Arte e ospitalità si intrecciano doviziosamente a Casa Monti Roma, boutique hotel a cinque stelle lusso che a giugno 2024 ha aperto le sue porte a via Panisperna, uno dei centri nevralgici del quartiere Monti.
L’albergo, parte del gruppo francese Leitmotiv, ha scelto la Capitale per realizzare il suo primo indirizzo al di fuori dei confini transalpini, andando a insediarsi – con grande spirito d’intraprendenza – in uno dei rioni più famosi di Roma. Un altro brand dell’hôtellerie di lusso internazionale, quindi, si inserisce quindi nel centro storico della città, cavalcando l’onda delle nuove aperture alberghiere romane. Ma sono tante le particolarità a rendere Casa Monti una struttura ricettiva diversa da quelle che nell’ultimo periodo hanno popolato le strade dell’Urbe.
Lo chef Umberto Tuccio in uno scatto di Manfredi Gioacchini
In primo luogo la scelta del quartiere, Monti appunto, sprovvisto fino allo scorso giugno di un hotel di tale caratura in grado di riportare un’ospitalità di charme tra le strade del rione; poi un’offerta gastronomica capitanata dall’executive chef Umberto Tuccio che eleva in chiave gourmet (ma senza esagerare) i piatti della tradizione romana – tra cui il Carciofo alla giudia e le Mezze maniche all’amatriciana – con qualche incursione nel menu di altri capisaldi della cucina italiana come il Vitello Tonnato, di cui il cuoco di origine siciliana dà un’ottima interpretazione.
Tutte le foto dei piatti sono a cura di Andrea Di Lorenzo: in questo scatto, Tonnarelli cacio e pepe, tradizione pura
«Un piatto semplice è molto spesso il più difficile da realizzare; è necessario partire dagli ingredienti, dalla profonda conoscenza degli stessi, rifornirsi puntando su una materia prima di qualità, il più possibile di prossimità, e trattarla tenendo presente quanto possa dare in termini di gusto, espressione, salubrità – racconta lo chef –. Valorizzarla nella pietanza, raccontandone le sfaccettature e attingendo, in tal senso, alle ricette della tradizione, rivisitandole con cotture e tecniche contemporanee, ma che mantengano il piatto ben riconoscibile».
La tavola imbandita a festa
Gli spazi di Casa Monti occupano quello che un tempo era un edificio nobiliare settecentesco, convertito ora in un hotel di 26 camere e 10 suite dove l’arte è il fil rouge di ogni mattonella e parete della struttura. Un arredamento pensato dalla decoratrice d’interni francese Laura Gonzalez che ha immaginato questo luogo proprio come un rifugio per artisti in perfetto stile bohémien, senza dimenticare quadri e altri oggetti che creano una connessione con Roma e gli anni della Dolce Vita.
Una delle meravigliose camere di Casa Monti Roma
«I romani curano i loro interni, sanno comporre universi singolari, moltiplicare i riferimenti creativi. Ho immaginato Casa Monti come una casa romana dall’atmosfera intimista. Affacciata sul quartiere, invita i romani ad approfittare dei suoi spazi. Sin dall’ingresso, sono stati realizzati numerosi affreschi a cura di artisti e decoratori milanesi. Si ispirano ai pini a ombrello e alle nuvole che formano le rondini, indissociabili da Roma ai miei occhi: un piano dopo l’altro, ritroviamo numerose allegorie attorno agli uccelli, simbolo di libertà. Roma è anche un’inesauribile fonte di referenze architettoniche da cui ho attinto l’ispirazione» spiega Laura Gonzalez.
La sala ristorante in uno scatto di Jérôme Galland
Oltre al ristorante dove gustare una piacevole cucina di matrice romana e italiana, la stessa sala ospita tutte le mattine una ricca colazione con la possibilità per i local di assaggiare le primizie dolci e salate – preparate sempre da Umberto Tuccio – la domenica mattina nel rituale del brunch, new entry dell’offerta gastronomica dell’hotel. Non manca il bar, attivo in ogni momento della giornata (accessibile sempre da via Panisperna), mentre l’ultimo piano della struttura ospita un piccolo ed intimo rooftop, attivo dall’aperitivo fino al dopocena, dove perdersi osservando gli infiniti tetti della Roma più autentica.
Casa Monti Roma
Via Panisperna, 210/212, 00184 Roma RM
