crediti: Brambilla - Serrani
Alyn Williams vegetariano non è, ma nel suo eponimo ristorante, aperto nel 2012 all’interno del Westbury Hotel a Londra, ha un menu interamente dedicato a chi non mangia carne e pesce. Una sana passione per verdure e vegetali che ha radici profonde nella formazione dello chef inglese, che negli ultimi anni si è fatto notare per la sua cucina naturale e per l’utilizzo di ingredienti locali ed eticamente procurati.
Quando era bambino, infatti, nell’east end della città, il padre portava a casa le verdure che cresceva nell’orto di famiglia e preparava pranzi e cene per la famiglia con tutta la cura di chi tiene a insegnare ai proprio figli la provenienza e l’importanza del cibo. E preziosa è stata tal educazione perché Alyn, che a scuola avrebbe desiderato studiare economia domestica, ne ha fatto tesoro e l’ha tenuta sempre in mente, prima attraverso gli anni del college e le prime esperienze lavorative (tra le quali il Claridge’s), e poi quando ha cominciato a muovere i primi passi in cucine professionali.
Al contrario di molti colleghi, non ha viaggiato per fare esperienze di lavoro; piuttosto, di vita. Prima in India, zaino in spalla, dove ha percepito con mano l’umiltà della gente e il concetto, per lui nuovo, del vivere con poco a disposizione. Si è poi spostato qualche anno in Francia e negli Stati Uniti per fare il maestro di sci e snowboard, sue passioni. Tornato in patria, ha ricominciato a lavorare in ristoranti di tono, prendendo in ciascuno lezioni che lo hanno fatto crescere umanamente e spunti professionali, imparando, assorbendo e facendo tesoro degli insegnamenti e delle opportunità ricevuti.
Su tutti, il maestro più importante è forse stato Gordon Ramsay: una persona seria, uno chef in gamba e un mentore d’eccezione per Alyn. Dopo qualche anno è arrivato il momento di aprire un posto tutto suo, dove poter esprimere la propria creatività, e ha scelto Mayfair, dove ristoranti, chef stellati e catene per turisti sono ad ogni angolo di strada. Ma lui ce l’ha fatta, e anche velocemente. La prima stella dopo neanche un anno dall’apertura, e tanti altri riconoscimenti per la sua cucina, ricca di sfumature, il risultato di una innata predisposizione verso ingredienti freschi e naturali, nel loro periodo migliore: è il menu si adatta alle stagioni.
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Napoletana residente a Londra, vacanziera subacquea, è website manager di mestiere e foodie per passione
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Lisa Casali, a destra, sul palco di Identità Naturali, di cui anche quest'anno è stata la presentatrice, con Daniela Cicioni e la sorella Manuela
Il cuoco vegano Simone Salvini, apripista della giornata di Identità Naturali, presentata da Lisa Casali, altra colonna del format dedicato alla cucina delle verdure, che ogni anno conquista sempre più consensi (foto Brambilla/Serrani)
Dodicesima edizione di Identità Milano al via. Appuntamento domattina, domenica, alle ore 10 in via Gattamelata. Il primo a salire sul palcoscenico sarà Davide Scabin