A Bergamo (e anche a Milano), in un locale che profuma di forno e umanità, la pizza ha smesso di essere solo un piatto per diventare una dichiarazione di intenti. Si chiama Pit'sa, si legge “pizza”: ma quella lieve deviazione ortografica è già un manifesto. Perché l’inclusione, qui, non è un progetto: è una pratica quotidiana.
Tra i tavoli e dietro il banco si muovono ragazzi e ragazze con sindrome di Down, che accolgono e servono con grazia e competenza. Giovanni Nicolussi e Valentina Pisani Giacomin, fondatori del format, hanno scommesso su un’idea radicale nella sua semplicità: che la diversità sia una forma di eccellenza, e che la gentilezza, se coltivata, possa diventare competenza.

Chanel n.6, con vellutata di patate al rosmarino, porcino arrostito delle montagne di Asiago, spinacio spadellato, camembert vegetale, olio al tartufo fuori cottura
Il menu è in prevalenza vegetale, pensato per essere leggero, digeribile e adatto a tutti. Una scelta voluta dai fondatori, che hanno voluto unire gusto e benessere con naturalezza, senza rinunciare al piacere. Qui la materia prima è nuda, sincera, rispettata: a ricordarci che la bontà, quando è autentica, sa anche farsi cura.
E poi c’è un gesto che, più di ogni parola, tocca il cuore: accanto alla pizza, una piccola ciotola di sugo, pensata per fare la scarpetta con il cornicione. È un rito infantile e primordiale, che profuma di casa e semplicità; un invito a godere fino in fondo, a non lasciare nulla nel piatto.

Regina di cuori, con sugo di pomodoro, mozzarella vegetale a ciuffetti, pomodorini gialli, decorazione di crema al basilico fresco, olio a crudo, foglie di basilico fritto

La Veliero del pirata, impasto fritto, con sugo al pomodoro, mozzarella vegetale a ciuffetti e basilico fritto

Un viaggio dal Ferdy, con sugo al pomodoro, formaggio stracchino Quadro del Ferdy in cottura, olio a crudo, basilico fritto. Servita con un assaggio a parte dello stesso formaggio
Mangiare da
Pit’sa non è solo condividere una tavola: è entrare in una visione del mondo in cui il buono e il giusto coincidono. Un luogo dove l’inclusione non è un’eccezione da celebrare, ma una normalità da imparare.

Valentina Pisani Giacomin, fondatrice di Pit'sa con Giovanni Nicolussi
Forse è questo il vero
Pit’sa Effect: scoprire che fare del bene non è un atto straordinario, ma il gesto più naturale che ci sia — come impastare acqua e farina, e accorgersi che, da soli, non sarebbero mai diventati pane.
Pit'sa
Via Alberto Pitentino 6 - Bergamo
tel. +39 035 0086930
Via Cadore 31 - Milano
tel. +39 02 97138900
pizzeriapitsa.com
Entrambi i locali sono sempre aperti a cena. A pranzo aperti venerdì, sabato e domenica