23-11-2021
Il video che racconta la Ruinart Immersive Experience. È ambientato nella sede della Maison, a Reims. L'esperienza è arrivata in Italia, in esclusiva per Identità Golose Milano, nei giorni scorsi
«Una serata che regala l'occasione di fare un'esperienza unica, in genere disponibile solo nella sede della Maison Ruinart, nello Champagne, e dedicata esclusivamente a ospiti invitati», quindi impossibile da acquistare. Così è stata presentata la Ruinart Immersive Experience, l'altra sera a Identità Golose Milano: non cena come le altre, ma coinvolgente assemblaggio (è il termine giusto!) di parole, suoni, musiche, immagini, sapori, profumi, bollicine, emozioni. Fascino. Tre appuntamenti esclusivi, quelli ospitati dal primo hub internazionale della gastronomia di via Romagnosi 3: tre serate, da venerdì a domenica scorsi, nella splendida sala Ovale appositamente allestita all'uopo, un unico grande tavolo "animato" per 12 ospiti, evento aperto al pubblico - come detto, un unicum nella storia di Ruinart - e andato ovviamente tutto esaurito.
«Abbiamo studiato questo evento per mesi e mesi» racconta Cinzia Benzi, gran donna del vino di Identità, intenta a fare da padrona di casa. E così, affabile come sempre, accompagnare gli ospiti in questa esperienza multisensoriale su più livelli. Vediamo i principali.
Introduzione iniziale di Silvia Rossetto, senior brand manager di Ruinart. Tutte le foto sono di Amandine Dowle
Lo spettacolo abbia inizio
Valérie Radou, al centro, impegnata nelle cucina di Identità Golose Milano
Ostrica, in abbinamento Ruinart Blanc de Blancs
Faraona, zucca e finferli, succo di liquirizia, in abbinamento Ruinart Vintage 2011
Il racconto dello champagne Ruinart, "protetto" da Second Skin, confezione che è il coronamento dell'impegno della Maison per la sostenibilità: ultraleggera ed eco-responsabile, facilmente e completamente riciclabile, realizzata con fibre di legno naturali provenienti da foreste europee gestite secondo criteri sostenibili
I ristoranti di Ruinart Assemblage 1729
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
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A cura della redazione di Identità Golose
Il nuovo Ruinart Blanc Singulier: chardonnay in purezza, la convincente risposta della maison al cambiamento climatico
Lo chef de cave di Ruinart Frédéric Panaïotis e il sommelier Cristian Brancaleoni (Del Cambio, Torino), vincitore del Ruinart Sommelier Challenge Italian Edition 2024
Carpaccio di dentice reale con citronette e salicornia, un piatto che si regge sul perfetto equilibrio tra sapori netti, puliti, e per questo di grande effetto nell'abbinamento con il Blanc del Blancs di Ruinart