15-12-2024
L'infinity pool dell'hotel Gnollhof con vista sulla Valle Isarco
Nel bel scenario offerto da Gudon, piccola frazione a due passi da Chiusa (Bolzano), la storia dell'hotel Gnollhof inizia da lontano. È una struttura pienamente inserita nella bellezza altoatesina, in un luogo dove già nel 1740 si sapeva che vivere a certe altitudini, circondati dalla tranquillità del paesaggio alpino, offriva un grande benessere. Fu proprio in quell'anno che il Gnollhof, all'epoca chiamato Gnallguet, venne menzionato per la prima volta. Circa un secolo più tardi, nel 1851, il maso passò alla famiglia Verginer, gli antenati di Margit e Peter, gli attuali proprietari. Nel 1888, si prese la decisione di aprire la fattoria di famiglia al pubblico, trasformandola nell'odierna locanda Gnollhof. La notizia si diffuse rapidamente e presto i primi visitatori delle aree vicine iniziarono a fermarsi per assaporare le specialità fatte in casa, inclusi alcuni ospiti di prestigio provenienti dal Bad Froy, l'antico stabilimento termale.
Panorama dall'Hotel Gnollhof
Margit e Peter Verginer sono coloro che hanno ereditato tutto questo e portano avanti un progetto che vuole essere in equilibrio con la bellezza che c’è intorno. Peter è il principale collaboratore della squadra di cucina del Gnollhof, contribuendo alla creazione di un'offerta culinaria d'eccellenza. È abile nel combinare i sapori della cucina regionale con quelli delle altre aree italiane, reinterpretando le ricette tradizionali in chiave moderna e proponendo, con creatività, piatti originali. La sua curiosità e il desiderio costante di sperimentare si armonizzano con l'eleganza e il senso dello stile della sorella. Margit d’altra parte, infatti, con la sua visione strategica e il talento per individuare i punti di forza del Gnollhof, è fondamentale per il successo dell'hotel. La sua attenzione ai dettagli, dalla selezione dei fiori all'offerta beauty e al servizio vini, rende speciale l'ambiente.
La natura intorno
Uno dei punti di forza della struttura si trova appena si mette il naso fuori. Tutt’intorno è la natura che comanda, un bosco di abeti rossi, una fonte di energia naturale dalle proprietà benefiche in ogni stagione, è quello che lo circonda. Respirare l'aria fresca del bosco, tra il muschio e i profumi intensi della terra, offre l'esperienza immersiva che ci si aspetta in montagna, ma che non sempre è scontata. Anche brevi passeggiate tra i sentieri o un "bagno nella foresta" possono migliorare la salute, riducendo lo stress notevolmente (provare per credere). Un posto che può regalare anche piacevoli incontri con gli animali del bosco. Nel silenzio della mattina i più fortunati possono trovarsi sotto la propria finestra caprioli in cerca di cibo. Sembra un po' di essere loro ospiti, in quello che è a tutti gli effetti casa loro. La struttura infatti a quanto pare, è riuscita fino in fondo a non intaccare in alcun modo l'equilibrio di tutto ciò che si muove intorno.
A tavola all'Hotel Gnollhof
Al Gnollhof, l'amore per la buona tavola è da sempre centrale e si è evoluto con il passaggio da locanda a hotel. La cucina altoatesina ispira piatti creativi, dalle varianti di canederli agli Schlutzkrapfen, fino ai dolci, reinterpretati in chiave moderna. La qualità dei prodotti locali è al centro dell’offerta culinaria, che si basa su ingredienti freschi, provenienti principalmente dall'Alto Adige. Frutti di bosco, erbe, funghi, uova fresche, carni locali: ogni materia prima viene selezionata con attenzione. Attraverso l'agricoltura biologica, l'allevamento ecosostenibile e i metodi di lavorazione tradizionali, i produttori locali esprimono il loro amore per la terra, garantendo bontà e freschezza. Poco lontano da loro è possibile entrare in contatto anche con una delle massime esperte in tutta Italia di erbe. Christine Lageder Schrott del Oberpalwitterhof a Barbiano è infatti solo una delle tante produttrici locali con qui lo Gnollhof intrattiene rapporti di stretta collaborazione. Con un orto in cui crescono oltre 250 diverse piante officinali, velenose e selvatiche, tra cui varietà locali antiche e rare.
Christine Lageder Schrott del Oberpalwitterhof a Barbiano
Ultima, ma non ultima tra i fattori positivi della struttura, è senza dubbio l'infinity pool che mostra anch'essa tutte le potenzialità del luogo. Come ogni piscina di questo tipo è la vista che fa la differenza. Una vista che si affaccia su Chiusa e quindi su tutta la Valle Isarco. Lo sguardo scende via via tra dei filari dei vigneti, i castagneti, fin sopra i sentieri di montagna e le piste sciistiche nell'inverno che sta arrivando. Situato dunque in una posizione veramente privilegiata, dove i rumuri per qualche giorno vengono lasciati fuori. Nonostante la sua tranquillità, comunque il Gnollhof è vicino a importanti centri culturali, impianti sciistici e sentieri escursionistici, quindi non si è totalmente isolati e si ha un accesso alle principali attrazioni della regione.
Piscina d'estate
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Giornalista pubblicista a cui piace raccontare cibo e viaggi come parte fondamentale della vita. Collabora con diverse testate nel mondo enogastronomico e culturale e lavora nella comunicazione digitale di aziende del settore. Laureata in Lettere moderne e immersa nei racconti e nei libri da sempre. Un'apprendista sommelier italo-messicana con la voglia di imparare sempre qualcosa di nuovo
La sala del ristorante Il Porcino del Badia Hill
L'infinity pool di 25 metri del Dolomiti Wellness Hotel Fanes solo per adulti con vista a 360° sulle vette dell'Alta Badia.
L'ingresso principale dell'Ansitz Steibock. Photo credits: Alex Fliz
In che direzione sta andando il settore dell’hôtellerie? Dalle grandi catene alberghiere italiane e internazionali, a dimore esclusive, il mondo dell’ospitalità cavalca un’onda assai favorevole. Noi non possiamo che seguirla: novità, curiosità e approfondimenti li trovate in Hôtellerie.