Punta San Vigilio, la baia delle sirene sono posti cari alla memoria dei veronesi, molti dei quali hanno trascorso parte della loro giovinezza sulla riva di acque cristalline che a tratti si confondono col mare.

Lo splendido sbocco sul lago a Punta San Vigilio
È in questo scorcio di naturale bellezza che la famiglia Rana ha messo ancora radici, attratta dell’esclusività della meta, perfetta per ricreare un piccolo angolo di paradiso, un progetto che si sviluppa su più livelli racchiusi tutti sotto l’insegna Riviera.

La spiaggia del Riviera Beach
Dalla spiaggia e i suoi ombrelloni turchese con il bar a bordo lago e un chioschetto in cui intrattenersi per un pranzo più informale, al Riviera Terrace, un giardino intimo col suo prato verde brillante intervallato da elementi d’arredo su toni caldi, aranciati, la piscina, e un’atmosfera rilassata e seducente che conduce lentamente a un aperitivo al tramonto.

La piscina del Riviera Terrace
Eppure il motivo principale che ci porta qui è il Riviera Restaurant, una dimensione che, avviata lo scorso anno nel mese di luglio, prende ufficialmente slancio, qui dove si protrae con rinnovata freschezza di pensiero e sapori il lavoro e la creatività di Francesco Sodano, chef del ristorante Famiglia Rana a Oppeano (Verona).
Non è un luogo qualunque, ma una destinazione per chi preferisce la pace e il silenzio alla confusione; un giardino diffuso che accoglie olivi secolari da cui proviene l’olio extravergine servito a tavola, a pochi passi da Villa Guarienti, che in passato ha accolto grandi personalità.
È in questa porzione così esclusiva di lago che si posa l’occhio attento di Antonella Rana, moglie di Gian Luca, che ne ha curato ogni centimetro; qui si inseriscono comode poltrone e tavolini scolpiti a cura di un grande amico della famiglia, Antonio Marras.

Gli arredi di Riviera Terrace firmati Antonio Marras
Quindi il coinvolgimento di piccoli artigiani chiamati a impreziosire la tavola restituendo un’immagine che invita lo sguardo a riposare, a nutrirsi di una placida bellezza che anticipa allo sguardo la grande sensibilità di accogliere qui manifesta. A farsene interprete, una squadra di ragazzi giovanissimi, sia in sala sia in cucina, quest’ultima affidata al resident chef Giacomo Ranzato assieme al sous-chef Lorenzo Maistri e alla pasticciera Carlotta Deidda, compagna di Giacomo.

Al centro, Giacomo Ranzato, resident chef del Riviera Restaurant, a destra la pasticciera e compagna Carlotta Deidda e il sous chef Lorenzo Maistri, tutti under 30
Ha solo 27 anni questo giovane cuoco e tra le tappe che hanno preceduto il suo arrivo al Riviera ci sono la Tana Gourmet e Stube Gourmet, entrambe le insegne ad Asiago: poi la chiamata inattesa di chef Sodano e una storia tutta da scrivere.

La mise en place del Riviera Restaurant
Lavorano insieme i due, il confronto è aperto e costante e la strada da imboccare, quella di una cucina di mare che fa la eco alla tavola della Famiglia Rana, ma con tratti ben distinti.

Cotto e crudo di verdure, erbe aromatiche e yogurt di bufala
Entra in scena, infatti, l’esigenza di appagare il palato con maggiore immediatezza senza sottrarre quel medesimo grado di attenzione nell’articolazione dei sapori, nell’accostamento di ingredienti che lascino sempre spazio alla sorpresa, merito soprattutto di un uso viscerale delle erbe aromatiche tutte provenienti dal giardino sul quale affaccia il ristorante.

Gambero rosso con gazpacho di friggitelli e levistico
Una cucina a colori irradiata dalla vivacità vegetale, perfettamente integrata a quella iodata, ma non vengono tralasciate le spezie, con incisioni piccanti bilanciate e stuzzicanti; incroci di identità gastronomiche che si legano intimamente alla pienezza della cucina italiana. L’apertura è nel segno del Gambero rosso, crudo, la sua dolce grassezza, è acceso da una maionese spicy e crema di pistacchio, presente anche in chips, la cui rotondità è spezzata da levistico e friggitelli, sia in salsa che in un gazpacho – vibrazioni di Sudamerica; la Capasanta, appena scottata è carnosa, soda, viene rivestita da una crema al mais bianco dal finale acidulo, quindi ancora mais di una polenta fritta e sensazioni tostate, e la spezia, leggera, succosa, di un chorizo alla base.

Fresine alla busara di scampi e limone
È tutta italiana, invece, golosa, appagante la Fresina alla busara di scampi e limone con bisque e battuta di scampo, un piatto come ci aspettiamo di sentirlo sul palato in riva al mare, eppure sono gli intervalli odorosi che sprigionano le erbe aromatiche a dare nuova profondità a questa portata - l’origano è penetrante. Sodano arriva in purezza, come un treno in corsa, negli Gnocchi con burro affumicato alle alghe, emulsione di ricci e caviale di aringhe: sapidità e più livelli di profondità, del caviale, salino e naturalmente dei ricci – un potente umami che vira lentamente verso l'amaro.

Gnocchi con burro affumicato alle alghe, emulsione di ricci e caviale di aringa
Ancora spezie, questa volta decise, taglienti - zenzero, cardamomo - in una crema alla carota che accompagna il dentice e una carota alla scapece.

La pasticciera Carlotta Deidda
Quindi la pasticceria, un capitolo particolarmente felice di questa insegna grazie al tocco della sarda Carlotta Deidda. Due le proposte: la prima, un filo conduttore con il restante percorso, un sorbetto al levistico, mela e sedano in cima a una pannacotta formato mignon; è il passaggio che proietta all’approdo finale di un pasto che merita il viaggio. Una torta basca, perfetta, soda, dal cuore morbido senza sfaldarsi: acmé di mascarpone, panna, uova e vaniglia con un’aggiunta di caprottino, ingrediente base anche nel gelato che lascia subentrare l'acidità, un sollievo dall’irresistibile grassezza della torta. Meraviglia in Riviera.
Le ambizioni qui sono alte, e a buon motivo: ma intanto il focus principale resta quello di offrire un'ospitalità impeccabile sotto ogni punto di vista, fuori dalle logiche locali.
Il viaggio è appena iniziato: Riviera meraviglia.