23-11-2017
Enrico Bartolini al Fico Eataly World di Bologna, nell'area antistante il suo ristorante Cinque
Dice il pentastellato Enrico Bartolini («Faccio i miei complimenti a Norbert Niederkofler. Il riconoscimento Michelin non è obbligatorio, se ne può fare a meno, ma celebra giustamente la sua grande storia, io gli avrei dato le tre stelle già 10 anni fa») che «Fico mi ha fulminato, non esiste al mondo una cosa così. Ho parlato con Oscar Farinetti pochi mesi fa, mi ha convinto. Lui ha una dozzina di idee al giorno: ne formalizza un paio e una arriva addirittura a concretizzarla. E’ la prima volta che lavoriamo insieme, sono curioso di scoprire cosa accadrà. A me ha chiesto di prendere parte all’iniziativa, ha manifestato il desiderio di avermi qui. Noi siamo arrivati con i nostri valori e ci mettiamo in gioco, lui mette a disposizione la struttura, gli strumenti, al gente… Può funzionare, in effetti sta succedendo».
Il premier Paolo Gentiloni con Oscar Farinetti il giorno dell'inaugurazione
Dice ancora Bartolini che ha iniziato a ragionare di un suo coinvolgimento in Fico nell’aprile del 2016: «L’associazione Le Soste, della quale faccio parte, voleva creare un proprio punto di riferimento all’interno della struttura. Mi dicono: “Tu, Enrico, che stai inanellando tante aperture, perché non vai anche lì?”. Io rispondo che, appunto per questo, della cosa poteva occuparsi qualcun altro. Poi ho guardato il progetto e riconosciuto che potevamo anche sbarcare qui, come gestori di un ristorante che facesse qualità: l’idea poteva avere seguito, era percorribile».
E allora andiamole a scoprirle, queste eccellenze di Fico. Nostra guida illustre, sempre Enrico Bartolini.
PER FINIRE… - «Persino vicino alle casse, quando ci si trova nell’area più commerciale, trovo tantissimi spunti, ai quali non so proprio resistere. C’è sempre qualcosa che mi attrae, penso alle t-shirt di Fico, che ho acquistato, non posso farne a meno!».
NOTE CONCLUSIVE - «In Italia siamo molto bravi a far qualità con piccoli volumi; quando invece abbiamo a che fare con grandi strutture non teniamo il passo. Questo è un tentativo di ovviare a questo problema». Sosteniamolo allora, dice Bartolini.
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale