06-05-2015

Benvenuto Mercato Metropolitano

Apre in Porta Genova a Milano un gigantesco parco giochi del gusto, con oltre 2mila prodotti

L'ingresso (parzialmente in fieri) di Mercato Metr

L'ingresso (parzialmente in fieri) di Mercato Metropolitano, nenonato farmers' market sui Navigli di oltre 15mila mq, di cui 14mila all'aperto e 1.200 al coperto, aperto 7 giorni su 7. Sono coinvolti 125 produttori e - tra street food, piccoli negozi indipendenti e orti urbani - si possono acquistare 2mila prodotti. Presto sorgerà anche un cinema all'aperto

Noi milanesi fatichiamo a crederci. Al di là di Expo (o forse proprio grazie a Expo), in pochi giorni abbiamo salutato il varo della quinta linea del metro, l’apertura del Mercato del Duomo e persino quella della Darsena resuscitata: dopo decenni di tossici e pantegane, è tornata a popolarsi di famiglie a passeggio su e giù dal ponte tra le due sponde del Naviglio.

Da ieri c’è un bel motivo per prolungare la passeggiata di una decina di minuti. Coincide con l’apertura del Mercato Metropolitano in via Valenza 2, un altro grande progetto che va a occupare una superficie importante della città, gli ex magazzini della stazione ferroviaria di Porta Genova, un’area a lungo dismessa, se si eccettuano i sabati della Fiera di Sinigallia, qui dal 2005 al 2014.

Nello spazio al coperto spicca il forno di Molino Quaglia, dedicato al pane e alla pizza. Dal 13 maggio partiranno i mercoledì di MamaPetra, appuntamento fisso dedicato al mondo del lievito madre e della farina

Nello spazio al coperto spicca il forno di Molino Quaglia, dedicato al pane e alla pizza. Dal 13 maggio partiranno i mercoledì di MamaPetra, appuntamento fisso dedicato al mondo del lievito madre e della farina

MM è un mercato di quasi 16mila metri quadrati, quasi tutti all’aperto. Nasce da un’idea congiunta di Andrea Rasca, imprenditore impegnato da tempo nell'universo della gastronomia e di Ambrogio De Ponti, presidente di Unaproa, acronimo di Unione nazionale tra le organizzazioni dei produttori ortofrutticoli, agrumari e frutta in guscio, piccoli produttori che hanno sborsato di tasca loro per esserci. L’idea di fondo, spiegano i due fondatori, è la stessa che formulò l'economista Ernst Friedrich Schumacher, nell'anno 1973: «'Piccolo è bello'. Occorre cioè supportare i piccoli perché, va bene la poesia della salvaguardia di una cipolla di Tropea, ma senza business non si può crescere. La sostenibilità dev’essere innanzitutto economica».

L’idea coinvolge 125 organizzazioni, impegnate ad allestire nell’ampia area esterna, 7 giorni su 7, banchi di frutta e verdura fresca, sul modello dei farmers' market anglosassoni. L’area al coperto ospiterà invece negozi indipendenti, “botteghe del cibo” in cui poter asaggiare fino a 2mila prodotti: pane, pizza, piadina romagnola, carne e pollo, pasta fresca, birra agricola artigianale, caffè… Ma la proprietà tiene a specificare che MM non è «Semplicemente un mercato di quartiere ma soprattutto un grande parco giochi del gusto, adatto a tutta la famiglia». Si spiega così la scelta di costruire, in fondo alla superificie, anche spazi per bambini e un cinema all’aperto, 500 posti a sedere curati da Anteo, operativi da giugno in poi. Con piani di musica dal vivo e gazebo con cocktail (firmati dagli shaker cult dei ragazzi di Rita, peraltro).

La mappa del Mercato Metropolitano, ingresso in via Valenza 2, fermata metro Porta Genova

La mappa del Mercato Metropolitano, ingresso in via Valenza 2, fermata metro Porta Genova

«Mercato Metropolitano sarà uno spazio dedicato alla ristorazione semplice», ha spiegato Rasca, «Un luogo in cui potrete mangiare ogni giorno prodotti concepiti da gente con passione. Materie prime dai 5 aggettivi: buone, artigianali, naturali e, laddove possibile, anche locali e biologiche. Un luogo in cui, oltre a comprare, vi insegneremo a maneggiare i prodotti a casa: pochi stranieri, ad esempio, sanno come si fa un piatto fatto bene di spaghetti al pomodoro».

L’ambizione è smisurata: «Vogliamo aprire nel mondo 200 punti vendita in 5 anni». Su Tokyo e Dubai i progetti sono già a buon punto: «In ogni paese in cui decideremo di stabilirci, cercheremo di coinvolgere i produttori locali nel nostro codice. Non siamo esclusivisti sull’Italia: includeremo tutti quelli disposti a condividere le nostre idee».


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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