24-01-2017
Ana Roš, chef del ristorante Hiša Franko di Caporetto, in Slovenia, è stata insignita questa mattina del titolo di World's 50 Best Chef 2017. Nell'albo d'oro succede alla brasiliana Helena Rizzo, alla francese Hélène Darroze e all'americana Dominique Crenn. L'intervista che segue è la versione italiana di un pezzo pubblicato a ottobre sulla rivista turca Feed di Arzu Sak
E' Ana Roš, chef del ristorante Hiša Franko di Caporetto, in Slovenia, la migliore chef donna del mondo 2017 per la World's 50 Best. Ritirerà il premio il 5 aprile a Melbourne, in Australia. Noi la conosciamo bene: è stata spesso al congresso milanese, prima da spettatrice e poi da relatrice nel 2010. L'intervista che segue è stata scritta da Gabriele Zanatta e pubblicata a ottobre scorso dalla rivista turca Feed, diretta da Arzu Sak, appassionata food writer ed editrice di Istanbul. Ana Roš è l’esempio perfetto della cuoca del ventunesimo secolo. Nel 2002, ha buttato nel cestino una laurea in Scienze diplomatiche per mettersi ai fornelli del casolare di campagna del marito Valter, un grande sommelier. Autodidatta, caparbia e ambiziosa, è diventata nel tempo non solo la migliore cuoca del suo paese, ma un vero e proprio orgoglio di una regione mai considerata prima per la sua ottica gastronomica. L’abbiamo incontrata.
Se dovessi sintetizzare il tuo stile di cucina, quali aggettivi sceglieresti? Stagionale, originale e molto personale. Assecondare i ritmi delle stagioni è fondamentale, così come le proprie idee interiori, che vanno ad alimentare uno stile. Preferisco sbagliare che fare copia e incolla. Nell’eterna dicotomia tra tradizione e reinvenzione, dove posizioneresti la cucina di Hiša Franko? E’ tradizione reinventata. Hai un ingrediente feticcio? È difficile rispondere perché le passioni cambiano vorticosamente col tempo. Dovessi sceglierne uno, direi la trota (con cui in questo momento fa una splendida entrée chiamata Trota e castagne, ndr). Riusciresti a isolare uno o più piatti simbolo? Non ho signature dish immutabili nel tempo. Ogni piatto cambia: c’è sempre un dettaglio da togliere o aggiungere. La perfezione non è di questo mondo.
Il casolare di Hisa Franko nella frazione di Staro Selo, Caporetto, a mezzora di auto dal confine con l'Italia
Al fianco di Ana c'è il marito Valter Kramar, sommelier e cultore dei Tolmin, grandi formaggi stagionati di Slovenia
Calamaro con animelle di agnello, aglio nero, noci caramellate e spuma al formaggio di fossa
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt