01-11-2021
Andoni Luis Aduriz, chef-patron del ristorante Mugaritz, nei Paesi Baschi, vincitore della prima edizione del Premio Bob Noto, assegnato giovedì scorso in occasione della rassegna Buonissima (foto: Andrea Guermani per Lavazza)
È passata agli archivi ieri, domenica 31 ottobre, la prima edizione di Buonissima Torino, 5 giorni di “cibo, arte e creatività”, con eventi “top” e “pop” - per usare una dicotomia cara ai direttori artistici Stefano Cavallito, Luca Iaccarino e Matteo Baronetto – che hanno animato di cose buone, protagonisti importanti dal mondo e bei pensieri il capoluogo sabaudo. Uno dei momenti più importanti della ricca kermesse – una concentrato fully booked di cene alte e popolari, bontà e arte varia nelle piole, colazioni d’autore, mostre d’arte, feste, affollati eventi di bistromania – è stata la prima edizione del Premio Bob Noto, gigante della gastronomia e della creatività torinese, scomparso all’età di 61 anni. Un riconoscimento importante che ci aiuta a ricapitolare nella sua genesi lo stesso Iaccarino: «L’idea di omaggiare questa grande figura della cultura e della creatività torinese», ricorda il food-giornalista e scrittore, «esiste ciclicamente dal 2017, l’anno della sua scomparsa. Nel 2018 il suo grande amico Marco Bolasco organizzò la mostra ‘Ante Instagram: Bob Noto’ alla Nuvola di Lavazza. Con la sua compagna Antonella Fassio abbiamo cominciato a ragionare sulla possibilità di istituire un premio dedicato a lui, circa un anno e mezzo fa. E Buonissima, con la presenza in cartellone di Ferran e Albert Adrià, suoi amici fraterni, ci sembrava l’occasione perfetta».
Giuria e protagonisti del Premio Bob Noto
L'audience della Nuvola Lavazza
Massimo Bottura, Andoni, Albert e Ferran Adrià
La statuetta di Bob Noto, con l'ormai celebre fetta di prosciutto crudo nella pochette
Antonella Fassio
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Bernard Pacaud, 75 anni, di Rennes, dal 1981 al timone del ristorante L'Ambroisie di Parigi, 3 stelle Michelin dal 1986, l'anno in cui traslocò da rue de Bièvre a place des Vosges, l'indirizzo attuale (foto Annah Assouline, Causeur)
Andoni Luis Aduriz, classe 1971, nel ritratto di Per-Anders Jörgensen per il libro "Puntos de Fuga by Mugaritz"
Albert Adrià Acosta, classe 1969