14-12-2025

Cascioni Eco Retreat, ospitalità autentica e grande cucina nella campagna gallurese

La struttura corona una stagione di successo nel segno del turismo lento della Sardegna più vera. Uno dei suoi punti di forza è la tavola, che da quest'anno annovera uno degli chef sardi di maggior talento, Salvatore Camedda

Cascioni Eco Retreat è un resort agricolo di cha

Cascioni Eco Retreat è un resort agricolo di charme su 18 ettari con azienda biologica certificata con 3.000 ulivi, api e maiali, orti, vigne fondato da Luca Filigheddu

È il racconto di una storia di famiglia, nata dal sogno di chi la terra la vive da sempre. Immerso nella campagna gallurese, tra Arzachena e Porto Cervo, a soli 10 km dal cuore della Costa Smeralda, Cascioni Eco Retreat è un resort agricolo di charme su 18 ettari con azienda biologica con 3.000 ulivi, api e maiali, orti, vigne fondato all’inizio degli anni 2000 da Luca Filigheddu, imprenditore locale nell’edilizia e dalla moglie Bonaria Serra. «Cascioni è nato da un terreno abbandonato dove portavamo a pascolare le vacche dell’azienda agricola», racconta Luca, «All’inizio la nostra idea era di realizzare una piccola struttura, ma alla fine è nato un cinque stelle». La parte ricettiva è composta da 19 suite, di cui 16 con piscina privata, curate nei dettagli da Berenice Vendalmare e Caterina, artista e amica di famiglia. «Desideravamo che ogni stanza raccontasse la Sardegna», spiega Bonaria. Quest’anno, in una stagione appena conclusa con grande successo e coronata dall'assegnazione della Chiave Michelin, ad arricchire l’offerta, una villa privata, quattro nuove camere, tra cui la Prestige Pool Suite Arazzu, e una serra polifunzionale, che al mattino ospita colazioni e durante il giorno diventa spazio per degustazioni e laboratori. Senza dimenticare la cucina raffinata e profondamente legata al territorio sardo dello chef Salvatore Camedda, che rende l’esperienza ancor più autentica e immersiva.

Cascioni Eco Retreat

Cascioni Eco Retreat

Ospitalità di alto livello e a vocazione agricola convivono perfettamente nell’ampia proprietà, che ha inaugurato anche la prima vendemmia quest’anno. Il progetto cresce e si alimenta, sempre nel rispetto del luogo, del ritmo della natura. Con lentezza, mettendo radici profonde e solide. Come il rigoglioso giardino dai mille fiori, che conta 87 specie mediterranee, africane e delle Canarie, selezionate con cura. A poche centinaia di metri dal corpo centrale, tra l’orto botanico e la spa nel bosco, un’altra novità è la serra di 65mq, uno spazio luminoso e versatile: al mattino diventa l’angolo colazioni dove gustare pane caldo, dolci appena sfornati, confetture fatte in casa, frutta fresca della tenuta, yogurt artigianale e specialità salate preparate con ingredienti locali. Durante la giornata può accogliere laboratori di cucina, degustazioni guidate di olio, miele e vino e, su richiesta, piccoli eventi e meeting aziendali.

Non è tutto. Il futuro è già tracciato. Tra i progetti in cantiere, l’ampliamento dell’area agricola, nuovi percorsi nella riserva naturale di Saloni e attività che avvicinano gli ospiti alla terra, dalla vendemmia all’estrazione dell’olio. Il progetto cresce anche grazie ai figli dei fondatori: uno, fotografo e viaggiatore, segue l’oliveto, l’altro si occupa di viticoltura e allevamento con la volontà di reinserire anche i bovini. La visione imprenditoriale della famiglia Serra-Filigheddu include anche l’Agriturismo La Colti, molto apprezzato per la genuinità dei prodotti e per il maialetto sardo che viene cotto sotto gli occhi dei clienti, e il ristorante Cutter Lounge a Cannigione.

 

La cucina di Salvatore Camedda

Salvatore Camedda, chef sardo originario di Cabras, a capo del ristorante Ulìa

Salvatore Camedda, chef sardo originario di Cabras, a capo del ristorante Ulìa

Segue il ritmo della giornata l’offerta gastronomica del ristorante Ulìa curata dallo chef Camedda, sardo originario di Cabras, tornato in Gallura dopo i successi al Somu (prima a San Vero Milis, poi a Oristano, infine a Baja Sardinia). Si riconosce la sua cucina, sarda, autentica ed essenziale, fortemente legata alle materie prime coltivate nell’orto della tenuta o selezionate presso piccoli produttori locali.
La proposta gastronomica del ristorante Ulìa segue il ritmo della giornata ed è curata dallo chef Salvatore Camedda, sardo originario di Cabras, tornato in Gallura per guidare la cucina di Cascioni Eco Retreat

La proposta gastronomica del ristorante Ulìa segue il ritmo della giornata ed è curata dallo chef Salvatore Camedda, sardo originario di Cabras, tornato in Gallura per guidare la cucina di Cascioni Eco Retreat

Qui ha trovato una nuova casa che gli permette di esprimersi al meglio. Resta in ascolto del luogo, lo chef, che prende ispirazione da tutto ciò che lo circonda, tenendo però la mente aperta a nuovi stimoli e a sperimentare di continuo, per trasformare e valorizzare al meglio la materia prima di prima qualità fornita dall’azienda agricola con gli orti, gli ulivi e l’allevamento di animali. Ad affiancarlo, il restaurant manager e sommelier Giacomo Serreli, fautore di una carta dei vini attenta alle piccole cantine isolane.

