Foto Brambilla-Serrani
via F. Ozanam, 7 Milano +39 02 36795568
C’è stato un tempo in cui la rigidità della pasticceria non piaceva a Massimo Pica: da ragazzo era stata la cucina a sedurre il pasticcere di Nocera Inferiore. Per fortuna dei palati dei milanesi (e non solo) che possono deliziarsi con i suoi dolci “capolavori”, Pica a un certo punto si è avvalso della facoltà di cambiare idea diventando un enfant prodige della pasticceria italiana. A soli 21 anni il giovane campano, meneghino d’adozione, ha aperto i battenti del primo locale in via Castel Morrone mostrando sin da subito il suo talento: un mix di creatività e innovazione rivelatosi nelle golose creazioni.
Nel 2013 alla prima pasticceria se n’è aggiunta un’altra, in via Ozanam, e con essa le dolcezze – e le decantate colazioni - di Massimo Pica hanno trovato una seconda casa (l'insegna è la stessa ed è semplice: Massimo Pica). Nelle vetrine i croissant francesi al cioccolato, arancia e mandorle e le trecce al cocco e ananas, che spiccano tra le proposte del mattino, sono affiancati dai soffici dolci preparati con lievito madre e farciti con marmellate artigianali o creme speciali. Pica nel novembre 2014 ha anche vinto la medaglia d’argento alla Coppa del Mondo di Cucina e Pasticceria in Lussemburgo e nel 2015 ha pubblicato Gusti, Cromie, Texture. Le sue creazioni coniugano il meglio della tradizione italiana e l’arte pasticcera campana con quelle delle grandi scuole internazionali, dalle quali ha tratto ispirazione. Per questo i dessert spaziano dai classici della tradizione campana, come sfogliatelle e pastiera, a quelli della tradizione milanese come il panettone, lievitato di cui è diventato un maestro, fino all’originalità dello Scoiattaolo, dolce ripieno di mele Granny Smith e nocciole, della Linzer per celiaci fatta con grano saraceno o della Caprese senza latticini.
Difficile per un talento del genere mantenere “privata” la propria arte. Per condividere il proprio (e l’altrui) sapere, nel 2016 è nata la Pica Pastry School. Il coronamento di uno zuccheroso percorso che ha fatto di Massimo Pica un mentore di dolcezza.
a cura di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile
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