28-09-2024

Villa Paola a Tropea, dove l'accoglienza è questione di buon gusto

Un ex monastero del XVI secolo rinasce e diventa un piccolo gioiello dell'ospitalità sulla Costa degli Dei, in Calabria. Un motivo per cui fermarsi? La cucina "povera" contemporanea dello chef Emanuele Pucci al ristorante De' Minimi

La splendida vista dai giardini terrazzati di Vill

La splendida vista dai giardini terrazzati di Villa Paola, boutique hotel a Tropea (Vibo Valentia), sulla Costa degli Dei in Calabria, che ospita al suo interno il ristorante De’ Minimi guidato dallo chef Emanuele Pucci

Arroccata su una scogliera con panorama mozzafiato sulla Costa degli Dei, Villa Paola, antica residenza tropeana, racchiude in sé secoli di storia e un’eleganza senza tempo.

Progettata come convento per i frati domenicani e dedicata a San Francesco di Paola, la struttura ha mantenuto la sua funzione per molti secoli, divenendo un luogo di preghiera e contemplazione. Oggi, invece, accoglie un boutique hotel da 12 camere, ed è sede del ristorante gourmet De’ Minimi guidato dallo chef Emanuele Pucci, aperto anche agli esterni.



L'edificio risalente al 1543 è stato restaurato con estrema cura, rispettando l’architettura originale e preservandone il fascino: agli elementi tradizionali, come le antiche mura in pietra e i soffitti a volta, si sono aggiunti comfort moderni, creando un ambiente unico in cui la storicità si fonde con il lusso contemporaneo. Eppure, il cuore di Villa Paola è rappresentato dai suoi giardini terrazzati, lì dove si è possibile scovare scorci mozzafiato che invitano alla meditazione e al relax.

Il ristorante, invece, prende il nome dei frati Minimi ed è incastonato tra antichi edifici in pietra, a pochi passi dalle famose spiagge della cittadina e dalla cattedrale normanna: atmosfera intima e accogliente, i nove tavoli si collocano all’interno di una sala arredata con elementi rustici, ma eleganti.

Lo chef Emanuele Pucci

Lo chef Emanuele Pucci

La cucina di Emanuele Pucci (classe 1995) è decisamente contemporanea e creativa, e dà vita ai quattro percorsi degustazione in cui vengono esaltate le materie prime calabresi e quelle dell’orto situato a pochi passi dalla struttura. Una tavola intimamente legata al territorio che combina la tradizione alimentare regionale e quella dei frati (pare che San Francesco di Paola fosse stato uno dei primi vegetariani della storia e per questo aveva codificato una dieta di strettissimo magro): una cucina povera, di origine contadina, ma che conquista al gusto e alla vista.

San Tomaso è dedicato al cliente “diffidente” che non vuole affidarsi allo chef e può decidere personalmente 4 portate (costo 85 euro); in Miseria e Nobiltà viene restituita dignità a ingredienti considerati “poveri” (95 euro, 5 portate); Di Necessità, Virtù, probabilmente il percorso più emblematico la cui scelta di evitare sprechi, viene interpretato al meglio (115 euro, 7 portate) e, infine, La Novena, dove ci si affida totalmente allo chef con un menu a mano libera (130 euro).

Trota della Sila con gel di limone salato, aneto e rapa rossa

Trota della Sila con gel di limone salato, aneto e rapa rossa

Del menu Di Necessità, Virtù abbiamo apprezzato particolarmente la Trota della Sila con gel di limone salato, aneto e rapa rossa, lo Spaghettone delle Sorelle Salerno con peperone, sardine ed eucalipto e la Crépinette di agnello, prugna, cipolla rossa di Tropea e carota al bbq: tre piatti che dimostrano conoscenza tecnica e della materia, da parte della brigata guidata dallo chef ventinovenne.

Spaghettone con peperone, sardine ed eucalipto

Spaghettone con peperone, sardine ed eucalipto

Crépinette di agnello, prugna, cipolla rossa di Tropea

Crépinette di agnello, prugna, cipolla rossa di Tropea

Da apprezzare anche la scelta della collaborazione con Too Good To Go per cui tutte le eccedenze del giorno, invece di essere cestinate, sono vendute a prezzo ridotto sull’app. Carta dei vini minimale, così come quella dei cocktail da degustare nel delizioso giardino che guarda dritto su Tropea.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Salvo Ognibene

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Salvo Ognibene

nato in Toscana ma cresciuto a Menfi (Agrigento), ama la pasta, la bici e la Sicilia. È laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha conseguito due master di cui uno in Marketing digitale alla LUMSA. Sommelier e giornalista, si occupa di comunicazione con attività di ufficio stampa e pr. Degustatore e collaboratore di guide enogastronomiche, è autore di 5 libri

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