06-11-2024

Ornella Buzzone, chi è la paninara che delizia Caserta

Strabordante, famelica, vera. E prepara assaggi gustosi e ben calibrati. La titolare di Public House-Burger Gourmet si racconta

Ornella Buzzone di Public House - Burger Gourmet

Ornella Buzzone di Public House - Burger Gourmet a Caserta e il suo Hamburger Montanaro

Siamo andati a conoscere Ornella Buzzone, classe 1983, incuriositi da una personalità poliedrica e strabordante, molto social, anche se trascorre la maggior parte della giornata chiusa in una cucina: quella del suo Public House, nota paninoteca casertana. E con lei abbiamo parlato di noia e di come ha fatto, a suo tempo, a uscirne. Quante storie, in giro, così colme di destino da sembrar finte. Oppure forzate da parenti d’arte complici di storie travolgenti, alla fine, un po’ tutte uguali e zero hype. Ecco, per una volta, partire dalla noia ci è sembrato rivoluzionario quanto onesto.

California Club Sandwich dentro e fuori

California Club Sandwich dentro e fuori

«Per l’appunto, facevo un lavoro davvero deprimente. I bambini inventano amici che non esistono, io mi sono rifugiata in una vita parallela: invitavo tutti a casa e cucinavo per loro senza sosta. Li ho resi felici, possono confermarlo». Cena dopo cena, Ornella tira fuori dal cilindro piatti gustosi e molto pop, ricette che meritavano di essere raccolte da qualche parte. “Erano i tempi d’oro dei blog di cucina, non che siano finiti, ma sono cambiate tante cose e tutti noi ci siamo rifatti il look. Io cucinavo e ho continuato a farlo”. Tra l’altro, il blog è attivo e seguitissimo, si chiama ‘Fatto in casa è più buono’ e le ha fruttato ottime collaborazioni con aziende del settore.

Arriviamo al 2014, o giù di lì, quando arriva una sterzata potente. Ornella non ha scelto di fare panini, è stato il panino ad andare da lei, scondinzolante e in cerca d’autore. Viene ingaggiata come cuoca di un fast-food casertano, ma non era affatto convinta. “Lo confesso, ero a un passo dal rinunciare, finché mi sono decisa a fare qualche indagine in più”. Con piglio imprenditoriale, ha girato per paninoteche blasonate, ha osservato moltitudini di affamati mordere panini che si sfidavano tra strati e strati d’ingredienti e salse varie e così si è decisa. “Paninara ok, ma a modo mio”.

Da allora sono trascorsi 10 anni, il locale va bene, ma quello che Ornella tiene a sottolineare è che c’è la sua firma dappertutto. Grafica compresa, concertata con il prezioso supporto di sua sorella Simona. E pensare che Ornella, prima di alimentare il food-porn casertano, sognava di diventare maestra. D’inglese, per la precisione, ma non ha continuato. “Studiare era troppo pesante per me”, ci dice sconsolata. E noi sorridiamo, osservandola mandare avanti un locale di cui rappresenta il motore e tutti gli ingranaggi. Forse non esiste un lavoro difficile o un lavoro facile, esiste amare quello che fai.

Anche Ornella accenna a qualche ispirazione familiare: “mia nonna e mia zia erano proprietarie di Massa, un ristorante che negli anni Ottanta ha spopolato a Caserta”. E la piccola Ornella, in fondo in fondo, le ha sempre ammirate. Ne ha assorbito la libertà decisionale, l’abilità nell’intercettare il target giusto di clientela e ha saputo replicarlo su scala diversa.

Nata e cresciuta a Caserta, non ha mai lasciato la sua città per lavorare altrove e, tutt’oggi, continua a cercare il senso di questo suo darsi incessantemente da fare. Tendiamo spesso a guardare il lieto fine, ma come sottolinea Ornella, ci sono stati sorrisi e lacrime: tutto era ed è sulle sue spalle, lungi da noi la storia della piccola fiammiferaia femminista, ma la realtà è che non è stato semplice. E la voglia di rinunciare faceva capolino un giorno sì e l’altro pure: la stessa Public House che la faceva piangere, subito dopo la faceva sorridere. Il dilemma di sempre.

