19-04-2021
Cresce sempre più sulla Guida di Identità Golose (ora anche in app, leggi qui) lo spazio dedicato alla pizza di qualità. Sull'ultima edizione, quella 2021 presentata qualche settimana fa, il numero di indirizzi "lievito&farine" consigliati sfiora ormai i 100 e segna l’ingresso di ben 12 novità.
L'aumento negli ultimi anni è stato grandioso e i numeri lo confermano: nel 2018 contavamo 68 segnalazioni, per passare a 85 nel 2019 e a 99 luoghi imperdibili della pizza nel 2020, cifre che però includevano il panorama estero, assente nella lista 2021 per le ben comprensibili ragioni. Ma, al di là dei dati, è giusto mettere in luce ciò che questi ultimi sottendono chiaramente: un cibo "pop" quale la pizza sta ricavandosi una crescente attrattività, in parallelo con quella della cucina d’autore. Il perché è presto detto: in entrambi i casi, gli artefici dell'exploit in questione incorporano nelle loro creazioni forte conoscenza tecnica, continua ricerca e capacità innovativa unita al rispetto della tradizione più sana. Di più: è un’espansione, quella della pizza di qualità negli ultimi 15 anni, che non tutti gli altri rami della ristorazione hanno registrato, e men che meno a simili ritmi.
Simone Padoan, Gabriele Bonci, Giancarlo Casa e Stefano Callegari: erano i soli 4 pizzaioli presenti nella Guida IG 2009, seconda edizione; i primi due anche nella Guida 2008, l'esordio assoluto. Ora hanno quasi 100 compagni, nell'ultima edizione, ma loro ci sono ancora: dimostrazione che la scelta di qualità ha pagato
Ecco le 12 new entries:
Madremia, in Campania, di Fosca Tortorelli Quattroquinti, in Emilia Romagna, di Erica Battelani Chiere, in Emilia Romagna, di Luca Farina Officine del Cibo, in Liguria, di Marina Alaimo Mezzometro, nelle Marche, di Carlo Passera SP 143, in Piemonte, di Paolo Scarpellini Spiriti Gourmet, in Puglia, di Pierpaolo Sammartino Pizzeria Bosco, in Sardegna, di Carlo Passera Villa Costanza, in Sicilia, di Caterina Lo Casto Piano B, in Sicilia, di Concetta Bonini LargoNove, in Toscana, di Chiara Aiazzi La Pergola, in Toscana, di Carlo Passera
C’è un fil rouge magnifico che regge questo scenario in ascesa: lo studio costante della materia lavorata quotidianamente, con l’intenzionalità di regalare agli ospiti non solo spicchi conditi a seconda dei propri desideri, ma un focus particolare sulla digeribilità degli impasti, sul grado di purezza delle farine e sulle tecnologie utilizzate, come pure sui nuovi equilibri tra dolce e salato. Il tutto, usando la stessa tela: la pizza.
Nella prima edizione della Guida Identità Golose, anno 2008, le pizzerie recensite erano solo 2, e non per nostra pigrizia, noi siamo sempre stati favorevoli ad aprire le porte a Margherite e Quattro Stagioni, se fatte bene. Erano I Tigli di Simone Padoan in Veneto e poi la romana Pizzarium di Gabriele Bonci. L'anno successivo, entrarono sempre a Roma La Gatta Mangiona di Giancarlo Casa e Sforno di Stefano Callegari. Tutte ancora presenti nel nostro elenco 2021, tutte che godono di ottima salute, anche 14 anni dopo. A conferma che una scelta all’insegna della qualità, presa allora, si è dimostrata vincente.
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
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Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
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