31-05-2025

Marasco-Sacchi, dialoghi felici tra spicchi e piatti

Il pizzaiolo di Merate e il cuoco monzese protagonisti della prima cena del ciclo Sanpellegrino Table. Quattro assaggi voluttuosi tra localismi e suggestioni spagnole

Cristian Marasco della Grotta Azzurra di Merate (L

Cristian Marasco della Grotta Azzurra di Merate (Lecco) e Bonate Sopra (Bergamo) e Lorenzo Sacchi, resident chef del ristorante Il Circolino di Monza (una stella Michelin) insieme giovedì 29 maggio al ristorante di Identità Golose Milano

Ha avuto inizio giovedì scorso, al ristorante di Identità Golose Milano, The Sanpellegrino Table, un ciclo di cene speciale firmati Acqua Panna e S.Pellegrino, appuntamento che celebra lo scambio, la scoperta e le connessioni tra grandi cuochi e maestri pizzaioli.

Ad aprire le danze, due cuochi del nord della Lombardia: Lorenzo Sacchi, resident chef del ristorante Il Circolino di Monza (una stella Michelin) e Cristian Marasco della Grotta Azzurra di Merate (Lecco) e Bonate Sopra (Bergamo). Insieme, hanno preparato un menu delizioso e intelligente, all’insegna del more is more, come si conviene a due professionisti molto attenti a scegliere ingredienti di pregio e a valorizzarli con intrecci abbondanti e calibrati.

Non un menu a chilometro zero, o meglio, non solo perché, oltre alla stracciatella made in Brianza di Marasco, la successione di pietanze ha fatto uso di materie prime campane, come si addice a un pizzaiolo di origini napoletane ma anche di ingredienti dai Paesi Baschi, dalla Catalogna e dalle Baleari, una ventata di iberismo portata da Sacchi, un ragazzo che ha lavorato per 7 anni accanto a Martin Berasategui, il cuoco spagnolo più stellato di sempre.

Una sequenza felice di sapori prepotenti, dal carciofo alla torrija finale, con l’intermezzo di due spicchi di pizza dagli impasti chirurgici e dai topping composti insieme. Per comporre la cena, Marasco e Sacchi si sono visti e confrontati con l’umiltà di chi cerca e assorbe idee nell’altro. E i risultati si sono visti.

Il menu

Carciofo fritto, sardina affumicata, oliva verde, piparra ed emulsione di burro nocciola (Sacchi)
I carciofi, strappati dall'orto pugliese da 3 ettari di proprietà del Circolino di Monza, sono il perno attorno a cui ruota una rivisitazione della gilda, uno dei pintxo più popolari di San Sebastian, variabile ma composto di solito da peperoncini piparra, acciughe e olive. Nella versione di Sacchi c'è un carciofo confit e poi reso croccante, con all'interno crema di sardine e un'oliva sferificata. Sulla base, ad aggiungere sapidità, poggia una crema di carciofi con scalogno e brodo di cozze e il trio di ingredienti della gilda, con fiori di cappero e burro nocciola. Complessità, gusto, gola. Curiosità: i piparra nessuno li coltiva in Italia, così Lorenzo se li fa arrivare direttamente dalla sua patria elettiva

Carciofo fritto, sardina affumicata, oliva verde, piparra ed emulsione di burro nocciola (Sacchi)
I carciofi, strappati dall'orto pugliese da 3 ettari di proprietà del Circolino di Monza, sono il perno attorno a cui ruota una rivisitazione della gilda, uno dei pintxo più popolari di San Sebastian, variabile ma composto di solito da peperoncini piparra, acciughe e olive. Nella versione di Sacchi c'è un carciofo confit e poi reso croccante, con all'interno crema di sardine e un'oliva sferificata. Sulla base, ad aggiungere sapidità, poggia una crema di carciofi con scalogno e brodo di cozze e il trio di ingredienti della gilda, con fiori di cappero e burro nocciola. Complessità, gusto, gola. Curiosità: i piparra nessuno li coltiva in Italia, così Lorenzo se li fa arrivare direttamente dalla sua patria elettiva

Contemporanea evolutiva alta (Marasco)
Pomodoro 100% italiano spadellato, stracciatella di vaccino pugliese, cappero di Salina sott’olio, filetto di acciuga sotto sale, polvere di olive di Gaeta, basilico fresco
L'impasto è figlio di un progetto di filiera che coinvolge grani siciliani. Il topping è pomodoro San Marzano ridotto, c'è aglio, basilico e olio extravergine d'oliva, stracciatella prodotta in Brianza (da Ghezzi), alice di Cetara e capperi di Salina dissalati, polvere di olive di Gaeta e basilico fresco. Prima della bontà ortodossa del condimento, colpiva il rapporto felice tra la croccantezza dell'esterno e la sofficità dell'interno dell'impasto