Mamma Mia e Nerano

Mamma Mia e Nerano

“Cercavo il luccichio negli occhi dei miei clienti e così mi rigeneravo, vivevo di quello”. Definire Ornella Buzzone è impegnativo: è una ragazza semplice, ma colorata. Con un mondo interiore fiabesco ed una dote culinaria che si chiama sintesi: ogni panino consegna qualcosa di lei, nella gioia e nel dolore. È diventata una valida influencer – perché credibile e seriamente affamata - imprenditrice, ma soprattutto è Ornella: una cuoca, come ama definirsi. E con questo identikit sfaccettato, si racconta con gli occhi che ti attraversano e lo sguardo di chi è abituato più a difendersi che ad essere inneggiato. La Buzzone ci ha convinto perché attraversa il mondo senza maschere, con un po’ di rossetto rosso che ogni tanto le finisce sui denti e chi se ne frega.

I panini nascono dal suo formidabile appetito, in più ci mette tradizione, famiglia, ma anche guizzi d’autore apprezzati in giro. Un vortice di emozioni che riesce ad inserire in morsi diretti, sontuosi, mai uguali a loro stessi. “I panini che propongo devono piacere prima di tutto a me”. Per il pane si affida a validi professionisti dell’arte bianca, mentre le salse e svariti condimenti accessori sono realizzati in casa e, insieme a marmellate e confetture, si possono anche acquistare in loco.

Pumpkin spicy e Solo una Pera Cotta

Pumpkin spicy e Solo una Pera Cotta

I nostri assaggi (media prezzi, 12 euro)-

- American Burger, in carta da quando Public House ha aperto, con hamburger di bovino adulto, cheddar, cipolla caramellata con una ricetta che la accompagna da sempre (e che è segreta), lattuga e pomodoro Cuore di bue.

- Pumpkin spicy, con hummus di zucca, arachidi salate, aceto balsamico, Gorgonzola, songino e maionese al burro di arachidi.

- California Club Sandwich, con pane semi-integrale rotolato in mille semini misti, tacchino arrosto, lattuga, pomodoro Cuore di bue, cream cheese con erba cipollina, salsa cocktail e uovo sodo.

- Mamma mia, con hamburger di Chianina, maionese al limone, provola, pancetta casertana e carciofini arrosto sott’olio.

- Nerano, panino stagionale, omaggio al piatto originale che Ornella ama andare a mangiare dalla mitica ‘Maria Grazia’, culla dell’omonima pasta. Nel panino ha declinato il tutto con crema di zucchine, oltre a zucchine fritte, maionese al basilico e crema di Parmigiano.

- Montanaro, con bovino adulto, cardoncelli, provola affumicata di bufala, cipolle grigliate e caramellate, maionese al tartufo, speck di montagna, rucola selvatica.

- Solo una pera cotta, con hamburger di Chianina, confettura di pere fatta in casa, Brie, nocciole di Giffoni, cipolle grigliate e caramellate, rucola selvatica e maionese alla cipolla.

E poi c’è lo staff, una seconda famiglia che Ornella sa motivare e coinvolgere: il suo segreto sta nel camminargli accanto e mai avanti. E non è un caso se l’insegna della paninoteca recita ‘Public House’. Di tutti, per tutti.

Public House – Burger Gourmet
via Raffaele Gasparri, 30
Caserta
Aperto a cena
Chiuso martedì
+39082 3586821


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Nadia Taglialatela

di

Nadia Taglialatela

classe 1977. Nata ad Ischia, gli ultimi quindici anni li trascorre a Roma collaborando con le più note scuole di cucina della capitale. Esperta food&wine, collabora con riviste del settore scrivendo di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare

Consulta tutti gli articoli dell'autore