13-02-2024

FIPE annuncia la seconda Giornata della Ristorazione che si celebrerà il 18 maggio 2024

Dopo il successo della prima edizione, torna l’iniziativa lanciata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi che promuove la cultura dell’ospitalità in Italia. Le aspettative, il senso della giornata e come partecipare nel nostro articolo

 

È il 28 aprile 2023 e l’Italia festeggia la sua prima Giornata della ristorazione, un’iniziativa Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi - con la direzione creativa e artistica di Rampello&Partners, il supporto organizzativo e di comunicazione di MAGENTAbureau e la collaborazione di Identità Golose - aperta a tutti, dalle insegne di alta cucina, alle pizzerie fino alle osterie e trattorie.

Nessuno è escluso e, infatti, a partecipare sono non solo i locali del Bel Paese, ma anche i ristoranti italiani all’estero, uniti, per la prima edizione, da un simbolo che rispecchia in maniera tangibile lo spirito dell’evento: il pane, un elemento che, nella sua semplicità e nella diversificazione di forme e sapori, è ospitalità, convivialità, cultura.

In questo giorno, inoltre, si dà prova che qualsiasi tipo di divergenza - tra un’associazione di settore e un’altra, per esempio -, limiti territoriali, l’eterogeneità tra le attività che partecipano possono essere superati quando ci si muove con un obiettivo comune; una coesione che non è passata inosservata alle massime istituzioni e, infatti, la Giornata della ristorazione riceve dal Capo dello Stato la Medaglia del Presidente della Repubblica e il patrocinio dei principali ministeri.

Uno scatto dalla presentazione della prima Giornata della ristorazione

Uno scatto dalla presentazione della prima Giornata della ristorazione

Inclusiva, popolare, solidale e profondamente etica, questa manifestazione nasce, in particolare, dal desiderio di celebrare la condivisione di un rinnovato senso di comunità tra i ristoratori italiani che quest’anno torneranno a celebrarla, ancora più numerosi, il prossimo 18 maggio 2024: la Giornata avrà come tema l’ospitalità, l’arte del convivio e si rivolge a tutti coloro che lavorano quotidianamente sotto il comune denominatore del valore dell’accoglienza, quindi chef, ristoratori, osti, camerieri e tutti gli altri protagonisti del mondo dei Pubblici esercizi. A tal proposito, così commenta Davide Rampello, direttore artistico di Rampello&Partners: «Tornare al senso del convivio vuol dire soffermarsi sul significato più alto del concetto di cibo e alimentazione soprattutto all’interno dell’educazione occidentale cristiana dove il vivere assieme, attorno alla tavola, ha anche un valore forte simbolico. A tavola, infatti, l’uomo si alimenta fisicamente, intellettualmente e spiritualmente. E ciò non vuol dire necessariamente dialogare, ma esserci, con attenzione e sensibilità, anche senza dirsi niente. E così, in un mondo in cui la gran parte delle comunità sono ormai evaporate, il ristorante rimane l’ultima chiesa laica, lì dove lo chef, un po’ come una mamma prepara per la sua famiglia riunita, riceve approvazione per ciò che porta in tavola, spesso stimolando il ricordo, rievocando una memoria. Il ristorante, quindi, non è solo una semplice impresa: è il luogo in cui ancora vive la convivialità».

Una seconda edizione, quella del 2024, che conferma una presa di coscienza da parte della comunità dei ristoratori (e non solo), come commenta Paolo Marchi, curatore e fondatore di Identità Golose assieme a Claudio Ceroni, Presidente di MAGENTAbureau: «Anche se è verissimo che tutte le iniziative iniziano con un primo passo, dallo scoccare di una piccola scintilla, affinché abbiano effetto in profondità devono proseguire nel tempo e creare una consuetudine, generando un segnale della coscienza che si prende - in questo caso – in merito al valore della ristorazione in Italia. Per cui, dopo l’esordio del 2023, è bello prendere atto che il prossimo 18 maggio seguirà l’edizione n.2. Teniamo conto, infatti, che questa idea è molto originale e nuova per il nostro Paese, ma nel mondo non lo è affatto. Basti dire che quest’anno corrono i 20 anni dalla pubblicazione del Manifesto della cucina nordica che, all’inizio del secolo, stupì tutti e abbiamo visto aver lasciato profondi segni nelle cucine del mondo. Prima noi italiani capiremo quanto sia importante fare squadra e prima gioiremo ancora di più della nostra».

