02-06-2017
Lo champagne Extra Brut Extra Old assieme allo Yellow Label, vino simbolo di Veuve Clicquot nel mondo
Veuve Clicquot punta ancora più in alto, presentando un altro prodotto di eccellenza, per il quale è stato necessario un lungo e attento studio. L’evento, che si è tenuto da Peck, ha portato in Italia Dominique Demarville, chef de cave della maison francese, introdotto da Carlo Boschi, responsabile di Veuve Clicquot in Italia. Lo champagne è Veuve Clicquot Extra Brut Extra Old, un vino che punta alla complessità, utilizzando esclusivamente i vini di riserva.
«Per creare un nuovo champagne ci vuole tempo – ha spiegato Demarville - bisogna immaginarlo, concepirlo, e poi fare prove di assemblaggio e infine aspettare il tempo che ci vuole per l’invecchiamento in cantina. Yellow Label è il marchio di Veuve, è l’assemblaggio più importante, delicato ed eccitante sul quale lavorare, perché rappresenta la qualità, la costanza e il gusto di Clicquot. Yellow Label nasce da diverse annate assieme, e proprio uno dei lavori più importanti della nostra maison è sui vini di riserva. Per l’assemblaggio di Yellow Label utilizziamo vini di riserva di uno, due o tre anni, ma arriviamo anche a 10 o 20 anni».
Dominique Demarville, chef de cave di Veuve Clicquot, presenta il nuovo champagne
E così si arriva a quella che potrebbe essere una piccola svolta per Veuve Clicquot: «Noi abbiamo voluto creare questo nuovo champagne, nel 2011, con lo scopo di giocare su questa consistenza cremosa e setosa, ricercando il massimo della purezza e della forza, ed è per questo che ho pensato a un assemblaggio basato al 100% su questi vini di riserva».
Da qui il nome di Extra Brut Extra Old, realizzato con sei annate differenti di vini di riserva: 2010, 2009, 2008, 2006, 1996 e 1988. «Nel momento in cui abbiamo creato l’assemblaggio aveva già 3 anni, mentre il più vecchio aveva 25 anni. Imbottigliato nel novembre 2013, nuovo periodo di invecchiamento, e successivamente, dopo 3 anni, il vino è stato degorgiato nel giugno 2016. Abbiamo cercato un’effervescenza, che è molto delicata».
Dominique Demarville con la speciale bottiglia del 1989
Infine, per festeggiare l'evento, Demarville ha voluto fare una sopresa, aprendo una bottiglia di millesimato 1989: uno champagne emozionante.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose