28-09-2023

Fonderì Pizza Glamour a Napoli: buon gusto a tutto tondo

In questa pizzeria partenopea anche l'occhio vuole la sua parte, senza mai perdere di vista la sostanza: in menu, non solo la pizza contemporanea napoletana di Carmine Pellone, ma anche fritti golosi, croissant salati e tante chicche al calice

Fonderì Pizza Glamour si trova a Napoli in Via M

Fonderì Pizza Glamour si trova a Napoli in Via Michelangelo da Caravaggio - 52/A 
Instagram Fonderì Pizza Glamour

Circa una settantina i coperti - che presto aumenteranno per un prossimo ampliamento -, da dicembre 2021 Fonderì Pizza Glamour ha aperto le sue porte in Via Caravaggio a Napoli, una posizione lontana dai circuiti turistici del centro antico, ma situata tra i quartieri Vomero, Fuorigrotta e Posillipo.

Nata da un’idea di tre amici, Domenico Sottolano, Raimondo Scognamiglio e Mario Mancini, Fonderì è un locale curato nei suoi interni con luci, materiali, complementi e mise en place, che ne enfatizzano quel termine "glamour" e poco lo rendono pizzeria. Una scelta per nulla casuale visto che l’intento è proprio di differenziarsi dai canoni tradizionali di una classica pizzeria partenopea, pur non rinnegandone origini e storia.

Gli interni della pizzeria

Gli interni della pizzeria

Fonderì Pizza Glamour, infatti, vuole essere un locale contemporaneo, un’alternativa dove vivere un’esperienza, che origina dallo studio e dalla ricerca di Carmine Pellone che, con la sua valida brigata, composta da, Abi, Fulvio e Giuseppe, è alla continua ricerca di impasti, interpretati nella sua personale visione, frutto del tanto studio che applica per questo progetto. Classe ‘87, Carmine Pellone ha iniziato a lavorare in questo campo dall’età di quattordici anni, una scelta derivata dalla sua scarsa propensione alle frequentazioni scolastiche, come racconta senza scrupoli. Esperienze in Inghilterra, Francia e diverse località italiane lo hanno messo a confronto con situazioni tra le più disparate, accendendo in lui la ricerca della sua personale espressività.

La grande squadra di Funderì Pizza Glamour: da destra Carmine Pellone, Giusepppe, Fulvio e Abi

La grande squadra di Funderì Pizza Glamour: da destra Carmine Pellone, Giusepppe, Fulvio e Abi

Ritornato in terra campana ha poi affiancato Diego Vitagliano e, soprattutto, Carlo Di Cristo, panificatore esperto e ricercatore di zoologia all’Università degli Studi del Sannio, con il quale ha condiviso esperienze e crescita soprattutto nell’approccio agli impasti. Ed è proprio su ogni impasto che Carmine Pellone vuole far soffermare l’attenzione del cliente, facendogli comprendere che con acqua, lievito e farina si possono proporre tanti prodotti diversi.

Bun condito con peperoncini verdi datterini e Langhilardo

Bun condito con peperoncini verdi datterini e Langhilardo

Originale la proposta del tacos e del bun, quest’ultimo realizzato in doppia cottura, prima al vapore e poi fritto, nonché condito sulla sommità e non tagliato a metà come normalmente accade; preparazioni autoprodotte, che diventano apertura del pasto, da affiancarsi o alternarsi a una più classica frittatina o al crocchè.

Tacos con fonduta di provola e pulled pork

Tacos con fonduta di provola e pulled pork

La sua voglia di sperimentare non si ferma solo ai lievitati, ma si addentra fino alla realizzazione della pasta sfoglia che trova sfogo nei deliziosi croissant in versione salata. Ogni prodotto viene preparato rispettando i processi produttivi, i tempi di lievitazione, e naturalmente la cottura, che ben si adatta a ciascuna preparazione.

Ulteriore aspetto degno di nota è la costante attenzione alla digeribilità del prodotto e alla selezione accurata delle materie prime che diventano farcia e condimento delle diverse preparazioni. Il menu è ampio e variegato con proposte ideate anche grazie a un dialogo felice con alcuni chef del territorio.

Una classica Margherita

Una classica Margherita

Si spazia dalla pizza napoletana in stile contemporaneo, scioglievole ed essenziale, proposta nei gusti più classici, ma anche con intriganti combinazioni, per passare poi alla sua versione di pizza in pala, che conquista per croccantezza e leggerezza.

Pizza in pala nella versione La mia marinara nata dalla collaborazione con Francesco Sposito, chef del ristorante Taverna Estia, a Brusciano (Napoli)

Pizza in pala nella versione La mia marinara nata dalla collaborazione con Francesco Sposito, chef del ristorante Taverna Estia, a Brusciano (Napoli)

Da provare la versione La mia marinara nata dalla collaborazione con Francesco Sposito, chef del ristorante Taverna Estia a Brusciano, composta da un mix di pomodori datterini gialli e rossi conservati in acqua di mare e origano di montagna, condita all’uscita con aringa affumicata e maionese di alici di Cetara.

Padellino nella versione Provolone del Monaco

Padellino nella versione Provolone del Monaco

Non da meno la sua idea di padellino, incredibilmente morbido e soffice nel morso, protetto da una superficie piacevolmente croccante; è perfetto nella versione Provolone del Monaco, composta da una base di pomodorini gialli, salsiccia, provolone del monaco e, in uscita dal forno, chips di melanzane e pesto di basilico.

La sala è coordinata da Rosaria Cocozza, compagna di Carmine, che si avvale della collaborazione di Raffaella e della sommelier Valeria Avara, la quale con professionalità guida gli ospiti nella selezione - in via di perfezionamento e crescita - di birre artigianali e una selezione di vini, tra cui prevalgono le bollicine, senza trascurare etichette del territorio campano.

La sommelier Valeria Avara

La sommelier Valeria Avara

Il loro unico segreto è svolgere con passione, educazione, intraprendenza e umiltà il proprio lavoro, in una fusione di sapori, forme, espressioni e sinergia, come il nome stesso richiama. Una realtà originale che guarda al futuro a testa alta, senza strafare, ma con l’intento di perfezionarsi sempre, continuare a studiare e approfondire il proprio lavoro, per comunicare a chi li sceglie, il grande amore e la dedizione per questo mestiere.


Mondo pizza

Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta

a cura di

Fosca Tortorelli

napoletana, classe 1978, architetto e sommelier Ais. Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione nel settore enogastronomico. Collaboratrice della rivista L’Assaggio, oltre che di altre testate, è membro delle Donne del Vino

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