13-10-2020
Grandi nomi a Identità Golose Milano per la presentazione di Tre Stelle Michelin – Enciclopedia dell’alta ristorazione mondiale con la storia dei 286 tristellati dal 1933 al 2020. Da sinistra Riccardo Monco, Alessandro Della Tommasina, Annie Féolde, Chicco Cerea, Enrico Bartolini e Norbert Niederkofler. Tutte le foto sono di Sonia Santagostino-Onstage Studio
Che gran serata, quella di ieri sera a Identità Golose Milano! L'appuntamento al primo hub internazionale della gastronomia, in via Romagnosi 3, era per la presentazione meneghina di Tre Stelle Michelin – Enciclopedia dell’alta ristorazione mondiale con la storia dei 286 tristellati dal 1933 al 2020, tomo ponderoso e poderoso, ricchissimo di informazioni, scritto da Maurizio Campiverdi ed edito dalla Maretti Editore di Imola; una nuova Bibbia del settore, il racconto di tutte le insegne tristellate della storia; vademecum indispensabile per gli appassionati e non solo, già coronato da gran successo (siamo alla stampa della seconda edizione a pochi giorni dall'uscita in libreria) e che noi di Identità Golose avevamo già avuto modo di raccontare con un pezzo di Paolo Marchi (leggi Campiverdi e 286 leggende in rosso) e un secondo articolo del sottoscritto, in occasione dell'anteprima romana, al Glass Hostaria, con un'intervista allo scrittore (leggi Abbiamo rivolto 21 domande al maggior esperto di ristoranti tristellati al mondo. E lui ci ha risposto così...). Insomma: dato che molto è già stato detto e fatto, per l'evento milanese occorreva superarsi, organizzare qualcosa di unico. E così è stato.
Foto di gruppo alla conferenza stampa di presentazione del libro: da sinistra Bartolini, Niederkofler, l'editore Maretti, l'autore Campiverdi, Féolde, Monco, Cerea, Marchi
La sala
Paolo Marchi
Tanta roba, non c'è che dire. Si è partiti dal libro e dal suo autore, che personaggio! Come abbiamo già avuto modo di raccontare:
Il suo esordio fu nel luglio del 1953, a Vienne, pochi chilometri da Lione, quando i suoi genitori – lui dodicenne – lo portarono a La Pyramide, chef Fernand Point, un mito. Da allora Maurizio Campiverdi (alias Maurice von Greenfields), bolognese, 80 anni nel prossimo febbraio, ha visitato praticamente tutti i ristoranti tre stelle dell’intera storia europea, gliene mancano solo tre tra quelli tuttora in attività, ossia il neotristellato Cenador de Amós in Cantabria, il Frantzén di Stoccolma, al top dal 2018, e poi The Araki a Londra, che ha ottenuto i tre macarons due anni fa ma è stato ora cancellato dalla Rossa. Ma Campiverdi è stato anche in gran parte anche di quelli del resto del mondo; in tutto, su 286 locali insigniti del massimo riconoscimento dal 1933 ai giorni nostri, lui ha cenato o pranzato (spesso più e più volte) in 194, oltre due terzi. Si ripromette di accrescere ulteriormente questi dati già clamorosi, che ne fanno uno dei primatisti assoluti.
Manfredi Nicolò Maretti con Marchi
Campiverdi parla sotto lo sguardo di Niederkofler
Chicco Cerea
Norbert Niederkofler
Enrico Bartolini
Riccardo Monco e Alessandro Della Tommasina
Alle chiacchiere è seguita una gran cena, opera degli stessi chef cui abbiamo dato la parola. Eccola.
Crespella di calamaro ai funghi porcini, estratto di alloro, tartufo nero, uova di trota e perle di limone: il piatto di Riccardo Monco e Alessandro Dealla Tommasina, di Enoteca Pinchiorri
Risotto al pino mugo e petto di faraona: il piatto di Norbert Niederkofler del St. Hubertus
Coda di vitello alla Royale, con verza, tartufo, perle di pera, salsa Royale, salsa alle erbe, salsa di pere e ginepro e foie gras: il piatto di Enrico Bartolini di Enrico Bartolini al Mudec
La nostra tarte tatin con gelato al caramello salato, mela di caramello soffiato ripiena di crema alla mela, salsa alla vaniglia: il dessert di Chicco Cerea del Da Vittorio
Annie Féolde e Claudio Ceroni
Cerea e Niederkofler
Niederkofler firma il libro...
...imitato da Bartolini
Dialogo tra Ribaldone, Cerea, Niederkofler e Bartolini
Della Tommasina, Cerea, Ribaldone, Niederkofler, Bartolini e Monco al pass di Identità Golose Milano
Della Tommasina, Bartolini, Monco
Monco all'impiattamento
Davide Rampello con Ceroni
Annie Féolde
Claudio Scavizzi e Chicco Cerea
Andrea Ribaldone, coordinatore dell'offerta gastronomica di Identità Golose Milano
Riccardo Monco
Bartolini al pass
Davide Rampello, Luisa Acciarri, Paolo Marchi
Bartolini e Cerea
Cerea e Ceroni
Della Tommasina
Ribaldone e Cerea
Niederkofler fotografa il suo sous chef, Michele Lazzarini, al lavoro
Monco, Féolde, Marchi
Niederkofler, Bartolini, Lazzarini
Cerea all'impiattamento
Carlo Passera ed Enrico Bartolini
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Ieri sera a Identità Golose Milano Richard Abou Zaki (Retroscena a Porto San Giorgio, Fermo), Davide Di Fabio (Dalla Gioconda a Gabicce Monte, Pesaro Urbino) e Francesco Vincenzi (Franceschetta58 a Modena) - da sinistra dietro- si sono ritrovati insieme per una cena a sei mani davvero speciale: l'occasione d'oro è la presentazione al pubblico meneghino del libro Ospitalità. A way of life di Mattia Cicognani, una pubblicazione Maretti Editore. In primo piano, da sinistra, Manfredi Maretti, Mattia Cicognani e Paolo Marchi, nella sala Ovale di Identità Golose Milano di via Romagnosi
La presentazione di Le stelle Michelin in Italia - Enciclopedia dei ristoranti stellati italiani dal 1959 al 2021 all'Hub. Da sinistra: Manfredi Maretti, Maurice Von Greenfields, Bruna Cerea, Antonio Santini, Paolo Marchi
Il nuovo volume Le Stelle Michelin in Italia -Enciclopedia dei ristoranti stellati italiani dal 1959 al 2021, appena edito da Maretti Editore e, sulla destra, il suo autore-editore Manfredi Nicolò Maretti. Foto Lido Vannucchi