11-12-2024

A Bressanone, l'hotel Forestis rinnova un edificio storico unendo tradizione alpina e ristorazione d'alta quota

La proposta gastronomica dello chef Roland Lamprecht si abbina ai cocktail analcolici del bartender Hannes Unterberger, che utilizza essenze e prodotti del territorio montano

L'ingresso del ristorante del Forestis Dolomi

L'ingresso del ristorante del Forestis Dolomiti 

In poco tempo il Forestis Dolomites è riuscito a fare parlare di sé creando un’onda di entusiasmo e di grande curiosità. Siamo sulle Dolomiti, a 1.800 metri di altitudine sul monte Plose, appena fuori Bressanone. L’imponente bellezza delle Dolomiti, che cambiano continuamente luce e colore durante la giornata, e ancor di più nelle diverse stagioni, rende particolarmente suggestivo questo luogo di buen retiro.

Oggi hotel di lusso con spa, ma la sua storia ha origini ben diverse: quel senso di pace e relax, ben soleggiato durante le ore di luce, ha indotto l’idea di costruire qui un sanatorio polmonare, voluto dalla monarchia asburgica nel 1912. Grande struttura in legno, con il tetto spiovente, caduta nell’oblio per un bel po’ e riportata a nuova vita dalla famiglia Hinteregger che in zona frequentava la propria malga. Una intuizione forse predestinata, nel senso che il caso ha condotto qui Alois, spinto dal profondo amore per questi luoghi, alla scoperta dei posti più nascosti, fino a giungere al grande edificio di legno.

«Ho capito subito che questo posto era un luogo di grande energia, un posto dove ritrovare se stessi», dice testualmente. Parte così il progetto visionario che ne fa un luogo unico nel suo genere, dove il culto della montagna e dei boschi diventa il mantra in cui immergersi lasciandosi andare. Prende le tante forme di un hotel cinque stelle lusso, dotato di 62 suite, una spa di altissimo profilo, con il rooftop più alto del mondo dove godere un aperitivo indimenticabile, e poi, non ultimo, il ristorante.

La natura dei boschi è esaltata, raccontata, adorata in tutte le sue anime ovunque e nelle tante esperienze che il Forestis sa offrire.

Spa

Spa

Le cene al ristorante si faranno ricordare a lungo per la sala concepita come un teatro, dove la pendenza garantisce a qualsiasi posizione di ammirare in ugual misura lo scenario aperto al di là della grande parete a vetro. L’entrata ha un effetto sorpresa, e meraviglia, notevole. La privacy è un altro aspetto che qui viene particolarmente curato.

Si sceglie il Forestis anche per questo motivo, gli spazi e le diverse attività sono studiate per garantirla al massimo. Così tutti i tavoli del ristorante sono avvolti da una sorta di separé che crea intimità e mantiene costantemente lo sguardo di ammirazione sulle vette delle Dolomiti. Il personale di sala costituisce un valore aggiunto di rilievo, sembrano danzare da un punto all’altro di questo grande ambiente, riuscendo a creare una forte empatia con gli ospiti, guidati dal bravissimo maître Giacomo Maggi, abile anche nel ruolo di sommelier.

Penthouse

Penthouse

A proposito di abbinamenti: ci ha colpito particolarmente la personalità del bartender Hannes Unterberger che ha mixato una serie di cocktail analcolici da abbinare al menu degustazione, tutti sul tema delle botaniche di montagna.

Un percorso drink indovinatissimo, in perfetta sintonia con l’idea della foresta che abita le Dolomiti, e con la cultura del benessere delineata in più forme nel progetto Forestis. In cucina troviamo lo chef Roland Lamprecht, a sua volta perfettamente in agio con gli elementi della montagna, forte della profonda conoscenza maturata in questo campo, così come delle importanti esperienze nel nord Europa. Il menù cambia quasi nella quotidianità e c’è sempre un’insalata a dare il benvenuto:

Sour Blossom

Sour Blossom

All’Insalata di carote con mirtilli rossi e pane integrale il bartender ha abbinato un drink sour, quindi a base acida e leggermente dolce, Sour Blossom, con gin analcolico al fieno fatto in casa e aromatizzato utilizzando il metodo sous vide con fieno alpino proveniente da 1.800 metri di altitudine, limone e miele di abete rosso.

Smokey Root

Smokey Root

Gambero rosso di Sicilia leggermente affumicato, con pastinaca e lime - il cocktail in abbinamento arriva fumante e profumatissimo al tavolo, Smokey Root, il pino cembro è protagonista, c’è in forma di sciroppo, viene affumicato al tavolo con la sua corteccia, poi succo di limone e rum analcolico dell’Alto Adige, gocce di caffè fanno da garnish.

Red Tribe

Red Tribe

Continuiamo con Vellutata di peperoni, delicatissima – cocktail pairing con drink signature Red Tribe, vuole essere un negroni analcolico, preparato con gin e vermuth analcolici prodotti da piccoli artigiani del territorio, purea di frutti di bosco e essenza di larice, servito su piatto di legno di larice.

Il Negroni analcolico ha accompagnato anche le due portate in sequenza: l’eccellente Risotto ai finferli e il Lucioperca con crauti e cumino.

Sweet Branch

Sweet Branch

Piccola degustazione di formaggi di malga con miele di larice con la quale abbiamo sorseggiato Sweet Branch, il cocktail che vuole riportare i sapori e i profumi dello strudel di mele, e il barman ci è riuscito con successo: Vodka analcolica, succo di mela acida frizzante, ginger ale, schiuma di strudel di mele, servito con una piccola tartelletta di strudel di mele.

Che meraviglia! È la frase più frequente tra gli ospiti del Forestis.
 

Forestis Dolomites
Palmschoß 22, 39042
Bressanone (Bolzano)
+39.0472.521008
hide@forestis.it


Hôtellerie

Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.

Marina Alaimo

di

Marina Alaimo

nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer

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