Tappa a Tarvisio, tra sapori mitteleuropei e un hotel dove sentirsi in famiglia

Ogni anno, la sera del 5 dicembre, Tarvisio (Udine) si anima con la Notte dei Krampus, una delle tradizioni più suggestive e sentite delle Alpi Giulie. Una festa che unisce gli antichi riti pagani al culto cristiano: durante il corteo notturno, San Nicolò distribuisce doni ai bambini mentre i Krampus li spaventano con le loro vesti di pelli e maschere di legno, che simboleggiano le paure invernali e il male da scacciare.

La sfilata si snoda nella cittadina in un clima di festa tra fuoco, fumo e campanacci, ma anche vin brulé e piatti tipici. Questa tradizione, condivisa anche con Austria e Slovenia, profondamente radicata nella cultura locale, è un rito che rinnova lo spirito della comunità e prepara al Natale, dove Tarvisio si trasforma in un luogo “stregato” con i falò che illuminano la neve, mentre si narrano antiche leggende tra le montagne.

La magia si diffonde anche all’Hotel Edelhof di Tarvisio, un albergo dal fascino antico a gestione familiare, situato al margine del bosco, a pochi passi dalle piste da sci e dal centro cittadino. La struttura ha solo sedici camere (più un appartamento), tutte diverse tra loro e finemente arredate in stile alpino, e mette a disposizione dell'ospite un ristorante gourmet, una zona wellness/spa e servizi moderni.

La storia di questo hotel è affascinante. È stato voluto e progettato da Sergio Gioitti, lungimirante nelle sue scelte di stile e decoro. La cura degli interni è tangibile negli arredi in legno, nel parquet, nei mobili rustici e nei particolari decorativi artigianali di alcune camere impreziosite dal tocco creativo di artisti. Da una quindicina d’anni la proprietà è passata alla famiglia Bellotto. I due coniugi, Erika e Diego, si sono trasferiti qui dalla pianura Padana: «La vita in montagna è più tranquilla e sana, e così abbiamo deciso di crescere qui la nostra famiglia e acquistare questa struttura immersa nella natura». Da subito si appassionano del posto e del lavoro, tant’è che ancora oggi lo guidano con grande entusiasmo e dedizione.

Erika si occupa della gestione delle camere e della sala del ristorante insieme ad Angela, la sua più fidata collaboratrice che lavora in hotel sin dalla sua apertura, mentre Diego, Simone e Cristian sono in cucina. Lo staff è formato da una decina di persone, tutte residenti in loco. «Il lavoro è faticoso ma ci sta dando grandi soddisfazioni. Siamo aperti tutto l’anno, eppure il picco si registra soprattutto in inverno, quando la zona è presa d’assalto dagli sciatori, e in estate - un periodo nel corso del quale stiamo lavorando molto bene anche grazie alla vicinanza della ciclabile Alpe Adria. Abbiamo tanti clienti fidelizzati che tornano sempre e arrivano un po' da tutta Europa. Siamo una grande famiglia e chi viene da noi ne diventa parte», spiega Erika, dolcissima e gentile.

 

LA CUCINA DI DIEGO NELLA SUA STUBE
L’offerta gastronomica è affidata allo chef-proprietario Diego che propone una cucina stagionale del territorio con un tocco personale nel ristorante La Stube. L’esperienza gastronomica qui diventa un viaggio tra le montagne del Friuli-Venezia Giulia, i profumi della Carinzia e le influenze della vicina Slovenia. Diego, sorriso aperto ed energia da vendere, è un autodidatta che interpreta i piatti storici con uno sguardo contemporaneo, senza mai snaturare l’anima del luogo in cui si trova. «La cucina di montagna non è solo sostanza: è memoria e identità», ama dire e qui, tutto questo non manca. In un luogo dove la ristorazione turistica tende spesso alla standardizzazione, Diego riesce a distinguersi grazie a un’interpretazione sincera e appassionata fatta con tecnica e ricerca, senza per questo inibire il cliente che torna per assaporare i suoi piatti avvolgenti e ben eseguiti.

