08-04-2022
La presentazione di Le stelle Michelin in Italia - Enciclopedia dei ristoranti stellati italiani dal 1959 al 2021 all'Hub. Da sinistra: Manfredi Maretti, Maurice Von Greenfields, Bruna Cerea, Antonio Santini, Paolo Marchi
«Uno dei compiti di chi fa editoria è colmare i vuoti. E' lo spirito con cui abbiamo realizzato questo libro, per dare ai lettori qualcosa che prima non c'era»: ha ragione Manfredi Nicolò Maretti, editore (Maretti Editore) e in questo caso anche autore, che parla così del libro che ha da poco firmato, Le stelle Michelin in Italia - Enciclopedia dei ristoranti stellati italiani dal 1959 al 2021, presentato ieri, giovedì 7 aprile, nell'Hub di Identità Golose Milano con una doppia iniziativa. Prima la conferenza di presentazione, poi una cena speciale.
Nessuno aveva mai pensato di intraprendere un'opera di meticolosa raccolta e organizzazione delle stelle assegnate in Italia dalla guida rossa: «L'idea - ci ha raccontato Manfredi Maretti alla fine della intensa serata in via Romagnosi - mi è venuta una sera, nel mio salotto, mentre stavo guardando la mia collezione di guide Michelin. Nel giro di sei mesi sono riuscito a raccoglierle tutte tranne una, quella del 1970. Le stavo osservando e mi sono detto che mancava una raccolta ragionata delle informazioni che si trovano in quelle pubblicazioni. Poco dopo siamo partiti e in otto mesi siamo riusciti a dare forma a questo lavoro».
Paolo Marchi
Bruna Cerea
Antonio Santini
Manfredi Maretti
Maurice Von Greenfields
Dopo i racconti della presentazione, la parola è passata ai piatti di una cena speciale per celebrare questa uscita editoriale.
Foto di gruppo dei protagonisti della cena
Qui sotto le foto dei piatti, accompagnate dai racconti dei loro creatori.
Giardiniera di verdure, lingua, guancia e cotechino - Alberto Bettini, Da Amerigo, Savigno (Bologna) «E' un piatto che ci rappresenta appieno, con tre tagli di che provengono da varietà autoctone della nostra zona, tra Modena e Bolgona. Cotechino di Mora romagnola, guancia e lingua di Bianca modenese. Le verdure sono quelle dell'orto dei contadini con i quali lavoriamo, che lavorano in biodinamico, e ci forniscono ogni settimana gli ingredienti per i nostri piatti»
Zafferano e Riso alla milanese D’O - Davide Oldani, D'O, Cornaredo (Milano) «E' un piatto nato per Expo2015, che abbiamo voluto riproporre oggi. L'idea era di celebrare due ingredienti, rispettandoli al massimo: il riso, proposto in purezza, senza soffritti, brodi, vino bianco. Mantecato e usato come una tela bianca su cui disegnare con lo zafferano, messo in infusione, che sprigiona tutto il suo profumo e fornisce anche una parte estetica e poetica al piatto»
Anguilla, tataki di manzo e liquirizia - Takeshi Iwai, Aalto, Milano «E' un piatto che ormai è diventato un classico della mia proposta: l'anguilla viene cotta alla giapponese, alla brace con una laccatura di riduzione di aceto, aceto di mele e di champagne, con un po' di colatura di alici. La glassatura viene ripetuta più volte per dare una bella caramellizzazione croccante. Sotto troviamo il tataki, quindi la carne di manzo rosolata fuori, ma cruda dentro. Poi aggiungiamo la maionese di rafano con un po' di olio di levistico, e un tocco di acidità con il finger lime»
SWEET STAR - Davide Comaschi e Simone Finazzi, Da Vittorio, Brusaporto (Bergamo) «E' un piatto che abbiamo pensato per l'occasione, dandogli la classica forma della stella Michelin. All'interno troviamo un bacio di dama croccante e friabile, con mele caramellate e saltate con limone e vaniglia, crema al limone profumata al cioccolato bianco, e una crema di mandorle dolci di Puglia e anche delle mandorle amare per dare al dolce un tono vivace»
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
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