07-11-2023
Ortea Palace Hotel sull'isola di Ortigia (Siracusa) è parte della Autograph Collection di Marriott
L’unicità è la conditio sine qua non per entrare a far parte del ristretto circolo degli Autograph Collection di Marriott. Quella dell’Ortea Palace Hotel Sicily, gioiello aretuseo affacciato sul Porto Piccolo dell’isola di Ortigia, risiede nella natura dell’edificio in cui i viaggiatori trovano ospitalità: un ex Palazzo delle Poste. Realizzato nel 1920, si erge imponente e si fa ammirare per la facciata di pietra calcarea bianca lavorata con fregi e decori. Ma è all’interno che l’Ortea Palace restituisce la sua singolarità in cui la mitologia greca va a braccetto con le reminiscenze di timbri postali e l’antico concetto di agorà si fonde con la più classica accoglienza isolana, tale da fa sentire ogni ospite parte della cultura e dell’anima di un popolo.
UNA MODERNA AGORÀ. Basta varcare la soglia per trovarsi in un grande e luminoso spazio: una moderna agorà nella quale si perpetua il rituale del lavaggio delle mani con essenze profumate e si comincia a sperimentare l’accoglienza dell’Ortea. Il passo successivo è l’assaggio dello Sharbat, un trittico di sorbetti, tra cui lo Zammù, bevanda all’anice già utilizzata dagli arabi come benvenuto per i loro ospiti. Nella stessa “agorà” convivono il lobby bar Champagnetta e il ristorante Il Cortile, un all day dining aperto dalla colazione fino alle 23. Non manca, poi, una splendida terrazza per pranzi o cene con vista su Ortigia.
A dare personalità alla cucina dell’Ortea è Salvatore Barbara, classe 74, chef (ma lui preferisce definirsi cuoco) trapanese giramondo che unisce la tecnica francese, appresa alla scuola di Paul Bocuse, all’anima siciliana. «Dopo quella del Giardino di Costanza a Trapani (quando era ancora Kempiski, nda) e il Verdura Resort di Sciacca del gruppo Rocco Forte, quella dell’Ortea Palace è la mia terza apertura siciliana», ci racconta.
LA CUCINA DE «IL CORTILE». «Mi piace raccontare attraverso i piatti la storia delle popolazioni passate in Sicilia», sottolinea Barbara che alla Caponata impiattata su un biscotto salato, aggiunge miele e cacao. Parlano di tradizione anche le Busiate trapanesi di grani antichi con muddica atturrata e non mancano le proposte vegetariane identitarie come l’arancino di verdure, che è anche senza glutine e senza lattosio. «Ciò non toglie che se un cliente avesse voglia di un piatto di pasta alla Carbonara, noi siamo pronti a soddisfarlo. Pure con un servizio food in camera che, con una carta ridotta, funziona anche di notte», precisa lo chef all’unisono con la direttrice Patrizia Candela.
IL CLIENTE AL CENTRO. La soddisfazione del cliente è la stella polare dell’Ortea. Passione per i dettagli, comfort e personalizzazione dei servizi rendono ogni soggiorno un’esperienza nell’esperienza.
Uno scorcio della Spa presente in struttura
UN INVESTIMENTO PER IL TERRITORIO. A trasformare l’ex Palazzo delle Poste in decadenza nell’Ortea Palace è stata la Russotti Gestioni Hotels che vorrebbe anche restituirne la fruizione al territorio. Spa, ristorante e cocktail bar sono aperti anche a chi non soggiorna nella struttura.
«Stiamo lavorando per avvicinare all’Ortea anche l’utenza locale. Non è usuale in Sicilia frequentare il ristorante e il cocktail bar di un hotel, ma ci riusciremo», promette Patrizia Candela.
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Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile
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