27-09-2022

Alessio Argento al Marina Yacht Club Restaurant: stagionalità del mare e della terra

A Tropea una tappa in crescita dove l’essenzialità significa stile ed eleganza. Molti gli ingredienti locali che trovano spazio nelle preparazioni

Un po’ rotonda sul mare, un po’ tolda di nave, ancorata nel porto turistico di Tropea nel cuore della Costa degli Dei, in Calabria. Si presenta così il Marina Yacht Club Restaurant un nome quasi altisonante, in realtà un luogo dove l’essenzialità significa stile ed eleganza. La struttura, bellissima nella sua originalità, è parte del rinnovato Marina Village, che offre, oltre all’ormeggio della barca, vari servizi, come un parco giochi per bambini, una piscina per rilassarsi con annessa palestra e anche un beauty center per rimettersi informa.

Dalla terrazza semicircolare del ristorante, affacciata sull’acqua, si abbraccia il profilo del centro storico dell’affascinante cittadina costiera, spettacolo di grande fascino, insieme a quello delle barche ormeggiate. Atmosfera perfetta per apprezzare l’ottima mano dello chef Alessio Argento, alla guida del locale insieme al socio Domenico Melluso.

Una cucina che declina godibilissimi accostamenti, dove l’equilibrio dei sapori è di alto e costante livello, con alcuni slanci davvero interessanti.

Argento è nato a Trieste trentotto anni orsono da mamma siciliana e papà calabrese. Ancora bambino si trasferisce a Tropea con la famiglia e studia all’alberghiero di Soverato. Inizia a lavorare presto con un locale a Catanzaro e qualche esperienza all’estero tra Londra e il Giappone dove frequenta alcuni corsi. Una formazione concreta, puntata ad avere solide basi per costruire un futuro. E il futuro lo trova nella semplicità e nell’amore per il proprio territorio, dalla cui conoscenza nascono i suoi piatti. Con intelligenza e perfetto equilibrio di sapori, lo chef combina la stagionalità di ciò che offrono il mare e la montagna, ovvero il Tirreno e il monte Poro.

Alessio Argento

Alessio Argento

Un altopiano a picco sul mare ricco di biodiversità, dove lo chef sale a raccogliere erbe spontanee e scoprire piccoli produttori di altissima qualità. Quassù, la brezza marina accarezza i pascoli dove brucano le pecore di Gabriele Crudo, giovane casaro produttore di Pecorino del Monte Poro Dop. Da lui Alessio Argento prende anche la ricotta. Da selezionati artigiani provengono anche gli ortaggi, la carne, l’olio.

Così avviene con i pescatori della baia di Tropea dai quali Argento cerca e trova il meglio, come i Gamberi Rossi di Tropea. Ottimamente interpretati in uno dei piatti simbolo di questa dualità territoriale Rosso di Tropea, dove la “dolce sapidità” del gambero incontra la vellutata morbidezza della burrata.

La stagionalità, linea ferma dello chef, è anche quella dei funghi porcini del monte Poro o dei poco distanti boschi del Pollino.

Potremmo definire le linguine che si mangiano al Marina Yacht Club, come una gastronomica evoluzione della Mare e Monti anni ‘80. Sono ricche di gusto e bilanciate nei sapori in maniera sublime. Le lamelle di fungo crudo aggiunte a finire il piatto, danno un tocco di energia in più davvero goloso e la riduzione di teste di gambero lega il piatto con cremosa bontà.

Dai monti del Pollino proviene anche il tartufo che Argento sposa agli scampi a condire una tagliatella di grani antichi dell’altopiano.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Andrea Radic

Torinese di nascita e milanese d’adozione, la comunicazione è il suo mestiere. Quella istituzionale per nove anni e quella di aziende globali come Alcatel, Save ed Expo Milano 2015. Giornalista professionista dal 1994 ha iniziato a scrivere di enogastronomia e cultura del territorio nel 2012. Autore e conduttore della trasmissione radiofonica “A spasso con Radic”. Si esprime anche con diversi format video tra i quali “A tavola con…” interviste ritratto con personaggi italiani di ogni settore. Recentemente uscito il suo libro di interviste in treno “In viaggio con”. Instagram: @andrearadic2019

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