04-01-2022

Vi raccontiamo l’autenticità di Daniele Citeroni Maurizi, chef dell’anima di un territorio

Un evento ha portato a Offida grandi cuochi, chiamati all'appello da quello di Ophis, cucina dai mille sguardi nello splendido borgo piceno. Citeroni Maurizi presto firmerà l'offerta golosa anche del Panoramic Wine Resort, poco distante

Daniele Citeroni Maurizi, chef-patron del ristoran

Daniele Citeroni Maurizi, chef-patron del ristorante Ophis nel pieno centro di Offida, borgo medievale del Piceno, nelle Marche

Si racconta, a sorsi di ampi sorrisi, la parabola che ha portato fortuna al ristorante Ophis di Daniele Citeroni Maurizi, nel pieno centro di Offida. Un borgo medievale che, da fuori, si raggiunge solo tagliando le curve sinuose delle colline picene e, se si viene dalla marina, attraversando quella strada dedicata al Rosso Piceno. Un piccolo centro, in provincia di Ascoli Piceno, il cui privilegio racconta una sequenza quasi interrotta di caratteristiche inequivocabili: famosa per la sua naturale vocazione alla viticoltura, per il suo merletto a tombolo, il chichì ripieno (una sorta di focaccia), il famoso carnevale storico. Eppure, stavolta ci regala una delle più inedite sorprese. Ophis, il ristorante il cui nome è un omaggio storico al nome della cittadina che lo ospita. Oggi, è una specie di bussola di stile culinario, che con Daniele passa per ripensamenti, interpretazioni e prospettive piene di svolte nuove e, diciamolo, dopo essersi fatto le ossa.

Daniele Citeroni Maurizi al lavoro. Foto eatlab.it

Daniele Citeroni Maurizi al lavoro. Foto eatlab.it

In fondo, i suoi piatti sono un racconto delle cose che mangiamo, perché nascono nella casa dei profumi perduti, entrano nel naso e si improntano nella memoria, restando dentro come un ricordo dai contorni nitidi. Ma facciamo spazio a Daniele e alla storia delle sue impennate. Lui, oggi, è semplicemente una delle lezioni migliori nel panorama attuale della gastronomia, tra passato e presente, eppure sembra sempre che sia in attesa di conoscere il proprio destino.

Curioso tra i curiosi, capace delle migliori intuizioni istintive, lascia tutto nelle sue mani, spesa, ricerca, qualità, ricette. Anche le idee, senza limite per l’organizzazione dei suoi incontri. Infatti, si è reso protagonista di una serata di piena eccellenza.

Il teatro Serpente Aureo di Offida (Ap) durante l'evento. Foto eatlab.it

Il teatro Serpente Aureo di Offida (Ap) durante l'evento. Foto eatlab.it

La cena, stavolta, è a sorpresa. In teatro…  Metti un posto a tavola all’interno di quel gioiellino del Serpente Aureo, proprio di fronte alla singolare piazza triangolare del centro cittadino, quel sacro impero offidano da sempre punto storico e riferimento poetico, con quel classico apri e chiudi gli occhi, senza illusioni. E lì, incontri uno stormo dei nostri migliori chef, di quelli che dalla cucina fanno sognare, per gusto, tutto il tempo. È una meraviglia enogastronomica, quella che è riuscito a regalarci Daniele, combinando dieci mani colme di bravura.

Tre le regioni che hanno dato il proprio contributo, per una serata senza precedenti. Ebbene, immaginate, tra gli ospiti della platea e degli spalti, una lunga tavola che campisce l’intero palcoscenico di un teatro. Un manipolo di cuochi che si danno da fare, con ordine e professionalità, e che al proprio seguito hanno la dovizia dei giovani studenti dell’Istituto Alberghiero Buscemi di San Benedetto. Senza sbavature, con rigore di compostezza, con l’eleganza di chi sa il fatto suo, con l’immancabile servizio dei sommelier: naturale è il saluto al maestro Felix!

Gli chef protagonisti dell'evento

Gli chef protagonisti dell'evento

Cinque chef blasonati, accompagnati dai vini storici della Tenuta Cocci Grifoni e dall’olio di tenera ascolana Spalià dell’Olivaio, che hanno contribuito a realizzare una serata perfetta. Gli abruzzesi Arcangelo Tinari di Villa Maiella, con il suo Carpaccio caffè e cumino e vinaigrette agli agrumi, e Gianni Dezio di Più Tosto, con la sua inedita Chitarra di zafferano, mandorla e mazzancolla; altro fuori regione, il romano Alessandro Miocchi di Retrobottega, con il suo Risotto con foglie di fico e burro affumicato. In casa, la mano sulla brace è affidata alla sagacia di Errico Recanati, con Agnello, topinambur e aceto di rapa rossa, e la dolce chiusura a Gianmarco di Girolami di Blob Caffè con il suo Cioccolato, visciole e anice verde di Castignano. Nel foyer, caffè di Orlandi Passion, la piccola pasticceria di Ophis e i cicchetti Ngricca di Luca de Cesari.

La Tenuta Cocci Grifoni con il Panoramic Wine Resort, dove Citeroni Maurizi firmerà il menu a partire dalla prossima estate

La Tenuta Cocci Grifoni con il Panoramic Wine Resort, dove Citeroni Maurizi firmerà il menu a partire dalla prossima estate

Ma Daniele è uno chef dall’animo sempre in corsa, così arriva a un nuovo progetto. L’ha promesso, senza abbandonare il suo quartier generale. Dalla prossima estate sarà l’anima protagonista della cucina del Panoramic Wine Resort, un casolare dell’800 pienamente ristrutturato con coscienza ecologica all’interno della Tenuta Cocci Grifoni, completamente immerso nella natura, con le sue stanze che toccano le vigne. La combinazione sarà sicuramente vincente.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Alessia Consorti

laureata in Lettere, giornalista accreditata, madre rassicurante, fa parte da più di vent’anni dell’associazione di Slow Food. Pensava di fare la storica dell’arte, ma ora si occupa di un’arte di eguale respiro. Quella enogastronomica, con tanto di sorriso

Consulta tutti gli articoli dell'autore