Joe Bastianich

Musica, televisione, vino, libri e tanta buona ristorazione. Joe Bastianich è indiscutibilmente uno degli imprenditori più poliedrici e di successo dei nostri tempi. Origini italo americane, è nato a New York il 17 settembre 1968 e fin da piccolo ha lavorato nel ristorante italiano dei suoi genitori, Lidia e Felice, nel Queens. Già da allora sapeva bene che il successo, quello vero, si costruisce con fatica e impegno, così ha iniziato lavando piatti, pulendo i marciapiedi e facendosi largo nella giungla del mercato della carne del Bronx. Una strada in salita percorsa con decisione che l’ha portato a diventare uno dei più importanti ristoratori d’America, nonché autore di libri pluripremiati dal New York Times e personalità televisiva di successo. Joe e i suoi soci oggi sono a capo di più di due dozzine di acclamati ristoranti nel mondo. Da Becco, aperto nel 1993 a New York, per continuare – sempre a New York - con Babbo Ristorante e Enoteca, Del Posto, Casa Mono & Bar Jamon, Lupa Osteria Romana e molti altri, senza dimenticare le origini italiane con Orsone a Cividale del Friuli.

Dal 2010 inoltre sono diventati partner di Oscar Farinetti per portare Eataly, il più grande mercato del cibo e del vino, a New York, sviluppando anche le filiali nel nord e Sud America con sedi in Chicago, São Paolo, al World Trade Center, Boston e più recentemente Los Angeles. Tra gli ultimi successi un videocorso, chiamato Metodo Bastianich, in cui mette la sua esperienza e i suoi segreti a disposizione dei ristoratori, degli addetti ai lavori o a chi sogna di perseguire una carriera imprenditoriale nel mondo del f&b. Nel corso, al suo fianco, anche tanti professionisti del settore come Oscar Farinetti, Massimo Bottura, Marco Reitano, Cristina Bowerman, Antonino Cannavacciuolo, Umberto Montano.

Ha partecipato a

Identità Milano


di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore