È una storia da raccontare quella di Luca Lipoma per il fatto che ha investito con successo nella cucina di mare ad Aversa, la città della mozzarella di bufala, dove il mare non c'è. Cosa c'è di così straordinario? La visione, la capacità di Luca di sapere mettere in piedi un progetto valido, proficuo e sostenibile in un luogo dove gli indirizzi del food spuntano ogni giorno come i funghi dopo una notte di pioggia.
Aversa è uno dei primi paesi della provincia di Caserta, è una gran bella cittadina ricca di spunti di interessi, popolosa tanto da avere una propria università e il tribunale. Confina con la zona nord di Napoli, un areale geograficamente molto esteso e particolarmente popoloso.
E qui la lampadina giusta si è accesa nella mente di Luca: portare una buona cucina di mare, ben consapevole del fatto che la gente del territorio la ami. Ha permesso loro, una grande fetta di golosi del sea food, di non spostarsi necessariamente a Napoli o lungo le coste per ritrovarla. Ecco il grande boom di Vizi di Mare che registra numeri da capogiro ogni settimana.
Eppure nasce in un momento difficile, quello del Covid, che l'imprenditore ha cavalcato comunicando sui social con assiduità, e in maniera convincente, la sua cucina di mare, le peculiarità dei prodotti scelti, le differenze, il singolo piatto. Ha saputo essere persuasivo e, soprattutto, incuriosire il pubblico che, appena possibile, è andato a trovarlo.
Vizi di Mare è, nella forma e nella sostanza, quel ristorante che consiglieresti con certezza agli amici e dove hai il piacere di tornare, più e più volte. Vizi di Mare è Luca Lipoma e viceversa: è stato davvero un vizio il suo. Quello per la qualità e per l'originalità di una proposta di mare che non si lascia sfiorare dalle mode del momento, ma che racconta il pescato con competenza, stagionalità e rispetto. Compreso il discorso, fondamentale, di cucina senza scarti, con l'introduzione di piatti quasi introvabili – come la Trippa di Mare - che consegnano all'ospite l'opportunità di scoprire, mentre offrono al ristoratore la virtù di non sprecare nulla dell'animale sacrificato.
Il menu si dipana in proposte di grande leggibilità, con l'aggiunta di piatti del giorno suggeriti dalla spesa sempre freschissima. Non mancano colti omaggi ai piatti simbolo delle cucine di mare di altri paesi, come la
Sole Meunière realizzata rigorosamente alla francese.
Tanta gioventù ed entusiasmo, dentro e fuori: in cucina c'è Antonio Rossi, classe 2000, mentre in sala Antimo Iavarone, classe 2005. Un tridente di fuoco nutrito, quotidianamente, dall'esuberante leadership, quella di Luca, capace di coinvolgere e far sentire tutti parte attiva del progetto.

Baccalà cotto sotto la cenere
Niente grilli per la testa, né smania di apparire, ma tanta, tantissima concretezza e competenza che hanno tracciato il percorso di una strada in continua ascesa, fino a diventare un modello da seguire, da ripetere visti i risultati che mettono insieme qualità della cucina, soddisfazione del cliente, e, non ultimi, i conti.
Vizi di Mare
Via Antonio Gramsci, 52
Aversa
+39.081.6121840
Chiuso la domenica a cena e l'intero mercoledì