17-12-2025

Finalmente è tempo di Annata, il club dedicato ai fine wines pronti da bere

Non sempre i vini sono serviti al momento giusto, in quella fase precisa che esprime il massimo del loro potenziale: ecco perché Davide Francesco Sada e Enrico Garzotto con il loro progetto scelgono di promuovere la cultura del bere meglio

A sinistra, Enrico Garzotto, cofondatore di Annata

A sinistra, Enrico Garzotto, cofondatore di Annata assieme a Davide Francesco Sada (a destra) e, al centro, Luca Cattaneo, sommelier e collezionista nonchè collaboratore di Annata

C’è un momento, nel vino, in cui tutto combacia.
Non è un istante qualunque: è un’apertura precisa, un varco segreto in cui maturità, densità aromatica e profondità emotiva si prendono per mano. Quel momento, troppo spesso, viene ignorato. Calpestato. Servito prima del tempo, come un romanzo letto e abbandonato a metà.

Annata nasce proprio qui, nell’arte del tempo: nel desiderio di restituire al vino il suo tempo, e al tempo il suo vino.

“Ready to drink fine wine” non è solo un claim, ma una promessa. Annata è il primo club al mondo interamente dedicato ai fine wines pronti da bere; un progetto che non nasce nel mercato, ma nella sua frattura: quella stortura che ogni appassionato conosce, ma che quasi nessuno denuncia. Nei ristoranti, nelle enoteche, nei locali di fascia alta, gran parte dei grandi vini viene servita troppo presto. Una forma “di violenza”; come chiedere a una sinfonia di suonare senza gli archi, o a un’opera di esibirsi senza luci.

 

«Bere vino giovane è un crimine. Noi facciamo giustizia». Davide Francesco Sada, cofondatore insieme a Enrico Garzotto, lo dice con la naturalezza di chi ha trasformato un’eresia in un mestiere.

Riflettendo e trasformando la finanza in cultura, Annata è la naturale evoluzione di Wine Profit, società leader nel Sud Europa negli investimenti in fine wines, con oltre 9 milioni di euro di bottiglie in gestione. Ma qui la speculazione si ferma e inizia altro. Dove prima c’era un grafico, ora c’è il bicchiere; dove c’era una curva di crescita, ora c’è una curva aromatica. Annata diventa, quindi, un ecosistema: unisce investitori, ristoratori, catene alberghiere, marine, yacht club. Tiene insieme chi compra, chi beve e chi racconta. Unisce mondi.

Nella collezione di Annata, lo Chateau La Mission Haut-Brion 2014

Nella collezione di Annata, lo Chateau La Mission Haut-Brion 2014

Le 60.000 bottiglie custodite nei magazzini fiscali svizzeri non sono solo asset, ma storie messe da parte, attese, curate, tracciate, certificate, e pronte - finalmente pronte - a essere servite nel momento di massima espressione. E da gennaio 2026 potranno essere acquistate direttamente tramite l’e-commerce dedicato.

«Non è più tempo di parlare di crisi del vino», dice Sada, «è tempo di parlare di consapevolezza”, ed è quest’ultima che diviene quindi la nuova frontiera: bere meno e bere meglio.

«Mentre i consumi globali calano, il mercato del luxury alcohol cresce del 5,25% annuo: significa desiderio, selezione, lentezza», aggiunge. Annata intercetta questa onda culturale e la amplifica valorizzando i piccoli produttori, creando un’educazione all’attesa e quindi rivelando il momento perfetto per ogni vino, rendendo accessibile ciò che che era riservato solo a collezionisti – ad esempio, permettendo il conto vendita ai ristoranti che vogliono arricchire le proprie cantine con etichette prestigiose e ricercate -, trasformando perfino i dazi in un vantaggio competitivo, in quanto avere vini perfetti da bere, già maturi, già oltre frontiera, diventa un segno di élite, non più solo un costo. È la cultura dell’“ora sì”, che sostituisce la frenesia del “subito”.

In un mondo che vuole tutto e subito, Annata fa l’unica cosa rivoluzionaria possibile: restituisce dignità al tempo. Cura ogni bottiglia, la studia, la protegge e la libera solo quando è pronta a raccontarsi. Quando il frutto e il legno hanno smesso di lottare. Quando l’acidità ha trovato casa. Quando il tannino si è seduto. Quando, insomma, il vino è finalmente “ready to drink”. Non è una sfida al mercato. È un atto d’amore. Ed è difficile non esserne contagiati: perché in quel calice perfetto, c’è una lezione che vale per il vino e per la vita intera. Che ciò che ha valore, chiede tempo. E che ciò che sa aspettare, prima o poi, brilla.

 

Per info contattare info@annata.club


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

Stefania Oggioni

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Stefania Oggioni

triestina di nascita, milanese di adozione, è appassionata di buon cibo e buon vino. Lavora a Identità Golose

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