15-09-2012
Carlo Platino, detto Onkel (=zio) Taa, e la figlia Janett del ristorante omonimo Onkel Taa al Bad Egart di Parcines, Bolzano, +39.0473.967342, nella val Venosta a pochi chilometri da Merano. Una storica locanda ricavata nei bagni termali più antichi del Tirolo, sede anche di un museo dedicato alla storia degli Asburgo. Il menu rielabora la cucina imperiale tirolese
Mentre ci avviciniamo a Merano, pronti a tuffarci in questa sorta di bacino meta-mediterraneo disegnato dai pionieri dell’élite turistica di metà Ottocento, dove palme e giardini botanici fioriscono a ridosso di cime innevate e impianti sciistici, facciamo tappa a Parcines per un saluto al vecchio Onkel Taa. Qui fanno capo alcuni di quei fili che ci hanno guidato nelle prime tappe di questo viaggio come i rigagnoli d’acqua che lentamente confluiscono nei torrenti e poi nei fiumi per aiutarci a conoscere meglio i grandi cuochi altoatesini di oggi. Storia: Onkel Taa, così l’hanno sempre chiamato anche i fratelli, all’anagrafe Carlo Platino, aveva 5 fratelli con il cognome Plattner e 4 Platino. Una delle nefaste eredità fasciste in questa terra. Superstite della storia ma anche della prima ondata di cuochi che negli anni Ottanta ha ridisegnato il profilo della cucina altoatesina all’ombra di pionieri come Giancarlo Godio e Andreas Hellrigl. Sentieri d’acqua, sfuggenti ma reali ci conducono a Tel.
I Tortelloni di lumache
Tafelspitz, il bollito dell'imperatore
Il barone Sigmund Kripp, azienda vinicola Stachlburg di Partschins, Bolzano, +39.0473.968014
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista, esperto di vini, è tra i maggiori conoscitori della gastronomia e della cultura agroalimentare dell’Alto Adige, e non solo