«È un tributo all’eccellenza, all’innovazione e alla passione che guidano l’ospitalità di lusso in Italia. Esistono tanti prestigiosi premi del settore, ne mancava uno dedicato all’hôtellerie 5 stelle». Esordisce così Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality, organizzatore dei Best Luxury Hotel Awards, il riconoscimento annuale che celebra le migliori strutture ricettive di lusso italiane presentato al Portrait Milano. «In Italia, il numero di hotel a 5 stelle e 5 stelle lusso è in costante crescita. Sul territorio italiano oggi sono operativi circa 720 alberghi di alta gamma. Nel 2025 sono previste 61 nuove aperture di hotel e ulteriori 53 nel 2026. Secondo le proiezioni, entro il 2028 l’Italia potrebbe contare su 836 hotel a 5 stelle. Questa crescita è sostenuta da una domanda in aumento, in particolare da mercati emergenti come l’India», spiega Santinato, In questo scenario nascono i Best Luxury Hotel Awards. Premiare questi hotel significa valorizzare l’impegno quotidiano che rende un’esperienza di soggiorno indimenticabile».
Tante le novità della seconda edizione, realizzata in collaborazione con Elle Decor, EHMA e Condé Nast Traveller, con il patrocinio di Fondazione Altagamma e attesa il 29 ottobre all’Hotel Principe di Savoia a Milano, che incoronerà le strutture 5 stelle e 5 stelle lusso che si distinguono per l’eccellenza nei servizi offerti e per la capacità di garantire un’esperienza straordinaria ai propri ospiti.
Dieci riconoscimenti per dieci sfumature di lusso
Il premio certifica la qualità dei servizi e racconta le storie straordinarie dietro ogni struttura: boutique hotel, resort, dimore storiche e ville che contribuiscono a rendere l’Italia la meta più desiderata al mondo. Dieci le categorie, ciascuna valorizza un aspetto specifico dell’esperienza alberghiera:
Best service, Best Restaurant, Best Bar, Best Breakfast, Best Wellness & Spa, Best Sustainability Program, Best Design, Best New Opening, Best General Manager. A queste, si aggiunge la nuova categoria
Best Wine Experience, dedicata agli hotel che offrono un’esperienza enologica d’eccellenza, valorizzando la qualità e la varietà delle etichette proposte, sia all’interno che all’esterno della struttura, con visite in cantina, in vigna e tour enologici esclusivi.
Una giuria d’eccezione
Arduo il compito della giuria, composta da professionisti di alto livello, dirigenti alberghieri, general manager con una profonda esperienza nel mondo dell’hôtellerie e del lusso che garantisce un processo di selezione attento e autorevole. La giuria vanta l’ingresso di cinque nuovi membri, esperti di rilievo nel settore dell’ospitalità e del lusso:
Andrea Grisdale, ceo di
IC Bellagio, WTTC vice chair, educator, advisor national council del
FTO,
Stefania Lazzaroni, direttrice generale della
Fondazione Altagamma,
Martin Kuczmarski, fondatore e ceo di
DIFFICULT NAME,
Maddalena Fossati Dondero, direttrice e head of content di
La Cucina Italiana e
Condé Nast Traveller Italia,
Elisabetta Canoro, head of hospitality di
Identità Golose,
Laura Verdi, architetto e direttore editoriale e responsabile di
we:ll magazine e
Sara Magro, hotel specialist di
Il Sole 24 Ore e founder & editor in chief
TheItalyInsider.com.
Questi nuovi membri si aggiungono alla giuria già consolidata, composta da Ezio Indiani, general manager dell’Hotel Principe di Savoia, delegato EHMA e consigliere di amministrazione di Altagamma, Andrea Grignaffini, membro del comitato scientifico di Alma, Alberto Paolo Schieppati, direttore editoriale di Posh Places, Roberta Battocchio, managing director di Hearst Global Design, Erika Fay Nicole, ceo e fondatrice di EFNcommunication, Magda Antonioli, direttrice del MET BOCCONI e Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality.

È un’opera d’arte il premio, realizzato dall’architetto Giuliana Salmaso
Il premio, un’opera d’arte
Lusso, italianità, accoglienza, solidità, eleganza. I valori del prestigioso riconoscimento sono sintetizzati nel disegno del premio, affidato all’architetto
Giuliana Salmaso, che ha realizzato un’opera d’arte, preziosa e simbolica che trae ispirazione dalla configurazione della “stele”, elemento lapideo utilizzato sin dall’antichità per raccontare eventi importanti. Il pezzo ha proporzioni auree ed è composto da una base in ottone brunito che regge un monolite di travertino. Inoltre ai vincitori saranno consegnati anche una campanella gioiello
Chantecler, una penna
Aurora e un riconoscimento firmato
Prisma.
Chiuse il 30 giugno le candidature, i finalisti verranno annunciati il 1° settembre 2025 in attesa della cerimonia finale di premiazione dei vincitori.