Palmiro Ocampo
Risotto...un gambero rosso al pascolo che non c’èdi Antonio Borruso
In cantina Barolo e Derthona: la rivoluzione del vino attraverso la qualità, l’ardire e l’amore per la terra
Lo staff del Radici a San Fermo della Battaglia (Como): al centro si guardano lo chef Mirko Gatti e la compagna, Sara Pau, che coordina la sala. Con loro, da sinistra, Marco Manenti, Vito Di Mondo e Damiano Torturo
Quatto quatto, tanto da passare quasi inosservato, nella cornice di un'area commerciale fin troppo anonima e piuttosto desolata, dieci chilometri a Ovest di Como e a pochi minuti dal confine col Canton Ticino, sta una novità interessantissima. Il Radici ha aperto il 9 ottobre 2018 a San Fermo della Battaglia, ossia in quella provincia lariana che mostra spiccata attitudine alla fascinazione nei confronti del mondo - e dunque della cucina - nordica, penso al Materia a Cernobbio, al The Market Place e al Feel nel capoluogo...
Sara Pau e Mirko Gatti
Qui sotto potete vedere i nostri assaggi, spesso fantastici, le immagini sono di Tanio Liotta. Resta da dire che il "contorno" a tavola è molto calibrato: la cantina propone una piccola selezione di ottimi vini naturali e/o macerati, ma si bevono anche spumante di fiori di sambuco come benvenuto, quindi succo di acetosella e sambuco, kombutcha alla rosa e così via. Si sgranocchiano chips di semi di lino, o di tapioca ed erbe, o di tapioca e nero di seppia; il pane è maison, da lievito madre; il burro allo yogurt; i grissini con garum di funghi e polveri di bosco (porcini, piantaggine, fieno, betulla...).
Tartare di luccio marinata a secco con spezie e pino mugo, oxalis e centocchio. Un piatto di enorme eleganza e piacere, fortemente aromatico, balsamico, fresco, vegetale, carnoso, quasi piccante. Un super-inizio
Salmerino in miso di more, pesto di pino mugo e aria di prezzemolo affumicato
Il Cervo nel bosco: la carne di cervo viene prima sigillata, poi avvolta nel fieno cui è dato fuoco. Risulta appena scottata e con una piacevola affumicatura. In accompagnamento, finferli, lamelle di castagne, fungo corallo, noci, foglie di betulla fritta, lichene candito e fritto, olio di tuia. Ottimo piatto, una sola annotazione: un eccesso d'olio
Deliziosi questi Gnocchetti di barbabietola con finocchetto di mare, crema di semuda (un formaggio), terriccio di birra alle castagne, polvere di rosa e barbabietola
Linguine di grano Senatore Capelli, emulsione di fegato di seppia, alga kombu e salicornia
Piccione laccato con riduzione di prugne nere, jus di mirtilli, fungo ostrica e garum di polline e nocciole. Il piccione viene cotto a fuoco vivo con legna di quercia, laccato con una salsa di prugne nere, zucchero e aceto di lamponi. Quindi albicocca fermentata, timo selvatico, fungo ostrica cotto sul fuoco, il garum vegetale, le rondelle di pigna macerate con aceto e zucchero e cotte come i funghi, lo jus di mirtilli lactofermentati
Una favola questa Sella di capriolo, lichene delle renne, tartufo scorzone, ribes e oxalis rossi e funghi (creste di gallo, finferli, fungo cavolfiore, shiitake, trombette della morte). La carne è laccata con funghi lactofermentati (miso di porcini) e linfa di betulla. Capolavoro con note terrose, sapide, ferrose, umami, acide, tostate
A parte, i funghi
Sempre altissimi livelli per questi Noodles di seppia con capperi di sambuco, brodo di porcini e shiitake, petali di rosa grigliatie angelica. I noodles sono mantecati in acqua di funghi lactofermentati
Sembra carne ma non è: piatto veg, una barbabietola che prende il posto dello scamone «la lavoro proprio come farei con quest'ultimo». Quindi il vegetale viene prima affumicato sul carbone con la sua pelle e delle erbette; poi grigliato con una laccatura di sciroppo di pigne di pino e funghi lactofermentati. Viene condita con limoni fermentati, aromi del bosco (tuia, acetosella, lamponi lactofermentati), vellutata di semuda - formaggio vaccino semistagionato -, olio di taggete, crumble di pane al nero di seppia
Gelato al miele di cardo, ghiaia di meringa, finto caramello di miso d'orzo, sabbia di cioccolato bianco, polline, pane delle api (il polline fermentato naturalmente all'interno dell'alveare). Molto molto molto interessante
Acid trip, un viaggio nell'acido come dessert: acetosella, gel di limone nero, polvere di liquirizia selvatica, meringa, biscotto al burro, biscotto al latte
Gelato di pigna di cipresso fermentata, spuma di ciccolato fondente, saba di mirtilli, sciroppo di tuia e ginepro, terriccio di porcino, licheni e cioccolato in verie consistenze
Finta pigna di tartufi di ciccolato e petali al cacao e cereali
Finta corteccia di cookie con nutella d'orzo fermentato, polveri di piantaggine, fieno e porcini
Caramelle di scorzonera con zucchero al pino
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Stefano Mattara, chef del Sottovoce al Vista Palazzo Lago di Como, nel pieno centro del capoluogo lariano
L'executive chef di Radici, Daniele Auricchio
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera