelli dedicati al tartufo con pasta fresca e altre tipologie di piatti infallibili, ai classici della cucina napoletana, ai crudi di mare, alla braceria con carni selezionatissime e crostacei eccellenti.
Veniamo ai piatti del nuovo percorso degustazione a mano libera, costo 145 euro. Aperitivo a più portate con il Tacos di manzetta prussiana e salsa chimichurri, gelato ai friarielli, la verdura invernale che i napoletani adorano, funghi cardoncelli con gel al limone, crocchetta di ragù napoletano. Raffinato e delicatissimo l’antipasto Ricciola in Perù su latte di cocco gelè al passion fruit.
Alici in tortiera
Alici in tortiera, piatto povero partenopeo sul quale Salvatore è stato particolarmente bravo a nobilitare, mantenendo la solidità golosa della ricetta tradizionale: alici marinate agli agumi, salsa di salmoriglio, salsa di cicoria, su pane tostato aromatizzato con parmigiano reggiano, pecorino e pinoli.
Volevo essere arrosto
Volevo essere arrosto, è il suo carciofo profumatissimo, protagonista delle domeniche napoletane, delle braciate invernali in famiglia o con amici, arriva coperto dalla cloche per accentrare l’attenzione sull’olfatto, e l’effetto voluto riesce perfettamente. Carciofo cotto al vapore e profumato alla menta, con cenere vegetale, crema di topinambur, fonduta di provola e polpettina di maiale a ricordare il classico ripieno del carciofo.
Sandwich di pastrami di wagyu
Sandwich di pastrami di wagyu cottura josper, maionese al tartufo, senape e cipolla, dal menu di street food del mondo che va fortissimo al Rear. I napoletani sono ghiotti di ricci di mare, ecco il Risotto con ricci di mare, burrata e pepe di Sichuan, semplicissimo nell’esecuzione perfetta del risotto e nell’esaltazione a crudo delle uova di riccio.
Tubettoni di king crab
Tubettone cotto in estrazione di king crab, la sua carne, salsa di ostrica e champagne, polvere di alga marina e nero di seppia piace perché a queste latitudini la pasta è un obbligo e un punto di forza allo stesso tempo. C’è tanto umami e tanto iodio di mare in questo piatto, concentrato nel sapore, senza se e senza ma.
Bianco e nero di baccalà, altro must della cucina all’ombra del Vesuvio, filetto in olio cottura, polvere di nero di seppia e una nota decisa di yuzu che dà una spinta indovinatissima al piatto.
Soufflè alle castagne
Impeccabile e di scena il soufflé alla crema di castagne, con marron glacé canditi, crema di castagne e gelato di vaniglia.
E dalla pasticceria del Ro un panettone artigianale di pregiata esecuzione.
Rear SS7/bis, km 50 80035 - Nola (Na) tel. 333 2111322 aperto tutti i giorni a cena dal lunedì al sabato, la domenica è aperto solo a pranzo
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer
Bottoni di cinghiale con estratto di bucce di parmigiano e pepe lungo, un piatto di Antonio Lerro, chef del ristorante Riva di Numana (Ancona) (foto instagram)
Tris di Sashimi: uno dei piatti del percorso Omakase di Vero
La tartare di braciola: uno degli antipasti in carta firmati dallo chef Luigi Salomone, del ristorante Re Santi e Leoni di Nola, Napoli. Tradizionalmente, elemento immancabile del ragù, la braciola diventa una tartare arricchita dal suo ripieno classico, quindi prezzemolo, uvetta e pinoli con una salsa teriyaki al pomodoro, richiamo della passata. Suggeriamo un tocco in più di salsa per condire in profondità la carne
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.