04-04-2023

Summa 2023: sintesi perfetta del vino d’autore. La famiglia Lageder accoglie gli amici produttori da tutto il mondo

A Magrè, in Alto Adige, torna l'evento che da oltre 20 anni riunisce produttori di vino (e non solo) da tutto il mondo. Segni distintivi: qualità, agricoltura sana e desiderio di condivisione... con delle new entry degne di nota

La famiglia Lageder

La famiglia Lageder

Quando nel 1999 Alois Lageder con l’amico, produttore di Montalcino, Andrea Costanti, tornò da un viaggio a Bordeaux, decise che la sua tenuta era perfetta per dare inizio, nel 2000, a una manifestazione che mettesse al centro le storie di vigneron tradotte in calici identitari, sostenibili e decisamente contemporanei.

Un visione che, dopo 24 anni, conferma l’unicità di questo appuntamento. Siamo in Alto Adige a Magrè, quartier generale dei Lageder, paese fiabesco, geograficamente tra Trento e Bolzano. Un luogo magico circondato da vigneti, orti e realtà agricole fondate su principi biologici, biodinamici, che dopo sei generazioni continuano a tracciare una rotta intrisa del fattore umano che si è respirato il primo e il 2 aprile alla Tenuta.

La ventiquattresima edizione ambientata tra il Casòn Hirschprunn e il Tòr Löwengang della Tenuta Alois Lageder hanno raccolto oltre cento produttori da tutto il mondo con un flusso di visitatori molto selezionati a cui sono stati offerte degustazioni singolari. Un parterre di produttori, per lo più amici, che condividono i principi di un’agricoltura bio.

Oggi i figli di Alois, Clemens con la sorella Helena, portano avanti il sistema di biodiversità e, proprio Helena, si occupa del Marketing e dell’ospitalità.

«I nostri 55 ettari vitati sono interamente coltivati col metodo biodinamico. Mio fratello Clemens - chiosa Helena - dal 2015 è entrato in azienda, ma entrambi abbiamo respirato l’atmosfera di questo mondo da sempre. Io, dopo una breve esperienza in veste di produttrice cinematografica a Londra, New York e Berlino son tornata a Magrè. Nel 2018 ho deciso di sviluppare le visite in tenuta offrendo un itinerario guidato nei vigneti, in cantina o nel nostro ristorante. Nel corso di Summa si respira quello che i miei genitori ci hanno insegnato fin da piccoli: crescere con una filosofia di agricoltura responsabile, con lungimiranza. Non ci hanno mai imposto nulla e, sia io, sia Clemens, siamo felici di far conoscere il nostro mondo e condividerlo con altri produttori che la pensano come noi».

Helena e Clemens Lageder

Helena e Clemens Lageder

Per la prima volta, a Summa, hanno avuto spazio i vini di Braida, Gravner, Federico Graziani e altri produttori ricercati. Continua Helena: «Per noi Lageder questo evento è, da sempre, concepito come un momento di incontro senza stress, con immensa curiosità di mostrare un vero scambio enogastronomico cercando, ogni anno, di allargare gli orizzonti».

Impossibile segnalare i vini che ci sono piaciuti perché sono davvero tante le etichette che ci hanno convinto. Facendo una breve carrellata italiana ed europea senza dubbio il Merlot vecchie viti MCMLVII dei padroni di casa, incarna l’espressione paradisiaca di vigne piantate nel 1957 che si esprimono con grande eleganza e il Löwengang Uvaggio Storico, un blend di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Carmenère e Merlot da viti di oltre 140 anni. Memorabili le aziende new entry di Summa 2023 con Profumo di Vulcano di Federico Graziani, un nome evocativo di quell’ Etna raffinato di cui puoi solo innamorarti perdutamente.

I protagonisti di Summa, ovvero tutti gli amici produttori della famiglia Ladeger

I protagonisti di Summa, ovvero tutti gli amici produttori della famiglia Ladeger

Audace lo stile Braida che eleva Barbera a vini di rara emozione per freschezza e profondità. Inarrivabile lo stile Gravner che si conferma unicum con la Ribolla e ci convince con un immenso Pignolo 2007. Foradori con Fontanasanta Manzoni Bianco nato nel 2010, un incrocio di Riesling Renano e Pinot Bianco, oggi in equilibrio perfetto; Villa Papiano di Modigliana, terra di confine tra la Romagna e Toscana, vigneti distesi in altura che donano al Sauvignon Tresche 2021 note più simili al Riesling, dalle sfumature erbacee, ben supportate da cenni di frutta esotica. Last but not least una bollicina austriaca di Brundlmayer, 100% Chardonnay metodo classico, cremosità raffinata.

Atmosfera che ci porteremo nei cuori per lungo tempo, bravi.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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