Addio al professor Bucci, il gentiluomo che portò in alto il Verdicchio

È difficile credere che il professor Bucci non sia più con noi. Un uomo intelligente, senza ostentazione, colto, illuminato, curioso dalla mente lucida di chi non ha mai smesso di cercare, di capire e di interrogarsi. Un gentiluomo d’altri tempi, giovane nel pensiero più di molti giovani all’anagrafe.  

Ho avuto il privilegio di dialogare con Ampelio Bucci per molti anni, scambiare opinioni e soprattutto imparare. Onorata di aver scritto la monografia, inedita e ricca di elementi su cui riflettere. La sua presenza era un punto fermo: silenziosa, affilata, generosa. Oggi sono frastornata, mille ricordi mi passano come fotogrammi e resta un suo pensiero che mi sono tatuata nella memoria: «L’intelligenza artigianale e l’arte avranno sempre il loro spazio più dall’uomo che dagli algoritmi».