03-10-2025

Assaggi by Caranchini, Guizzetti e Traverso, alle prese con la farina che riscrive le regole

A Identità Golose Milano è andata in scena una cena speciale, col nostro resident chef e i due super-ospiti a proporre piatti suadenti basati su Altograno, il rivoluzionario sfarinato di Molino Casillo. E l'altro giorno anche Marco Pedron...

Stefano Guizzetti e Davide Caranchini ospiti prota

Stefano Guizzetti e Davide Caranchini ospiti protagonisti ieri a Identità Golose Milano per la prima cena del ciclo "Visioni d'autore" che Molino Casillo-Altograno organizzerà nel nostro hub della gastronomia con i più prestigiosi interpreti della pasticceria, bakery, pasta e pizza. Con loro nella foto sono Francesca Guastella, specialist pasta di Molino Casillo, e lo chef di Identità Golose Milano, Edoardo Traverso

Che bella cena, ieri sera a Identità Golose Milano! Protagonisti il nostro chef, Edoardo Traverso, e due ospiti speciali, ossia Davide Caranchini del Materia di Cernobbio (Como) e Stefano Guizzetti del Ciacco di Milano e Parma. Ma protagonista, con loro, è stato anche Altograno, lo sfarinato di nuova generazione by Molino Casillo: un prodotto che recupera le parti più preziose del chicco di grano per ottenere una farina più saporita, più ricca di fibre e proteine, con meno carboidrati e glutine. Traverso, Caranchini e Guizzetti l'hanno interpretata a loro modo: il primo proponendo un antipasto goloso, Pappa al pomodoro, ragù di cozze e olio all'origano; il secondo con due piatti di pasta, Linguine al burro, garum di agone e amchoor (è una polvere di spezie fruttata ottenuta da manghi verdi acerbi essiccati, tipica dell'India) e Tubetti, miso di pistacchio e fragola arrosto, entrambi eccellenti, il primo più suadente, il secondo più rigoroso e... gourmet (sia linguine che tubetti, ovviamente, sono stati realizzati con Altograno grazie all'impegno e alla perizia tecnica di Francesca Guastella, specialist pasta di Molino Casillo). Guizzetti ha concluso la cena con la propria Torta di rose con gelato di zabaione al distillato di albicocche (prodotto dall'azienda Orterie di Villa di Tirano, Sondrio, «me l'ha fatto conoscere Davide Rampello» ci ha confidato Guizzetti stesso).

Esiti: l'assaggio conferma come la pasta realizzata con Altograno ha gusto intenso, bel colore più scuro, si colloca a metà tra quella tradizionale e la integrale, funziona davvero bene. Quanto al dolce, era semplicemente squisito.

Quella con Traverso, Caranchini e Guizzetti è stata la prima di un ciclo di cene "Visioni d'autore" che Molino Casillo-Altograno organizzerà a Identità Golose Milano con i più prestigiosi interpreti della pasticceria, bakery, pasta e pizza. Ma già qualche giorno fa di Altograno s'era parlato, sempre nel nostro hub internazionale della gastronomia, grazie a The Bakery Lab, un percorso pensato per raccontare in chiave contemporanea l’ultima evoluzione nel mondo degli sfarinati, tra tecnica, creatività e gusto. Il nostro Stefano Montibeller ha seguito l'appuntamento, ecco il suo report.
(red)

Pappa al pomodoro, ragù di cozze e olio all'origano, di Edoardo Traverso

Pappa al pomodoro, ragù di cozze e olio all'origano, di Edoardo Traverso

Linguine al burro, garum di agone e amchoor, di Davide Caranchini

Linguine al burro, garum di agone e amchoor, di Davide Caranchini

Tubetti, miso di pistacchio e fragola arrosto, di Davide Caranchini

Tubetti, miso di pistacchio e fragola arrosto, di Davide Caranchini

Torta di rose con gelato di zabaione al distillato di albicocche, di Stefano Guizzetti

Torta di rose con gelato di zabaione al distillato di albicocche, di Stefano Guizzetti

Innovare in un settore antico e radicato come la molitura del grano non è semplice. Richiede visione, coraggio e, soprattutto, una profonda comprensione scientifica della materia prima. Molino Casillo, realtà pugliese che è tra le big del settore, non è nuovo a queste sfide, ma con il progetto Altograno, raccontato di recente a Identità Golose Milano, alza l'asticella in modo significativo. Non si tratta di una nuova referenza, ma di una vera e propria riscrittura delle regole, con un prodotto che si colloca orgogliosamente al di fuori delle categorie tradizionali.