Giacomo Serreli, restaurant manager e sommelier, autore di una carta dei vini attenta alle piccole cantine isolane

Giacomo Serreli, restaurant manager e sommelier, autore di una carta dei vini attenta alle piccole cantine isolane

In carta si riscopre il sapore del territorio, con i piatti della Gallura e dell’Oristanese, rivisitati in chiave contemporanea. Ecco allora che non mancano mai bottarga fresca, Muggine alla scabecciu con bagassu (l’acqua di colatura del formaggio casizolu) e riso della pianura di Oristano. La proposta è più informale a pranzo, (da provare, il Club sandwich sardo, al pane moddisozzu di patate e i Chiusoni al ragù d’orto e pecorino), mentre è gourmet la sera, con una scelta di piatti signature e due degustazioni di 8 e 6 portate, dove come racconta ogni piatto è una dedica al territorio.

Tra le specialità la Ricciola scabecciu con colatura di casizolu e miele, lo Spaghetto tiepido con pesto di 18 erbe spontanee, alici marinate e provola affumicata e il Risotto all’acqua di peperoni arrostiti, triglie e anemone, simbolo del suo equilibrio. Il lounge bar è un’estensione dell’esperienza: qui si sorseggiano cocktail come l’Ulìa Dirty, con gin infuso all’olio del resort, o il Su Piricciou, analcolico a base di erbe locali.

Il ricordo più vivido resta quello del "safari" per esplorare la proprietà, con l’erba alta, fino allo stagno di Saloni, popolato da splendidi esemplari di fauna locale che si muovono indisturbati nella proprietà. Tante le esperienze, dalle passeggiate in e-bike lungo i sentieri della tenuta, al bird watching allo stagno alle escursioni in kayak nella laguna. Imperdibili i laboratori di pasta fresca per imparare a fare a mano chiusoni - i tipici gnocchi galluresi - seadas e ravioli e le visite guidate in cantina per degustare una selezione di etichette locali e prodotti tipici, o al vicino frantoio dove si assaggia l’olio nuovo sul pane carasau.

Tra le attività a cui partecipare, da non perdere i laboratori di pasta fresca per imparare a fare a mano chiusoni - i tipici gnocchi galluresi - seadas e ravioli

Tra le attività a cui partecipare, da non perdere i laboratori di pasta fresca per imparare a fare a mano chiusoni - i tipici gnocchi galluresi - seadas e ravioli

E poi ci sono le erbe officinali che, raccolte nei campi, vengono utilizzate abbinate all’olio extravergine biologico e al miele, per i trattamenti della Spa Mediterranea. Si può anche scegliere di fare un trattamento nel bosco, nella pace più assoluta.

 

La Country Villa e le nuove camere

Nella tenuta che ospita il retreat, alle quindici suite con piscina privata, quest'anno  si sono aggiute quattro nuove camere 

Nella tenuta che ospita il retreat, alle quindici suite con piscina privata, quest'anno  si sono aggiute quattro nuove camere 

È un rifugio privato immerso nella natura inviolata della Gallura, Cascioni Country Villa, la nuova residenza indipendente, ideale per chi cerca il comfort di un cinque stelle e la privacy di una casa privata. In totale, 350 mq nel cuore di un parco di un ettaro e mezzo di bosco e graniti, poco distante dal villaggio di San Pantaleo, dove il richiamo dell’isola si riflette in ogni ambiente. Da qui lo sguardo si estende fino al mare, la villa accoglie fino a dieci ospiti in cinque camere con bagno ensuite, diverse aree lounge, un’ampia zona pranzo e una veranda arredata per le cene all’aperto. E ancora, una palestra attrezzata a disposizione. All’esterno una grande piscina in pietra di Orosei con solarium e nascosti, fra l’intimità di alberi e pietre, una vasca idromassaggio e una sauna per due persone.

Le suite hanno tutte un’ampia area soggiorno, arredi su misura, giardino privato e piscina

Le suite hanno tutte un’ampia area soggiorno, arredi su misura, giardino privato e piscina

Nella tenuta che ospita il retreat, alle quindici suite con piscina privata, si sono aggiute quattro nuove camere tra cui la Prestige Pool Suite Arazzu, 50 mq di eleganza discreta con un’ampia area soggiorno, arredi su misura e un giardino privato che cela una piccola piscina incastonata tra le rocce, con ambienti impreziositi da piccoli oggetti della tradizione locale ed arazzi sardi, espressione dell’arte tessile locale. Completano la collezione tre nuove Superior Room, “Berritta” (il cappello sardo), “Sonos” (tributo agli strumenti della musica popolare) e “Màscara” (le maschere dei costumi tradizionali). Gli ambienti, intimi e luminosi, accolgono la camera da letto, angolo living e bagno rifiniti con materiali naturali e artigianali come legno, cotone, lino e marmo di Orosei.


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Elisabetta Canoro

di

Elisabetta Canoro

Giornalista e scrittrice specializzata in Hôtellerie e Travel, è Head of Hospitality di Identità Golose, collabora con AD Architectural Digest Italia, JAMES Magazine, Milano Luxury Life. Autrice di libri e guide editi da WhiteStar e Marco Polo.

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