12-03-2025

Maison Joseph Perrier, 200 anni di storia della Champagne

La sesta generazione, guidata da Benjamin Fourmon, prosegue l'opera familiare, con la Chef De Cave Nathalie Laplaige che dal 2017 porta nuova visione alle cuvée della storica casa vinicola

Benjamin Fourmon, presidente e CEO della Maison Jo

Benjamin Fourmon, presidente e CEO della Maison Joseph Perrier

Siamo a Châlons-sur-marne dove la Maison Joseph Perrier, fondata nel 1825, esprime da 200 anni la passione per lo champagne, con un passaggio di testimone familiare, di generazione in generazione, arrivando oggi a celebrare una tappa importante.

Un luogo in Champagne dove la casa padronale è circondata da vigneti e Joseph Perrier fece scavare le cantine con gallerie sotterranee di origine gallo-romana che si estendono per circa tre chilometri. Una storia fatta di passione, visione e soprattutto vocata alla qualità assoluta, mantra aziendale da sempre.

Una bollicina amata dalla regina Vittoria e dal figlio Edoardo VII; proprio la Maison Joseph Perrier divenne fornitore ufficiale della casa reale inglese fin dal 1889. Siamo alla sesta generazione e dal 2019 Benjamin Fourmon, laureato alla facoltà di commercio e operatore vitivinicolo, ha affiancato il padre Jean-Claude per portare nuova linfa all'azienda di famiglia diventando il direttore generale della Joseph Perrier.

L'Italia è una destinazione importante, distribuita da sempre da Banfi, che ha tracciato un lavoro quotidiano qualitativo e quantitativo di rara capillarità. Milano e il Pellico 3, ristorante del Park Hyatt, hanno celebrato una serata per i 200 anni di Joseph Perrier con una degustazione straordinaria proprio di un formato Magnum di Joséphine 2014 e un Jeroboam di Cuvée 200 e le deliziose creazioni culinarie dello chef Guido Paternollo.

Siamo di fronte a un capolavoro enologico dove il 60% di Chardonnay si completa con il Pinot Noir, caratterizzando un sorso elegante, complesso, fresco con un dosaggio di 5 grammi litro; l'assaggio svela un bouquet aromatico con note di frutta bianca, come mela golden e pera, ben intrecciate ai sentori agrumati e a una lieve nota di nocciola tostata. Grande profondità e cremosità.

Come ha spiegato in un italiano eccellente Paul Edgar Bredar, Export Manager Europa di Joseph Perrier: «Nel celebrare questa importante tappa per la Maison continuiamo a progredire; occorre non fermarsi mai e continuare a far degustare i nostri champagne e l'unicità di Joseph Perrier. Il pubblico della Champagne è cambiato e i nostri vini devono soddisfare queste attualità, pur mantenendo evidenti le origini e il dna del nostro stile».

Nathalie Laplaige

Nathalie Laplaige

Una serata condotta da Cristina Mercuri che ha saputo descrivere le cuvée degustate a partire da Le Ciergelot Brut Nature 2020, La Côte à Bras Brut Nature 2015, Joséphine 2014 in formato Magnum, Cuvée 200 in formato Jéroboam e per finire il rosato Cuvée Royal Brut Rosé.

Un plauso doveroso va alla Chef de Cave Nathalie Laplaige, entrata in Maison nel 2017, laureata in biologia ed enologia, ha fatto tutta la sua carriera in Champagne e per Joseph Perrier ha saputo arricchire gli Champagne della Maison con purezza, freschezza e contemporaneità.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

Cinzia Benzi

di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

Consulta tutti gli articoli dell'autore