«La cucina è sempre stata la mia grande passione. Dopo aver frequentato la scuola per cuochi, ho lavorato, per quasi quarant’anni, nelle cucine di vari alberghi e ristoranti fino a realizzare il sogno di avere una cucina tutta mia dove poter esprimere le mie idee. Negli anni ho continuato a seguire corsi per sperimentare nuove tecniche perché penso che non si smetta mai di imparare. Sono un tipo curioso e quindi mi piace apprendere dagli altri, studiare e conoscere cose nuove. Al ristorante facciamo una cucina autentica, che si rinnova pur rispettando le tradizioni».

Il menu è ampio e sempre diverso: si spazia dalla Carbonara al tartufo, con uovo cotto a bassa temperatura e tartufo nero accompagnato da guanciale di Sauris croccante, al tradizionale coniglio preparato e servito in tecia, «una pentola delle nostre nonne, cotto come facevano loro con la vera polenta friulana che si taglia con il filo», aggiunge Diego.

La filosofia culinaria dell’Edelhof parte da un principio semplice: utilizzare materie prime locali, stagionali e genuine. Formaggi d’alpeggio, funghi, selvaggina, trote dei torrenti friulani e prosciutto crudo Scur di Lune - più stagionato e con una leggera nota affumicata - trovano spazio accanto a verdure di stagione e prodotti artigianali del Tarvisiano.

I menu cambiano con le stagioni, seguendo il ritmo della natura: l’autunno è il tempo delle selvaggine e dei funghi porcini, protagonisti di risotti cremosi e secondi dal gusto deciso; in inverno, invece, dominano piatti corposi e confortanti, come il Gulasch di cervo o la Zuppa di funghi e orzo; in primavera e in estate si prediligono ingredienti freschi e profumi di erbe spontanee, come nei Cjarsons con erbe di campo o le Trote del Fella con burro alle nocciole. «Tra i nostri piatti invernali ci sono il Risotto con la zucca, le Costine di cervo con le sue verdurine e non può mancare un grande piatto della tradizione friulana, il Frico con la polenta» racconta un sempre entusiasta Diego.

La cucina prepara anche le colazioni del mattino per gli ospiti che soggiornano in hotel. «È una colazione internazionale che accontenta tutti i palati, con le uova fatte sul momento, salumi e formaggi locali. Un grande spazio è dedicato ai dolci, tutti rigorosamente fatti in casa: le crostate sono farcite con le marmellate che stagionalmente i nostri cuochi preparano; la Torta di carote e noci è una nostra specialità così come le brioche sfornate fresche ogni mattina».

 

IL LOCALE
La sala del ristorante è un ambiente caldo e raccolto, con arredi in legno massiccio, stufe in maiolica e luci soffuse che evocano le antiche case alpine. L’atmosfera è quella della stube tradizionale, il cuore domestico della montagna, dove il tempo sembra rallentare e il cibo diventa occasione di convivialità. Ogni dettaglio – dalle tovaglie in lino alle posate in acciaio brunito, una stube realizzata in legno intarsiato a mano – è pensato per accompagnare il cliente in un’esperienza montana vera. Anche la carta dei vini segue la stessa filosofia: etichette friulane e austriache si alternano a selezioni internazionali, con una preferenza per piccoli produttori e vini naturali.

Oggi più che mai il fatto che la struttura sia a gestione familiare aiuta a mantenere un servizio personalizzato e attento.

L’Hotel Edelhof Tarvisio è un esempio di ospitalità alpina ben riuscita: piccolo, curato nei dettagli, inserito in un contesto naturale privilegiato, con una deliziosa famiglia che ti coccola e ti fa sentire a casa. Qui dove non vedi l’ora di tornare.