21-06-2021
Il ritorno alla convivialità e l’inizio dell’estate rappresentano quel momento in cui il piacere di degustare un vino è direttamente proporzionale alla scoperta delle innumerevoli biodiversità che ci regala il nostro Paese.
Il Piemonte offre la freschezza di Solui di La Scolca, un vino nato da uve Sauvignon e altri vitigni piemontesi. Siamo a Gavi, quartier generale della famiglia Soldati. Chiara, moderna donna del vino, ha deciso di fare un omaggio alla mamma dedicandole un vino che ricordi la spensieratezza delle serate d’ estate. Un nome che racchiude l’acronimo di Luisa Soldati. Un vino fruttato con note di pesca e mela golden, e sfumature mentolate. Un bianco che guarda al futuro senza scordare le proprie origini, per lanciarsi verso nuove sfide, a partire dal packaging creato interamente con carta riciclata.
Poi arriva il colpo al cuore per un vino creato da Sara Vezza della cantina Josetta Saffirio a Monforte d’Alba. Una scommessa sul Rossese Bianco. Un vino con natali liguri, della zona delle Cinque Terre, tuttavia già piantato in Alta Langa dalla fine dell’Ottocento. Dal 2011 si può certificare come varietà autoctona piemontese con la Doc Langhe Rossese Bianco. L’interpretazione di Sara offre un vino gastronomico di rara eleganza, dal colore dorato, complesso, sapido, con delicate note fruttate.
Sempre in Maremma c’è JeT, un vino rosato da Sangiovese Grosso BBS11. Un’etichetta acronimo di Jacopo e Tancredi Biondi Santi, padre e figlio, appartenenti alla storia dell’enologia toscana. Il giovane Tancredi crede in questo vino rosato, prodotto per la prima volta nel 2019 e confermato dal millesimo 2020. Un vino schietto, fruttato con note di ciliegia e frutta esotica con una piacevole morbidezza.
Un vero fuoriclasse è Il Frappato di Valle dell’Acate di Gaetana Jacono, che con le sue terre nere e i sassi bianchi crea vini eleganti, massima espressione di una solarità del frutto che si ritrova nei calici. Lampone, frutti rossi, ciliegia si fondono all’unisono.
La stessa solarità isolana di Elisabetta Pala, deus ex machina di Mora&Memo, una Sardegna dal volto giovane, che con il rosato E’ , blend di Cannonau e Monica, ci immerge nei profumi mediterranei. Il nome del vino, E’, si allinea con il finale di Rosé, uno stile che Elisabetta ha applicato a tutta la sua collezione.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Gennaro Schiano, titolare di Cantine del Mare a Monte di Procida (Napoli)
Il nostro viaggio enoico, calice dopo calice, camminando nella cantina di Località San Cassiano
Da sinistra: Alberto, Teresio e Alessandro Schiavi