25-05-2023

Symposia: i grandi della 50 Best Bars amano Milano. «Lo scambio internazionale ci rende vivi»

Al Bulgari meneghino una serata che ha visto il resident bartender Patrick Greco dialogare con Harrison Ginsburg dell'Overstory di Manhattan, numero 34 nella classifica mondiale dei migliori indirizzi di mixology

Patrick Greco con Harrison Ginsburg

Patrick Greco con Harrison Ginsburg

Milano continua ad essere una delle mete più interessanti della mixology mondiale. Una piazza aperta e vivace, dove i bartender di fama mondiale amano volare per confrontarsi con l'Italian touch. Tra gli appuntamenti più interessanti c'è Symposia, l'evento firmato Bulgari Hotel Milano che ospita, di volta in volta, i guru del settore.

Per il secondo appuntamento è arrivato a Milano Harrison Ginsberg, Bar Director di Overstory, 24 esclusive sedute al sessantaquattresimo piano dello storico palazzo 70 Pine a New York, che in meno di un anno dall’apertura è stato nominato miglior Bar da Esquire America, e numero 34 nella classifica 50 Best Bars. Ma non solo. Harrison Ginsberg ha partecipato alle finali nazionali di Bols Around the World (premiato secondo posto), Bacardi Legacy 2014 (tra i finalisti), Grand Marnier Grand Masters 2015 (Vincitore), Diageo World Class 2015 & 2017 (finalista) e Heaven Hill’s 2018 Bartender of the Year (Vincitore). Al suo fianco il bravo  Patrick Greco, Bar Manager del Bulgari Hotel Milano: insieme presenteranno agli ospiti le loro creazioni.

Easy Rider

Easy Rider

«Avere qui da noi interpreti di fama mondiale ci dà ancora più voglia di crescere e migliorarsi - dice Greco -. Qui crediamo nel confronto, nel dialogo, nel piacere di passare serate piacevoli. Ci rende vivi. Quello che un tempo accadeva per l'alta cucina - cone le famose "4 mani" - ora vale anche per i cocktail, e le persone sembrano gradire. Stiamo portando una nuova cultura del buon bere in Italia e l'apertura alla scena internazionale è indispensabile per restare aggiornati e seguire i nuovi trend. Qui al Bulgari Hotel il focus resta l'antisperco, con la valorizzazione di ingredienti non usati del tutto dalla nostra cucina, e la possibilità di scegliere il low alcohol per poter godere di più assaggi senza "perdere la testa". Oggi i cocktail sono proprio come i piatti e, se il percorso diventa lunga, non si può eccedere nella "pesantezza"».

I cocktail della serata Symposia al Bulgari Hotel di Milano

I cocktail della serata Symposia al Bulgari Hotel di Milano

«Per troppo tempo il lavoro dietro al bancone è stato sottovalutato: ora ci prendiamo il nostro momento, dialogando col pubblico per spiegare quanto c'è dietro il nostro lavoro - continua Greco -. A differenza di quanto avveniva in passato, oggi molti giovani scelgono la strada della mixology, pur sapendo che è per lo più un lavoro notturno che richiede impegno e fatica. Ma è anche gioia e divertimento. Queste serate, per noi e i nostri giovani collaboratori, sono il segno che il nostro settore è più vivo che mai».

Greco, nella sua drink list, guarda alla bella stagione con Easy Ride, un cocktail leggero ma al tempo stesso intenso nel frutto, che unisce Mitcher’s Bourbon, polline, pepe di timut, bergamotto, soda di pesca bianca, fiori di ciliegio, e, con coerenza, ci manda col pensiero in terre esotiche con il Day Dreamer a base di Michter’s Rye, Vermouth rosso, Campari, cocco, pandan (pianta del sud est asiatico da cui si ricavano foglie aromatiche molto usate in cucina) e lemongrass.

Umami Gimlet

Umami Gimlet

Non si fa mancare, però, una proposta più originale, che può piacere o non piacere (ma perfetto per chi vuole osare e non si pone limiti): si chiama Umami Gimlet, Michter’s american al salmone, alga nori, mandorla, fake lime, olio al tartufo. Al naso arriva subito il tartufo, ma poi il sorso si espande in qualcosa di completamente diverso, con tanto umami, come potrebbe essere - appunto - un piatto fine dining. 

Il controcanto di Harrison non si fa attendere. Si comincia con leggerezza con il Dream Catcher, Michter’s Bourbon, Earl Grey, vaniglia, champagne, latte chiarificato, per strizzare l'occhio all'estate con il Watermelon Mizuwari, Michter’s American Whiskey, anguria, Campari, Vermouth secco, soda.

Manhattan Deluxe

Manhattan Deluxe

Visto che la sua casa è la Grande Mela - quando avrete il piacere di andare all' Overstory verrete accolti nella hall rivestita di marmo rosso del 70 Pine prima di essere proiettati al 63° piano nel cocktail bar con vista mozzafiato - non poteva mancare un omaggio alla sua città: ottimo il suo Manhattan Deluxe, composto da Michter’s Bourbon, olio di oliva extra vergine, cacao, sale, che offre una texture setosa, un sorso scuro e meditativo, un finale sapido che diverte il palato. 

Davvero questi eventi aprono mondi sconosciuti, fanno viaggiare con la mente e, soprattutto, fanno venire voglia di prendere il primo volo per andare a trovare questi artisti della mixology nelle loro città. E se non avete tempo, c'è sempre la prossima data di Symposia a Milano...


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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