Per noi di Bollicine del Mondo, arrivare al 7Pines Resort Sardinia ci consente di essere catapultati nel mondo isolano dove accoglienza, dettagli e arte del ricevere si allineano all'unisono sotto la direzione talentuosa di Vito Spalluto. Guida autorevole di un luogo, a pochi chilometri dalla Costa Smeralda bling bling, dove il fattore umano ha un peso e si avverte con decisione e franchezza.
Focalizzandoci sul benessere a tavola siamo di fronte a due realtà gastronomiche che vantano la firma dello chef Pasquale D'Ambrosio, Executive chef del resort nonché anima del ristorante Capogiro che riesce a mettere nei piatti il suo dna campano contaminato dalla terra sarda. Poi c'è la firma di Franco Pepe con il suo Spazio dove poter assaggiare le pizze iconiche del maestro e realizzazioni inedite per 7Pines Resort Sardinia.
Anche per questa stagione il
Capogiro rinnova la partnership con
Ruinart in veste di ambassador della più antica Maison di Champagne al mondo. Proprio il menù dello chef sarà abbinato alle bollicine
Ruinart a partire dallo Chardonnay interpretato attraverso il
Ruinart Blanc de Blancs, ma anche con il Rosé senza scordare la Cuvée di Prestige,
Dom Ruinart 2013. Imperdibile l'assaggio del
Blanc Singulier Edition 19, una cuvée a base Chardonnay, raro equilibrio gusto-olfattivo per uno champagne che racchiude tutte le caratteristiche del cambiamento climatico.
Pasquale D’Ambrosio, chef del Capogiro
Carta dei vini con profondità di annate e territorio che supportano le creazioni del cuoco. «Ogni piatto è l'espressione di un pensiero che va oltre l'estetica e il gusto: è una dichiarazione d'intenti, una presa di posizione - afferma lo chef
Pasquale D'Ambrosio - La mia cucina è un gesto d'amore verso la terra e le persone che la vivono ogni giorno. Nasce da relazioni autentiche con piccoli agricoltori e artigiani che coltivano e trasformano con cura il loro territorio. Ogni ingrediente racconta una storia vera: di mani esperte, di stagioni, di scelte consapevoli. Cucino con semplicità e rispetto, perché credo in un futuro sostenibile che parte dalle radici».
Imperdibile il lavoro sul pomodoro che lo chef eleva con creazioni gustative come il piatto. Una brigata di cucina e sala in cui prevalgono le donne. Qui la cucina è vissuta come un vero e proprio spazio collettivo. Non esiste una figura univoca di pastry chef, perché ogni dolce viene creato in sinergia da tutta la squadra, che partecipa anche alla panificazione quotidiana.
La ricerca di equilibrio dello chef ben presente nei piatti si esalta con
Il Riccio Che Non Ti Aspetti, parte del menù
Sartoriale (riccio di mare, coralli, erbe d'acqua, finocchio di mare, patata di Gavoi) piuttosto che l'emblematico
Esperienza della collezione
Le Origini che esalta la pasta unita ai 12 pomodori. «Questo piatto – afferma lo chef - è la sintesi di un ricordo della mia infanzia. Il profumo delle domeniche di una volta, quando la cucina era un rituale familiare. La ricetta unisce i pomodori simbolo delle regioni italiane che hanno segnato il mio percorso professionale».
Il Riccio Che Non Ti Aspetti
Per il direttore
Spalluto: «Quella che si vive da
Capogiro non è solo una cena: è un gesto di rispetto verso la terra che ospita, un tributo alla cultura gastronomica sarda, e una riflessione sulla possibilità di fare ristorazione d'eccellenza in armonia con l'ambiente e con la comunità».
A tutto questo si affianca l'arte di Franco Pepe che, sempre con le bollicine Ruinart Rosé saranno abbinate alle pizze del maestro di Caiazzo viaggiando attraverso una Margherita Sbagliata ma provando anche Sentimenti Di Gallura e i coni di pizza fritta, vera novità dell'estate.
Chiunque potrà accedere ai ristoranti: per informazioni e prenotazioni consultare la pagina web dedicata.