Contemporanea evolutiva alta (Marasco)
Pomodoro 100% italiano spadellato, stracciatella di vaccino pugliese, cappero di Salina sott’olio, filetto di acciuga sotto sale, polvere di olive di Gaeta, basilico fresco
L'impasto è figlio di un progetto di filiera che coinvolge grani siciliani. Il topping è pomodoro San Marzano ridotto, c'è aglio, basilico e olio extravergine d'oliva, stracciatella prodotta in Brianza (da Ghezzi), alice di Cetara e capperi di Salina dissalati, polvere di olive di Gaeta e basilico fresco. Prima della bontà ortodossa del condimento, colpiva il rapporto felice tra la croccantezza dell'esterno e la sofficità dell'interno dell'impasto

Contemporanea bassa agricola (Marasco/Sacchi)
Fior di latte d’Agerola, Sobrasada de Mallorca, formaggio Mahon, calamaro e limone
Il secondo spicchio, fantastico nella sua croccantezza e voluttuosità, è il frutto di una collaborazione tra i nostri due cuochi: l'impasto è di Marasco, il condimento di Sacchi. Il primo è ispirato al pane del Nord Europa: crosta scura e croccante, farina di segale, avena e farro, semenze (sesamo, girasole e mais), lievito madre ma non acido. Il topping, oltre al fiordilatte popolare di Agerola, girava attorno a ingredienti delle Baleari, cari al Sacchi. Formaggio vaccino semi-stagionato e sobrasada (insaccato tipo 'nduja ma dolce, non piccante) sovrastavano piacevolmente calamari, tagliati a dadini a marinati nel keffir lime e in forma di chipirones fritti. Abbiamo chiesto il bis (e avremmo chiesto pure il tris)

Contemporanea bassa agricola (Marasco/Sacchi)
Fior di latte d’Agerola, Sobrasada de Mallorca, formaggio Mahon, calamaro e limone
Il secondo spicchio, fantastico nella sua croccantezza e voluttuosità, è il frutto di una collaborazione tra i nostri due cuochi: l'impasto è di Marasco, il condimento di Sacchi. Il primo è ispirato al pane del Nord Europa: crosta scura e croccante, farina di segale, avena e farro, semenze (sesamo, girasole e mais), lievito madre ma non acido. Il topping, oltre al fiordilatte popolare di Agerola, girava attorno a ingredienti delle Baleari, cari al Sacchi. Formaggio vaccino semi-stagionato e sobrasada (insaccato tipo 'nduja ma dolce, non piccante) sovrastavano piacevolmente calamari, tagliati a dadini a marinati nel keffir lime e in forma di chipirones fritti. Abbiamo chiesto il bis (e avremmo chiesto pure il tris)

Torrija di pan brioche con mango, zafferano e gelato allo yogurt (Sacchi/Marasco)
Altro lavoro in tandem per questa torrija, della famiglia del pan perdu/french toast, una ricetta delle feste molto popolare a Madrid e in Andalusia. Il pan brioche su cui ha lavorato Sacchi gliel'ha portato Marasco dal suo panificio: latte, uova, panna, zucchero, spezie e agrumi, è lasciata a bagno per 2/3 ore, caramellata in padella con del burro chiarificato. Il condimento, un finto risotto di mango allo zafferano, è un omaggio a Milano, unito a un gelato allo yogurt denso e cremoso. Un dessert di struttura ma anche fresco, sapori intensi

Torrija di pan brioche con mango, zafferano e gelato allo yogurt (Sacchi/Marasco)
Altro lavoro in tandem per questa torrija, della famiglia del pan perdu/french toast, una ricetta delle feste molto popolare a Madrid e in Andalusia. Il pan brioche su cui ha lavorato Sacchi gliel'ha portato Marasco dal suo panificio: latte, uova, panna, zucchero, spezie e agrumi, è lasciata a bagno per 2/3 ore, caramellata in padella con del burro chiarificato. Il condimento, un finto risotto di mango allo zafferano, è un omaggio a Milano, unito a un gelato allo yogurt denso e cremoso. Un dessert di struttura ma anche fresco, sapori intensi

I due cuochi con il team Identità Golose Milano

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Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano

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