«Non proponiamo una farina bianca, volgarmente nota come raffinata. Non proponiamo nemmeno una farina integrale. Siamo un'altra cosa, un terzo luogo», spiega Graziano Stasi, strategy manager dell’azienda. È la sintesi perfetta di un percorso durato anni, che ha coinvolto un team di tecnologi, biologi e nutrizionisti in collaborazione con alcune università italiane. L'obiettivo? Sbloccare il potenziale nascosto nel cuore del chicco di grano. Il punto di partenza è un paradosso ben noto ai tecnici: le parti più preziose del grano dal punto di vista nutrizionale, il germe e lo strato più interno della crusca, l'aleurone, sono anche le più problematiche. Ricche di proteine nobili (albumine e globuline), vitamine, fibre solubili e acidi grassi, sono tecnicamente instabili. «I loro grassi irrancidiscono molto velocemente una volta che il chicco viene rotto», chiarisce Stasi. Questa instabilità ha storicamente costretto i mugnai a scartarle, impoverendo di fatto il prodotto finale per garantirne la conservabilità.

È qui che si inserisce l'innovazione di Molino Casillo: un processo brevettato a livello nazionale e internazionale chiamato Lavorazione Circolare. In un unico ciclo chiuso e integrato all'interno dello stabilimento di Corato, le frazioni nobili vengono selezionate, i grassi vengono estratti in meno di 60 minuti per produrre un prezioso olio di germe di grano, e la matrice proteico-fibrosa, ormai stabilizzata, viene reintrodotta nello sfarinato. Il risultato è appunto Altograno, un prodotto che mantiene la ricchezza del cuore del grano senza i suoi difetti tecnici.

I numeri parlano chiaro: rispetto a una farina integrale di alta qualità, Altograno vanta il 50% di proteine in più, il 30% di glutine in meno e una netta superiorità nel profilo delle fibre. Al posto della lignina e della cellulosa, tipiche della crusca esterna, qui dominano le emicellulose, fibre solubili preziose per il microbiota intestinale e prive degli off-taste spesso associati all'integrale.

The Bakery Lab di Altograno a Identità Golose Milano

The Bakery Lab di Altograno a Identità Golose Milano

Ma se la scienza affascina, è sul campo che un prodotto del genere deve dimostrare il suo valore. E la testimonianza del pastry chef Marco Pedron, che ha lavorato a lungo con queste nuove farine, è illuminante. «È la prima farina che ha un profumo - esordisce, sottolineando una dimensione sensoriale del tutto inaspettata - Un aroma che cambia a seconda degli ingredienti con cui si lega: acqua, latte, uova. Si comporta quasi come un profumo sulla pelle». Pedron evidenzia due aspetti tecnici cruciali per ogni artigiano. Il primo è l'idratazione: «Essendo una fibra autentica, non creata in laboratorio, ha bisogno di tempi di autolisi più lunghi, anche un'ora e mezza. È una farina vera, che viene dalla terra, e richiede rispetto». Il secondo, ancora più sorprendente, è la stabilità in lievitazione. «Quando arriva al culmine della sua lievitazione, non abbiamo un hype alto dove il prodotto collassa. Mantiene un plateau, una costanza che ci garantisce un range di lavorazione almeno doppio, se non triplo, rispetto a una farina convenzionale». Questo si traduce in maggior controllo, meno scarti e una qualità costante, anche su grandi produzioni artigianali.

Questa doppia anima, nutrizionale e performante, ha permesso a Molino Casillo di adottare una strategia di mercato audace, riassunta da Stasi nel concetto di "Intel inside" del grano. L'obiettivo è rendere Altograno un ingrediente riconoscibile e un marchio di garanzia all'interno di prodotti finiti, educando il consumatore finale attraverso una comunicazione capillare che passa da nutrizionisti, medici e artigiani. Un esempio concreto sarà sugli scaffali, rigorosamente insieme alla pasta tradizionale, con la pasta Garofalo, che ha sposato il progetto creando una linea di otto formati specifica, definita Strapasta per sottolinearne il carattere eccezionale e posizionandola come alternativa evoluta all'integrale. Per il mondo professionale, invece, Molino Casillo ha sviluppato quattro miscele di Altograno dedicate a panificazione, pasticceria, pizza e pasta fresca, per permettere a ogni artigiano di trovare la soluzione perfetta per le proprie esigenze.

Altograno, quindi, non è solo una farina. È il risultato di un approccio che unisce la ricerca scientifica più avanzata al sapere molitorio, creando un prodotto che risponde contemporaneamente alle esigenze di benessere del consumatore moderno e alle richieste di performance dell'artigiano più esigente. Una vera e propria rivoluzione che parte da un piccolo, preziosissimo germe di grano.


Identità Golose Milano

Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano

Stefano Montibeller

di

Stefano Montibeller

classe ’91, metà trentino e metà comasco, con base a Milano. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, degustatore certificato Wset con un master in critica enogastronomica. Ex buyer alimentare, ora prova a raccontare il cibo e il vino, la sua vera passione. Preferisce gli artigiani del gusto alle mode gourmet. Anche se, diciamolo, cibo e vino devono anche divertire... Cinico? Sì. Cattivo? No

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