11-02-2018
Ana Ros sul palco della conferenza che ha aperto i due convegni legati alla Gournet Cup a Lubjana. Foto DDselection
Contento per gli sloveni, un po’ meno per noi italiani perché quando si tratta di fare sistema, concetto da noi vicino al surreale perché implica tanto rispetto, geniale lungimiranza e nessuna gelosia, per trarre il massimo dei benefici dalla nostra ristorazione, tutto si complica. Tante nazioni ormai ci danno lo stesso esempio in materia, tempi lontani quando a farlo era solo la Francia. L’ultima è la Slovenia, poco più di due milioni di abitanti e una superficie di poco superiore a quella della Puglia, ma che di anime ne vanta il doppio.
Nell’ultimo fine settimana di gennaio la terza edizione della Gourmet Cup, si è sviluppata, tra la capitale Lubjana e il Krvavec, un resort sciistico a una 50ina di chilometri, lungo due linee, una più ludica e golosa e la seconda più culturale e
Un momento della cena notturna nell'ovovia che porta sciatori e turisti sulle piste innevate di Krvavec
Esatto, gondola ma nel senso, in italiano, delle cabine dell’ovovia che porta dalla base del monte alle piste da sci e ai vari rifugi. Però ci si è fermati in alta quota solo per dessert, tè e grappa. Zuppa calda, di sedano e funghi, l’antipasto di scorzonera e tanti sapori aggiunti e il piatto principale, costine di maiale con orzo, sono stati serviti nella cabina, opportunamente attrezzata, mentre saliva e scendeva per tre volte, un servizio a tratta, tanto buio attorno, candela accesa, vino e coperta anti freddo. A firmare il menù Luka Jezersek, Bine Volcic e Karim Merdjadi.
Ivan Bombieri (a sinistra) e Giuseppe Mancino nello scatto di Ziga Intihar
Quanto ai seminari, il primo ha avuto per tema le potenzialità della Slovenia di diventare una meta gastronomica e il secondo la formazione professionale a livello di catering e gastro-turismo. Il tutto seguendo linee pensate e tracciate a
partire dal 2006, dodici anni fa. Segno che la volontà di crescere nel settore supera le divisioni tra gli schieramenti, inimmaginabile in Italia. Il riconoscimento alla Ros ha dato ancora più forza a queste ambizioni esattamente come René Redzepi in Danimarca. Poi ci sono straordinari vini, natura e panorami splendidi, golose trattorie, gostilna in sloveno, prezzi vantaggiosi e una capacità di individuare tappe significative come lo sbarco il prossimo novembre della Gault&Millau, indispensabile per posizionare i locali migliori sullo scacchiere europeo.
Luka Jezersek nella foto di Dean Dubokovic
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
Natalie e la faraonica colazione di Milka, hotel con ristorante 2 stelle Michelin a Kranjska Gora, in Slovenia
Tutte le foto sono a cura di Miran Kambic
Franco Pepe, maestro pizzaiolo di Pepe in Grani, a Caiazzo (Caserta) e Ana Roš, chef del ristorante Hiša Franko a Caporetto, Slovenia, che ha conquistato quest'anno la terza stella Michelin, a cui se ne aggiunge una verde. I due si sono ritrovati al banco di Authentica, la pizzeria più piccola al mondo, per una serata di improvvisazione, l'ultima di una lunga serie, che ha celebrato i 10 anni di Pepe in Grani. E non finisce qui... Tutte le foto sono a cura di Marialuisa Iannuzzi