Parafrasando lo spot di una nota società di servizi per i pagamenti si può certamente affermare: «Una cena di fronte ai faraglioni, non ha prezzo». E se oltre agli speroni di roccia che spuntano dal Tirreno, l'esperienza si può replicare con vista da vicino, ma proprio da vicino, sul Colosseo, la frase e il concetto trovano altrettanto conferma. A tavola non bastano gli occhi, però. Il palato, i profumi e il piacere per una grande cucina sono altrettanto determinanti.
A un panorama da togliere il fiato, al servizio da cinque stelle lusso, e – ci si augura – a una piacevole compagnia, occorre aggiungere gusto, sapori e l'abilità degli chef per far raggiungere l'estasi di un paradiso gastronomico. Accade questo alle tavole dei Manfredi Fine Hotel Collection.
A Capri, Roma e fra qualche settimana a Firenze, sedersi alla tavola di uno dei ristoranti del gruppo alberghiero di proprietà dei conti Goffredo e Leonardo Ceglia Manfredi, significa entrare in una dimensione prospettica di pura sublimità. Nella quale lusso, eleganza, esclusività e sapori unici della tradizione gastronomica italiana formano un quadro d'insieme di estremo piacere e soddisfazione.

Pasta e Patate con Polipo, Ricciola Affumicata e Ricci di Mare di Raffaele Amitrano
Ne hanno avuto prova i partecipanti alla cena nell'Hub di
Identità Golose Milano, organizzata per la presentazione del nuovo
The James Suite Hotel Firenze 1564. Espressione di alta ospitalità nel cuore del capoluogo toscano, sarà aperto da maggio nel cuore del quartiere Sant'Ambrogio. Il nome ricorda l'architetto
James Cavagnari e l'anno di costruzione del Palazzo d'epoca che ospiterà questo boutique hotel da 14 suite. Una bomboniera destinato a diventare in brevissimo tempo un degli hotel più "in" della città dei Medici. Ad arricchire l'offerta la proposta gastronomica, incentrata su una spiccata proposta di mare. A
La Corte, in un ambiente dal design tradizionale e moderno la cucina vorrà esalta i sapori mediterranei strizzando l'occhio alla cultura classica delle preparazioni toscane.
Di turismo, ospitalità, savoir vivre e hòtellerie si è parlato a tavola, con un focus dedicato ai piatti degli chef Antonio Pedana, Raffaele Amitrano e Alessandro Marata. Il primo è guida e mentore del ristorante Le Monzù, premiato con una stella Michelin e cuore gastronomico dell'hotel Punta Tragara a Capri. Il secondo è chef al Mammà Isola di Capri di Torino, l'avamposto fine dining del Gruppo Manfredi all'interno di Snodo nelle ex Officine Grandi Riparazioni, simbolo dell'unione tra i sapori autentici della Campania ed eccellenze piemontesi. Marata agisce sicuro fra i fornelli del Rhinoceros Restaurant & RoofBar di Roma, gestito da Manfredi Fine Hotel Collection sulle panoramiche terrazze del palazzo dell'arte di Alda Fendi, costruito nel 1600 e inaugurato nel 2018 nel cuore del Velabro. Tutti luoghi del bello e del buono, come è stato ampiamente confermato durante la piacevolissima cena a Identità Golose Milano.

Capesante Scottate, Cicoli Napoletani e Carciofo al Finocchietto di Raffaele Amitrano
Piatti e sapori vengono prima di ogni altra cosa. E questo è stato. A partire dalla composizione del menù, bilanciato e armonico. Dalla scelta delle portate, frutto di attenta ricerca sulla qualità dei prodotti per proporre abbinamenti corretti e gustosi. Dal fraseggio fra le diverse cucine dei tre chef, capaci di proporre quella «nuova tradizione italiana» che ha scientemente deciso di non dover ogni volta stupire. Stop alla ricerca a tutti i costi dell'effetto wow, il cui raggiungimento è spesso unico intento per il cuoco, e via libera a un più ruspante «ne vorrei ancora» che è, in fondo, il miglior complimento che si possa fare a un piatto ben riuscito.
Ecco, in avvio, il primo notevole apprezzamento per Capesante Scottate, Cicoli Napoletani e Carciofo al Finocchietto che porta la firma di Raffaele Amitrano. Quelli che in Lomellina si chiamano i "ciccioli", danno croccantezza e peso specifico a un carciofo cotto alla perfezione, il cui gusto leggermente amaricante si abbina alla dolcezza delle capesante.
Si prosegue con il Risotto, Capperi, Limone e Scampi, dello chef Antonio Pedana, interpretazione al 100% campana del risotto, ricco di profumi e aromi del sud, impreziosito dalla amabilità del crudo di scampi. Si torna alla cucina di Mammà Isola di Capri di Torino per Pasta e Patate con Polipo, Ricciola Affumicata e Ricci di Mare, il piatto più apprezzato al tavolo. E' l'essenza delle semplicità trasformata in sapori veri. Senza giochi di prestigio, piuttosto con la maestria di sapere rendere un piatto della storia del nostro meridione un piccolo, grande, capolavoro per le cotture, l'equilibrio e il sapiente dosaggio della componente robusta dei ricci di mare da dosare con grandissima attenzione come fatto qui.

Risotto, Capperi, Limone e Scampi di Antonio Pedana
Nella
Rana Pescatrice in Porchetta, Pane e Misticanza Iodata,
Alessandro Marata ha colto nel segno e ha dato solidità e trascendenza alla parte ittica del piatto, certamente esaltata dalla preparazione e dagli abbinamenti. Chiusura per il pastry chef del
Le Monzù, lo stellato dell'hotel
Punta Tragara di Capri, con
Mandorle, Amaretto e Fragole un fresco dessert che vive di piacevoli contrasti e conclude al meglio una cena, davvero, indimenticabile.
Se questi sono solo alcune dimostrazioni di quello che si può gustare nei ristoranti di Manfredi Fine Hotel Collection, la scelta di soggiornare in queste meravigliose dimore ha un atout in più per rendere una vacanza un sogno.