02-05-2018
Gianna Neri e la figlia Diletta durante il Benvenuto Brunello 2018, con la bottiglia che celebra il decimo anno di Brunello di Montalcino di Col di Lamo
Sono fermamente convinto che in ogni bicchiere ci sia una storia da raccontare. E sono altrettanto convinto che, quando si conoscono queste storie, fatte di uomini e di donne caparbi, testardi, ostinati, forti, si riesca ad apprezzare ancora di più il vino.
In questo caso il vino, Brunello di Montalcino 2013, l’avevo apprezzato ancora prima di conoscere chi lo aveva fatto, in quanto l’ho considerato come la migliore espressione del territorio al Benvenuto Brunello (qui l’articolo). Dopo aver conosciuto il produttore, o meglio, la produttrice, l’ho apprezzato – se possibile – ancora di più.
L'ingresso della cantina a Torrenieri
Chi è Giovanna Neri? Prima di tutto è una donna forte, che ha saputo risalire la corrente, che si è fatta le ossa vinificando anche in un garage in centro paese, pur di riuscire a realizzare il suo sogno. Eppure quel cognome, a Montalcino, è noto. E importante. Sì, perché Gianna Neri è figlia di Giovanni Neri e sorella di Giacomo Neri, cioè Casanova di Neri.
Un'altra bella immagine di Gianna Neri e della figlia Diletta
«Prima di costruire la cantina, ho iniziato a lavorare in due capannine vicino al vigneto, poi a vinificare in una specie di garage in mezzo a Torrenieri. Il nome Col di Lamo? E’ voluto, non doveva apparire il mio cognome. Non volevo sfruttare la fama di nessuno, ma realizzare il mio sogno. Chapeau ai grandi, ma io faccio i vini che piacciono a me. Cerco uno stile che sia mio. Anche per questo il distacco è voluto». “In direzione ostinata e contraria”, come il titolo dell’album che contiene i migliori brani di Fabrizio De André.
L’azienda ora conta di 9,5 ettari complessivi: come anche sottolineato da Maurizio Castelli, enologo e direttore tecnico di Col di Lamo, si tratta di un’azienda a est, in una valle particolarmente fredda di mattino, su un terreno “forte”, argilloso e calcareo, con scheletro grosso, che porta a una più rapida maturazione delle uve.
I sei vini in degustazione
Il 2011 è caldo e avvolgente, ma mantiene sempre l’eleganza che sarà, infine, il filo conduttore di tutti i vini proposti. Il 2010 fa proprio della finezza il suo punto di forza, dove i profumi vengono amplificati da un’aromaticità di erbe officinali.
E il 2013, invece, è l’espressione migliore di come l’impegno, la tenacia e la caparbietà di Gianna Neri, affiancata dalla figlia Diletta che, dalla bambina che era, ora è diventata una giovane estremamente legata alla madre, abbiano dato vita a una splendida realtà.
Dietro a un grande vino si cela una grande donna.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose