26-11-2024
L'ingresso principale dell'Ansitz Steibock. Photo credits: Alex Fliz
A volte il segreto per descrivere bene un luogo è riassumere in tre concetti la sua essenza. Buon vino, privacy e storia sono quelli più adatti a delineare cosa sia l’Hotel Ansitz Steinbock a Villandro. Ci troviamo in Sud Tirolo, in questo borgo storico a 880 metri di quota dove il primo concetto - buon vino - è facilmente spiegabile. Infatti, proprio il ristorante dell’hotel nei mesi scorsi ha vinto il premio Cultura del vino Alto Adige 2024. Perché qui la cultura enologica è una cosa seria. Lo è per la regione e lo è ancora di più in tutte le realtà che popolano il territorio. Il locale è stato apprezzato per la sua vasta selezione di vini locali e la ben strutturata carta. I vini creati da viticoltori e viticoltrici, che animano la scena con il loro idealismo, vanno a comporre una carta di oltre 800 etichette custodite tra le volte gotiche dell’hotel. Il segreto sta proprio nell'essere sempre in contatto con le aziende locali, conoscerne segreti e storie, per poi condividerli con gli ospiti. La vasta selezione dei migliori vini dell'Alto Adige ha un ruolo da protagonista assoluto. In questo modo al cliente vengono fornite le necessarie informazioni sul territorio vitivinicolo dove si trovano, permettendo loro di creare un legame diretto ed esclusivo. Il sommelier Bastian Winkler e la sua squadra hanno ricevuto elogi per la loro competenza e professionalità nell’abbinamento, tra rarità altoatesine ma non solo: Borgogna, Franciacorta e tanti outsider particolarmente affascinanti e meno noti, provenienti tra gli altri dal Portogallo come un Soalheiro Granit, vino prodotto da uve di Alvarinho. Coltivato nella regione del Vinho Verde nel nord-ovest del Portogallo, questo vitigno bianco è ricco di carattere e di profondità aromatica, un vino gastronomico che sorprende ad ogni sorso. Ampia scelta dunque anche per chi, magari, vuole curiosare su storie vitivinicole di altre zone e abbinare qualcosa di diverso ai sapori altoatesini.
La Stube Defregger rivestita in legno ospita il ristorante in stile fine dining. Photo credits: Alex Moling
È un posto, lo Steinbock, che propone alta qualità anche, e soprattutto, come accoglienza e ospitalità, con una padrona di casa che è la perfetta rappresentazione di ciò che si desidera trovare quando si raggiungono località del genere. La proprietaria Elisabeth Rabensteiner incarna ciò che vuol dire essere altoatesini, ovvero avere una capacità innata nell’ospitare.
Una camera dell'hotel. Photo credits: Alex Fliz
Entrando in tema di privacy le 12 suite disponibili per gli ospiti offrono come prima caratteristica fondamentale proprio la riservatezza. Ogni ambiente ha potenzialmente tutto ciò di cui si ha bisogno durante una vacanza da queste parti in qualsiasi stagione, con pavimenti in parquet centenario, mobili in legno di wengé dalle linee morbide, pietra locale e un'illuminazione delicata che crea un'atmosfera intima. Ma soprattutto le saune private e i raffinati bagni, offrono un servizio di private SPA che consente di avere il proprio spazio durante la giornata. Fino a quando non arriva la cena. In quel momento è solo un piacere poter condividere anche con gli altri ospiti della struttura l’antichissima stube che ospita una delle opzioni per il pasto serale. Sì, perché qui ogni sera si può scegliere tra tre opzioni di ristorazione. Nella Stube Defregger rivestita in legno e conservata com’era originariamente, si può gustare una curata serie di portate in stile fine dining, dove tradizione altoatesina e influenze dal mondo si incontrano. Nella Stube del tribunale o sulla terrazza in giardino invece, viene servita un’alpine dinner di cinque portate con ingredienti regionali, ortaggi del loro maso di proprietà a pochi metri di distanza, insalata ed erbe aromatiche selvatiche. Un vero viaggio nella loro anima. Infine, l’opzione più semplice è quella alla carta per chi vuole lasciarsi ispirare in base alla giornata.
Ottima cucina all'Ansitz Steinbock. Photo credits: Florian Andergassen
A completare la permanenza allo Steinbock non mancano ovviamente tanti servizi per ogni periodo e per ogni stagione. Il prossimo inverno, qui a Villandro, non può che connotarsi all’insegna della lentezza. La neve aiuterà la parte meditativa, con piacevoli passeggiate a piedi o con le ciaspole, tra vette e boschi innevati o negli alpeggi della ciitadina, dell’Alpe di Velturno o di Barbiano, allontanandosi dai rumori, dalla folla e dalla frenesia che, quando si entra da Ansitz Steinbock va lasciata alle spalle.
Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.
di
Giornalista pubblicista a cui piace raccontare cibo e viaggi come parte fondamentale della vita. Collabora con diverse testate nel mondo enogastronomico e culturale e lavora nella comunicazione digitale di aziende del settore. Laureata in Lettere moderne e immersa nei racconti e nei libri da sempre. Un'apprendista sommelier italo-messicana con la voglia di imparare sempre qualcosa di nuovo
Marco De Benedictis, 29 anni e originario di Bari, è l'executive chef dell'Ama Stay
Il fascinoso edificio antico che ospita Ansitz Steinbock, hotel di charme e ristorante gourmet in quel di Villandro, in Valle Isarco, Sud Tirolo. Foto di Alex Filz
Simone Cantafio al tavolo. Lo chef, da due anni a La Stüa de Michil dell'hotel La Perla di Corvara, in Val Badia, dal 7 dicembre inaugura un'altra insegna, nella stessa struttura: Incö, un unico tavolo conviviale con un menu del giorno basato sulle eccellenze di prodotto irripetibili che non possono avere fornitura costante, ma rappresentano piccoli gioielli
In che direzione sta andando il settore dell’hôtellerie? Dalle grandi catene alberghiere italiane e internazionali, a dimore esclusive, il mondo dell’ospitalità cavalca un’onda assai favorevole. Noi non possiamo che seguirla: novità, curiosità e approfondimenti li trovate in Hôtellerie.