10-10-2022
La famiglia Mastria: generazioni diverse, stessa cura per le tradizioni pugliesi. Il ristorante si trova a Castiglione d'Otranto ed è aperto tutto l'anno
Che famiglia, quella dei Mastria. Tutto è iniziato a Castiglione d’Otranto, in Puglia, anzi in Salento, con il nonno Donato - detto il Biondo, oggi 90 enne - che aprì in paese un bar tabacchi. Panini, caffè, bicchieri di vino. Ogni tanto qualche grigliata.
La figlia del Biondo, Rocchetta, donna forte e solare, di quelle che sanno bene come rimboccarsi le maniche col sorriso, ha preso poi in gestione il bar, trasformandolo, per alcuni giorni a settimana, in ristorante.
Al suo fianco il marito Salvatore, detto il Pazzo per quanto era spericolato, che, dopo anni di lavoro nelle telecomunicazione ha deciso di tirar fuori il suo lato istrionico “da sala” (lo trovate ancora lì, con splendide camice colorate che arrivano da Parigi).
Manuela e Antonio
Rocchetta e Salvatore
A quel punto, cinque anni fa, arrivano altri attori di questa storia. E sono attori davvero, perché la figlia di Rocchettina - Manuela - attrice di teatro, decide di tornare a casa e aiutare i genitori. Con lei il fidanzato Antonio, anche lui attore di teatro, lucano ma con la passione per la cucina.
Ecco quindi le 4 anime dell'Osteria Vardaceli: Rocchetta e Antonio in cucina, bravissimi, a discutere animatamente su quanto e come innovare la tradizione salentina e Manuela e Salvatore in sala.
I piatti del giorno sono scritti sulla lavagna
Antonio e il Babaganouche salentino
Cucina di tradizione - pittule, maritati con le polpette, fave e cicorie, parmigiana, pezzetti di cavallo al sugo - e piatti più moderni, come le melanzane con crema di yogurt e menta che riprende la tecnica classica le melanzane cotte sotto la cenere per unirle allo yogurt (rigorosamente fatto in casa) profumato alla menta. Ricordi di babaganoush salentino.
Gli antipasti misti
Fave e cicorie
Pezzetti di cavallo (solo le parti cartilaginee) con cipollotti in agrodolce e peperoncino
Tra i must have, assolutamente da provare, un piatto preparato con le parti morbide e cartilaginee del cavallo, quello che avanza dalla preparazione dei pezzetti. In realtà sono le parti più tenere e gustose, cotte a lungo, perché perdano ogni retrogusto e acquistino morbidezza, dolcezza e sapore. I filacci sono conditi con olio extravergine pugliese, la lampascioni, capperi di mare e peperoncino Vardaceli (molto piccante).
Salamella alle braci e patate al forno
Lo spumone
Quest’ultimo non poteva mancare perché da il nome al ristorante: è così piccante che ti fa alzare gli occhi al cielo, in cerca di ristoro. Vardaceli, guarda il cielo.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore
Il Riso, patate e cozze "differente" del Gallery Bistrot Contemporaneo di Troia (Foggia), ossia il ristorante che non t'aspetti, in un territorio tutto da scoprire