22-11-2023
Andrea Grignaffini (Parma, classe 1963), curatore della "Guida ai Ristoranti d'Italia 2024" del Gruppo Espresso, presentata ieri a Milano. Il vicecuratore è Alberto Cauzzi
Ieri sera è stata presentata a Milano la quarantacinquesima edizione della “Guida ai Ristoranti d’Italia” del Gruppo Espresso. La novità è nella direzione, affidata per la prima volta ad Andrea Grignaffini: il critico e gastronomo parmigiano, collaboratore de L’Espresso da due decenni, succede a Federico Umberto d’Amato (1979-1995), Edoardo Raspelli (1996-2000) e a Enzo Vizzari (2001-2023). Lo abbiamo intervistato. Quali sono le novità più rilevanti dell’edizione 2024? La guida contiene 1.000 ristoranti tondi tondi (contro i 2.548 dell’edizione scorsa, ndr), un numero che garantisce una superiore uniformità di voto e che ci consente di segnalare le tavole che riteniamo davvero meritevoli. Meritevoli secondo quale punto di vista? Semplicemente, sono tavole in cui si mangia bene, indirizzi che segnaliamo ai “buongustai” - una parola che preferisco a “gourmet”. I nostri lettori sono i clienti dei ristoranti, non i ristoratori. E non è una guida turistica, non segue cioè logiche geo-politiche: se città più o meno importanti non sono presenti è perché non presentano tavole degne di nota. Passiamo ai voti, l’elemento sul quale la gente si accapiglia. Abbiamo assegnato voti, sia in cappelli sia in ventesimi, a 500 insegne, la metà di quelle presenti in guida: 1 cappello equivale a 15 ventesimi, 2 a 16/20, 3 a 17/20, 4 a 18/20, 5 a 19/20. Il massimo dei cappelli, 5, l’abbiamo assegnato a 5 insegne (contro le 18 dell’anno scorso, ndr). Poi ci sono 500 insegne cui non ci siamo sentiti di assegnare un voto. Sono tavole che corrisponderebbero indicativamente dal 14 abbondante fino alle soglie del 15. Sono tutte ottime, semplici e di diversa tipologia: bistrot, trattorie, bracerie… Il giudizio tiene conto solo della cucina? Sì, come da tradizione Espresso. Però abbiamo cercato di contemplare anche fattori non afferenti direttamente alla cucina come le tempistiche di servizio, i profumi dei piatti, la comodità delle sedute… Servizio e complessità della cantina non incidono sul giudizio. I vostri top 5 - Osteria Francescana, Le Calandre, Piazza Duomo, Reale Casadonna e Uliassi - e i ristoranti italiani celebrati dalla World’s 50Best coincidono. Si, è cucina creativa, la stessa che privilegiamo noi, non è una novità. Vorrei invece segnalare il plotone di 3 e 4 cappelli. Sono 126 in tutto e sono retti quasi tutti da giovani. La meglio gioventù italiana secondo noi è qui.
La copertina old style della nuova edizione e i 24 premi speciali 2024
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Foto di gruppo al pass, prima dell'inizio della cena
Sul palco dell'auditorium dello Iulm, a Milano, Claudio Ceroni e Paolo Marchi, con Federico Quaranta, hanno presentato l'edizione numero 17 della Guida di Identità Golose ai Ristoranti d'autore in Italia e nel mondo. Tutte le foto sono di Brambilla-Serrani