28-02-2022
Un simbolo della gastronomia belga, i cavoletti di Bruxelles, nell'appetizer del Bon Bon, ristorante a due stelle Michelin di Christophe Hardiquest, chef-patron che ha annunciato la chiusura definitiva del locale il prossimo 30 giugno, in vista di nuovi progetti. Nel piatto della foto, i cavoletti finiscono in una mini-crepe con coda di bue sfilacciata e mostarda affumicata. Tutte le foto sono di EquinoxLightPhoto
La scena enogastronomica di Bruxelles è vivace, cosmopolita, divertente, stimolante. Una miriade di ottimi brasserie, bistrot, negozi di cose buone, birrifici di qualità, pralinerie e così via gustando. Poi ci sono delle chicche, come quella che vi abbiamo raccontato l'altro giorno, il ristorante Bozar con le sue meravigliose pâtés en croûte, leggi Di Bruxelles golosa e di due patés en croûte sublimi, gustate al Bozar di Karen Torosyan. E tante altre che torneremo a narravi presto, in un successivo articolo.
In cima a questa piramide golosa, però, dominano almeno quattro ristoranti, diversi tra di loro. Rappresentano la punta di diamante, i locali più celebri, quelli di riferimento. Sono il Bon Bon di Christophe Hardiquest. Poi La Paix di David Martin. Inoltre Comme chez Soi di Lionel Rigolet. E infine La Villa Lorraine di Yves Mattagne. I primi tre son bistellati; il quarto una struttura che è una vera e propria istituzione attiva già dal XIX secolo, e che punta a sua volta alle due stelle con il nuovo chef, che le ha già conquistate nel suo precedente locale.
Ma andiamo con ordine: noi abbiamo visitato i primi due e l'ultimo. Ecco i nostri appunti, qui ci occupiamo di Hardiquest.
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Christophe Hardiquest, classe 1975, è nato e cresciuto in Vallonia - dunque la parte francofona del Paese - ma è stato molto influenzato in cucina dalla nonna fiamminga: rappresenta dunque perfettamente l'anima profonda della tavola belga in generale e brussellese in particolare; si batte perché venga maggiormente (ri)conosciuta e valorizzata, perché assuma una propria identità sempre più precisa. Fa rete coi piccoli produttori e selezionatori d'eccellenza, con i quali studia nuovi match tra le sue idee e le loro; lo trovi tanto al birrificio quanto in macelleria, a selezionare il meglio del meglio.
Hardiquest al lavoro
La sala
I piatti Come si diceva, Hardiquest è colui che si batte più di tutti per trovare una via belga all'alta cucina, «Da qualche anno ho intrapreso un viaggio alla riscoperta del territorio e della storia. È diventato una specie di Odissea belga. Ho pensato che fosse importante tornare alle origini, cercare le nostre radici, il nostro terroir e continuare a impegnarsi per preservare questa eredità per le generazioni future. Siamo stati fianco a fianco con chi lavora per nutrire la terra, chi pianta, alleva e semina. Questa rete di produttori locali ha creato un nuovo ecosistema Bon Bon». Il menu Viaggio in Belgio (260 euro) è l'espressione di tutto questo.
Cozze "a l'escargot". Un piatto che rilegge una ricetta creata in occasione di Expo Bruxelles 1958
"Croquettes" di gamberi
"Hure" di ostrica della Zelanda "al verde"
Chicons au gratin, pesce eglefino e prezzemolo
Waterzooï di merluzzo, topinambur e ricci di mare
Bon Bon Avenue de Tervueren 453 - Bruxelles te. +32 2 3466615 restaurant-bon-bon.be aperto da martedì a venerdì, pranzo e cena menu degustazione a 245 e 260 euro
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Un piatto dello chef Seppe Nobles, che ha aperto il suo 't Gasthuis a Mechelen (Malines)
I paesi della birra - Belgio è stato pubblicato da Slow Food Editore nella collana Guide Slow, 280 pagg., 22 euro
Liernu, oltre che essere una località, è uno dei piatti simbolo della cucina dello chef di origine coreana, Sang Hoon Degeimbre, del ristorante Air du Temps, situo proprio nella cittadina belga. Un piatto da sempre in carta e da sempre diverso, è una fotografia di Liernu e del giardino del ristorante in tutte le sue stagioni: in questo caso, pastinaca, succo di fermentazione, olio di cerfoglio