Ricordiamo che le iscrizioni alla seconda edizione della Giornata della Ristorazione sono già aperte: per aderire, è necessario compilare l’apposito modulo sul sito dedicato (lo trovate cliccando qui) e inserire il piatto da voi selezionato dedicato all’evento.

Intanto per carpire l’entità di questa Giornata e la diffusa partecipazione, riportiamo qualche dato relativo all’edizione 2023:

  • 85 associazioni aderenti;
  • oltre 5.000 attività di pubblico esercizio, tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie;
  • 500 ristoranti italiani all’estero hanno dato la loro adesione alla manifestazione;
  • 30 sono stati gli eventi dislocati sul territorio che si sono svolti tra la giornata del 27 e 28 aprile (Conferenze stampa, tavole rotonde, Talk e show-cooking), senza contare l’ampia rassegna stampa e la diffusione dell’iniziativa sui canali social.

Ma quali sono dunque le aspettative per la prossima edizione?

Lino Enrico Stoppani, presidente FIPE

Lino Enrico Stoppani, presidente FIPE

A risponderci è Lino Enrico Stoppani, presidente FIPE, che così replica: «Anzitutto la riconferma dei valori a cui la Giornata si ispira - che ricordiamo ha un sottotitolo tale da evocare la cultura dell’ospitalità – richiamati nella Carta dei Valori della ristorazione italiana. Poi, una partecipazione ancora maggiore di quella dell’anno scorso. Puntiamo all’adesione di 10 mila ristoranti - in parte anche di nostri connazionali all’estero -, al coinvolgimento delle tante associazioni professionali del mondo della ristorazione, al riconoscimento delle Istituzioni e, infine, alla condivisione dell’iniziativa con le decine di migliaia di persone che frequenteranno i ristoranti nella giornata del 18 maggio e ai tanti che saranno raggiunti dalla forte attività di comunicazione che accompagnerà l’evento. Una maggiore partecipazione aiuterebbe, inoltre, a perseguire gli obiettivi dell’iniziativa per una più ampia consapevolezza sui valori - economici, sociali, culturali, identitari – che il settore esprime e che meriterebbero politiche di valorizzazione e promozione del comparto».

A partire da un auspicato riconoscimento istituzionale della Giornata della ristorazione, come dichiara Stoppani: «È vero. Ci siamo fatti promotori della presentazione di un disegno di legge per istituzionalizzare la Giornata della Ristorazione. L’obiettivo è di fare di questo appuntamento un’occasione di riflessione dell’intero Paese sui valori sociali, culturali ma anche economici della ristorazione. Vogliamo contribuire anche con un’iniziativa dal forte valore simbolico a ricostruire il senso di comunità del Paese, il valore dello stare assieme».

Infine, aggiunge Claudio Ceroni, presidente di MAGENTAbureau e fondatore di Identità Golose: «La prima Giornata della ristorazione, che ci ha visto fortemente impegnati al fianco di FIPE come MAGENTAbureau e come Identità Golose al fine di darle un impianto organizzativo, quantitativo e qualitativo molto ampio fin dal suo esordio, ha visto un grande successo nel 2023. Oggi, profilando la seconda edizione l’intenzione è di andare oltre, facendo crescere al fianco di FIPE sia il peso dell’adesione quantitativa, sia il numero delle iniziative che caratterizzeranno quella giornata. Si tratta di una scadenza istituzionale e popolare che deve essere capace di ricordare a tutti nel nostro Paese il valore insostituibile della ristorazione come parte integrante di una grande filiera che va dalla produzione agroalimentare fino a quella del turismo e dell’ospitalità».


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